Il tema è di attualità in Italia e pure alla Bocconi ci hanno fatto su una lezione al Master che abbiamo fatto con AIS ma anche in USA ne stanno discutendo. Chi è la persona maggiormente in grado di consigliarvi sull’acquisto di un vino?
Il bellissimo blog USA Dr Vino ci propone un sondaggio informale cui chiedo di partecipare anche noi blogger italiani così da avere un quadro interessante di risposte. Certo, partecipano solo utenti internet appassionati di vino ma mi pare una nicchia di mercato molto interessante. Il quesito pone la domanda: Chi vi aiuta meglio nello scegliere un vino tra Enotecari (o comunque addetti alla vendita), Sommelier, Amici o brochure e cartelli autoesplicatori (stile quelli dell’esselunga per intenderci)?
Dai Bacca, anche te!
Cliccate qui per votare!
Io ovviamente ho votato “amici”…:-)
Icchè mi succede
Decanter World Wine Awards 2007: trionfo di Carmignano (Capezzana) per i vini dolci
Tutto sommato mi ha detto bene di servire al presidente Medri il Vin Santo di Capezzana quando ho avuto il piacere di averlo qui a cena…Il Vin Santo di Carmignano DOC 2000 di Villa di Capezzana si è infatti aggiudicato il prestigioso premio Champion Sweet Wine assegnato ogni anno da Decanter al miglior vino dolce al mondo.
Per la lista completa dei vincitori cliccate qua e scorrete un pò…mi pare che ci siano PARECCHIE differenze con la Top 100 di WineSpectator…solo una questione di gusti?
Metti una sera a cena da “amici”: allenamento per gli europei
Rischiando un divorzio e un affido di figli ieri sera ho risposto ad un invito alla cieca, di Sergio Bianchini della Vintage 04, mio spacciatore personale (e di Burde) di vini piuttosto buoni (vedi Capezzana, Massolino, Barone Ricasoli e per altri di Felluga e DonnaFugata) a casa di “amici” (vedremo poi il perchè delle virgolette).
Unica condizione il portare due bottiglie bendate ovvero avvolte nell’alluminio e rese irriconoscibili. Arrivato a destinazione ho trovato ‘Ino (alessandro, che conoscerete dal suo blog), i nostri due ospiti Filippo e Christian e Debora, collaboratrice di Sergio.
Nel mezzo al tavolo, corredato di sushi, formaggi francesi, vari tipi di pane e leccornie varie portate ovviamente da ‘ino, c’erano le 14 bottiglie…Le abbiamo degustate più o meno in ordine, dalle due bollicine ai 10 rossi passando da due bianchi.
Discussione sui vari vini, assaggio comparato e preziosissimo perchè allo stesso tavolo c’erano un rappresentante, un enologo, un vignaiolo, un sommelier ristoratore e un’assistente di vendita e un gastronomo di lunga data. Quindi, a parte l’uomo “comune” direi che c’erano tutte le categorie possibilmente interessate al gusto di un vino! Per me è stato veramente ganzo per esempio sentire la passione la grinta e l’energia che Filippo (l’enologo del gruppo) metteva nei suoi commenti e nelle sue (spietate) analisi e al contempo come invece due AIS-oriented come me e Christian fossimo molto più in accordo degli altri. ‘Ino dalla sua ci faceva vedere la sua esperienza facendoci notare alcuni dettagli veramente particolari su cui sinceramente a volte passo un pò sopra come la chiusura in bocca o il retrogusto più o meno amaricante di certi vitigni.
Insomma da tutte queste opinioni e discussioni che cosa abbiamo bevuto? e soprattutto che cosa ho riconosciuto alla cieca???
Le due bollicine sono state “beccate” da tutti come due champagne, tra l’altro niente male mentre sui bianchi mi sono buttato sul primo come un toscano chardonnay barriccato (e si è rivelato uno chardonnay barriccato ma Sud Africano, poco male) mentre il secondo per me era un Bordeaux Graves bianco (semillon e sauvignon). E invece era uno Chablis Premiere Cru, tra l’altro niente male come mineralità ma un pò scarso di acidità per un 2004.
