Un grandissimo brut sans annèe forse il migliore oggi disponibile. Il merito va all’annata interessante di partenza, ovveor la 2007, ma soprattuto al 40% vin de reserve per un vino “mise en cave” nel 2008 e degorgiato solo nel 2012 con quasi quattro anni sui lieviti. Praticamente tutte le note che potete pensare di trovare in uno champagne dalle note floreali più intense al fruttato tropicale e non fino alle speziature di pepe bianco, caffè e pane tostato. La bocca è tridimensionale e pare quasi di sentire l’eco della maturità della 2003 insieme al corpo e struttura della 2002 con via via tocchi delle altre annate coinvolte nell’assemblaggio.
Un grande capolavoro della mano umana applicata al vino.
E qui due parole su quello che si può considerare lo “stile Heidsieck” di Champagne Charlie…