Un’annata storica all’epoca che oggi fa ancora parlare di sè la 1990 e ogni volta che si assaggi si capisce perchè. Questo 1990 de La Selvanella Chianti Classico è succoso e nitido ancora, rimandi di frutta fresca e in confettura tra more di gelso e di rovo, confettura di lamponi e ribes, tabacco, liquirizia, ebanisteria nobile, rhum agricolo e un grandissimo corredo balsamico (timo, mentuccia) ed ematico che scorre sotto insieme ad un’idea di arancia sanguinella. Bocca con tannino ormai rilassato ma capace insieme a salinità e acidità di dare ancora qualche bella scossa.
Come dice Carlo Macchi di Wine Surf, il 1990 ha segnato uno spartiacque tra la vecchia e la nuova enologia toscana. I maggiori cambiamenti in cantina sono avvenuti proprio a partire da quella vendemmia che potremmo definire “l’ultima all’antica fatta in maniera moderna”. L’enologia da allora ha fatto passi da gigante, le cantine si sono trasformate (alcune più volte: via il cemento, rimetti il cemento, via le botti, rimetti le botti, temperature controllate si, ma forse è meglio di no etc), i vigneti si sono moltiplicati cambiando parecchio sia dal punto di vista dei cloni che dei vitigni veri e propri.
Per capirlo, assaggiare questo vino è davvero illuminante!