La trilogie dei 1995 di Fleury comprendava anche una versione dolce, sempre molto rara da trovare. Dosaggio a 50 gr/lt, 80% pinot nero e 20% di chardonnay tutto in biodinamica, il modo migliore per preservare acidità e freschezza raggiungendo una maturazione ottimale delle uve in tutte le sue componenti di sapore. In bocca è, per chi non è avvezzo, particolare e straniante anche per via dell’invecchiamento e le note di frutta passita e candita e di rhum. Poi caramello, dattero, fico maturo e finale molto lungo che lo rende notevole anche senza abbinarlo ai dolci. Certo che però su una tarte tatin o un cavalluccio di Siena accompagnato da crema inglese proprio male non ci sta…
Champagne Fleury è la prima maison certificata biodinamica della Champagne fin dal 1989, davvero dei pionieri!