Grande prova del vostro sommelier informatico invece nel numero 6 che dicevo essere un Bordeaux Cabernet Merlot e che si è rivelato essere un Cru Bourgeois del Pauillac effettivamente Cabernet 70% Merlot 30%.
Nel prosieguo, grande disputa sul numero 5 e sul numero 12 che sono stati identificati come un supertuscan sangiovese cabernet 2001 e un St Emilion ma che si sono rivelati tra lo stupore generale un fenomenale Rovvitello Benanti (nerello mascalese) e un inaspettato Salcheto Nobile di Montepulciano 2003 (queswto proprio non l’avrei mai detto a bottiglia coperta).
Nel mezzo alle bottiglie avevo segnalato due vini particolari, buoni ma strani, e definiti un Boujeolais (non nouveau ma conuqnue giovane) e un Cotes du Rhone 2004. Meno male che non ne abbiamo detto male (anche perchè oggettivamente erano piuttosto buoni!) perchè erano due dei vini prodotti da Filippo e Christian nella splendida Fattoria le Sorgenti nel Chianti Colli Fiorentini a Vallina (Bagno a Ripoli). Il boujeolais si è rivelato essere un bimbo, ovvero il Chianti Le Sorgenti 2006, ovviamente ancora in affinamento e soprattutto il rodano era nientepopodimenochè il vinone aziendale ovvero lo Scirus, edizione 2005, praticamente appena imbottigliato e che sarà sul mercato non prima della primavera 2008.
Devo dire che lo Scirus finora non mi aveva mai convinto del tutto per via di una certa pesantezza di fondo e di una certa marmellosità (lo dico ora perchè se lo dicevo ieri filippo mi strangolava) mentre questo 2005 era veramente tutt’altro, snello ed elegante e mai invadente, profumato e persistente, quasi toscano nei profumi
Svelate lo bottiglie e commentate a caldo è partita una bella discussione su enologi, enologia, vini del territorio e vini internazionali veramente interessante che per fortuna una Pistocchi al cioccolato ha reso meno accalorata….
Che dire, grazie a Sergio per l’invito e a Filippo e Christian per la calorosa accoglienza (specie considerando che non sono loro cliente!) e soprattutto per la possibilità davvero interessante di allenarmi per i prossimi campionati dove se sparo Sangiovese per un Nerello Cappuccio o Merlot per un Pinot Nero (come ieri è successo…) la punizione non sarà quella di mangiare i ceci lessi di ieri…
Alla prossima!
InToscana: ovvero un modello per il prossimo Italia.it?
Se anche voi, come Massimo e me, siete rimasti molto delusi al limite dell’irritato nel vedere come è stato realizzato Italia.it, il portale del turismo, dovreste dare un’occhiata invece ad uno dei portali di sistema più completi ambiziosi e intriganti che siano mai stati realizzati in ambito pubblico, ovvero appunto inToscana.it.
Molti di voi spero lo avranno conosciuto attraverso il Festival della Creatività (cui viene dedicato ampio spazio nel portale) ma penso che pochi sappiano ad esempio che se volete sapere dove andare nel weekend anche solo stasera, InToscana è un ottimo punto di partenza. Per non parlare di tutto ciò che riguarda cultura musei teatro ed eventi in genere.
Una parte molto interessante del sito è quella dei concorsi dove è possibile sul serio vincere letteralmente di tutto…
Da segnalare anche il completissimo Shop dove si vende un pò di tutto di ciò che è Toscano, dai vini ai salumi fino alle ceramiche con una gamma e un’offerta veramente grande, comprese i wine tour in alcune delle nostre fattorie più prestigiose.
Non mancano (potrebbero?) i Blog e la mitica isola toscana nel mondo di SecondLife dove si può assistere allo scoppio del carro e dove magari trovare casa è più semplice che nella Toscana reale!
Devo fare ammenda per averne parlato solo adesso ma devo anche dire che dell’esistenza e dell’utilità di questo portale forse per ora se ne è parlato poco!
Bèh intanto comincio io…
Vino dei blogger #12: vino e meditazione
Rsipondo molto volentieri all’invito di Loste de la Colica d’acqua, uno dei blog più curiosi ed originali che ci sono sul mondo food and wine (e già questo è una rarità).
