Suadente e dolce al naso, sa farsi amare per una florealità diffusa bianca di biancospino, tersa e nitida di tiglio con accenni balsamici di timo ed erbe provenzali. Nota gessosa ben evidenza, qualche contributo salino. In bocca ha una certa abboccatura leziosa che non stona anche perchè la sapidità è ben presente e rende il vino dinamico e intrigante. Finale tra l’agrumato di pompelmo, accenno di tropicale e miele di corbezzolo.
Terreno argilloso calcareo, 200 mt slm
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