Se c’è una cosa che ha sempre reso orgoglioso mio babbo e la mia famiglia, è proprio l’aver sfamato a pranzo, nell’intervallo del lavoro, operai e capitani di industria e tutti quelli che hanno reso Firenze e l’Italia il bel posto dove viviamo. Si è spento sabato Ugolino Ugolini, fondatore della Gover, una delle fabbriche toscane più importanti del dopoguerra, e consigliere della Fiorentina nonchè vicepresidente dell’ultimo scudetto. Ne fu il presidente dal 1971 al ’77 e anche l’uomo che portò a Firenze Antognoni, il cui contratto fu firmato proprio qui da noi.La squadra campione d’Italia fu assemblata a tavola, da Burde, in quelle 2-3 volte la settimana che il Baglini, l’Ignesti, il Longinotti, l’Ugolini e gli altri si sedevano nella saletta a loro riservata per discutere di lavoro e di calcio, ai tempi in cui le due cose erano assai più distinte di adesso. La saletta oggi non c’è più, è stata inglobata nella sala principale, sulla destra nei tavolini da due vicino alla cucina, via via che il locale si è ingrandito. Ma che non ha smesso, crediamo, di ospitare lavoratori e sportivi veri.
Però ecco, come l’ingener Ugolini, non è che ce ne siano rimasti tanti… Stamani alle 11,30 a San Miniato al Monte per l’ultimo saluto dall’alto di Firenze, ci saremo.
ho avuto la fortuna di essere spesse volte a pranzo in quella piccola saletta riservata, ero molto giovane, accompagnavo mio padre che era un collaboratore dell’Ing.Ugolini,era un uomo di grande spessore e dopo tanti anni lo ricordo ancora con ammirazione.