Delicatezza biodinamica ed eleganza da scoprire per uno champagne che si muove in punta di piedi ma sa farsi apprezzare e rispettare. Nella piccola produzione familiare a Cèlles nella Aube Anne e Étienne Sandrin, ingegnere agronomo lei, avvocato giurista lui, questo vino rappresenta per ora la porta di ingresso e mostra il loro stile ovvero senza legno, dosaggio bassissimo e la voglia di trasmettere il territorio in maniera quasi sfacciata e diretta.
Questa cuvèe è tra le poche in regione ad usare pinot bianco per un 20% che emerge come pesca saturnina e tocco di burro e floreale bianco e dolce (tiglio e gelsomino). Poi ribes bianco, camemoro e fruttato di bosco che racconta del pinot nero (80% dell’assemblaggio), sorso delicato piccante e freschissimo, millesimo 2014 senza vin de reserve che si sente eccome con leggera aggressività molto divertente su Brodo di cappone e molliche di pane e formaggio di Paolo Gori.