Per il vino del blogger dell’anniversario, Loste ha scelto un vino da meditazione e meditazioni relative. E l’Italia è decisamente il paradiso per questo tipo di vini, tra passiti, muffati, ripassi, recioti e quant’altri, i modi di torturare l’uva e ricavarne robina buona dolce sono quasi infiniti…Nel momento in cui però ho riflettuto su quale vino scegliere la riflessione è stata veloce…o meglio se ripenso agli ultimi miei convulsi 10 giorni, ovvero questi bellissimi giorni da quando ho saputo che avrei rappresentato l’Italia agli Europei, ecco che se devo scegliere un unico momento di calma serenità dolcezza e tranquillità ripenso per forza al Vin Santo Avignonesi 1994 e a quei 15 minuti (con 2 bimbi piccoli 15 minuti si avvicinano al concetto di eternità) passati con il nettare ambrato quasi mogano nel bicchiere…
Non vorrei qui tediarvi con i “soliti” riconoscimenti e profumi, caramello, frutta secca, albicocca, nocciole, sandalo, sciroppo d’acero, orzo….ecco dicevo volevo solo cercare di trasmettervi la calma e la serenità che mi ha dato sorseggiare questo vino…
Come scrisse con intuizione grandiosa la Duemilavini due anni fa, bevendo questo vinsanto si ha veramente l’impressione di bere quasi un “compendio delle stagioni passate nel caratello”. Per me, più brevemente, è stato come ripercorrere tutta la bellissima giornata del 9 novembre dalle 6 ora in cui mi sono alzato fino alle 1:00 quando sono tornato a casa e nel mezzo le 6 ore di treno, il concorso, la serata da Burde di degustazione di vini francesi….Insomma una giornata racchiusa in un bicchiere!
E per ripensarci e festeggiare, non cerco nè vorrei nessuna bollicina, ma la calma forte e la serenità ruggente di un Vinsanto come questo…
L’evoluzione di un Pinot Nero in Borgogna
Sull’assaggio di un grande Chambolle Musigny del 98 di Drouhin due parole su come evolve il Pinot Nero nella sua terra di elezione e come varia il suo bouquet a dare uno dei risultati più affscinanti dell’enologia mondiale.
Clicca qui per la digressione
Incursione in radio su RadioBlu alle 19:30!
Per un sommelier informatico la radio è innanzitutto podcast ma oggi faccio uno strappo alla regola e alle 19:40 mi chiama Luca Farina di RadioBlu per una intervista sul vino, le feste, l’uso di internet per scegliere cosa bere e ovviamente alcune considerazioni per i vini marchigiani…
Se non siete nelle Marche o in Umbria, potete ascoltare la radio in straming su http://www.radioblu.com/Diretta%20radio.htm.
Grazie a Leonardo Romanelli per avermi segnalato a Luca!
Per chi (spero) avesse meglio da fare stasera dalle 19:30 alle 19:45 ecco qui la registrazione dell’intervista.
Master Sangiovese 07: prova di servizio di un vino rosso
Giocare in casa qui ha valso a Staffa una sicurezza notevole. Antonini s i è mosso con la naturalezza di chi fa questi gesti ogni giorno e non ha tradito alcuna emozione. Un pò di thrilling per Bacilieri e il tappo che parte un pò ma Giancarlo dimostra un notevole sangue freddo e non si scompone più di tanto. Bella prova anche per Seno che in questa prova non tradisce la poca esperienza rispetto ai rivali.
Per aspiranti campioni ispirarsi prego a Staffa e Antonini, qui davvero perfetti.
Clicca qui per la prova di servizio di Antonini
Clicca qui per la prova di servizio di Bacilieri
Clicca qui per la prova di servizio di Seno
Clicca qui per la prova di servizio di Staffa
Giú dal palco…applausi ai grandi del master
Sono appena uscito dal bellissimo castello di bertinoro e dalia sale degli affreschi dove hanno brillato soprattutto antonini e Staffa che hanno dato vita ad un bel duelli a distanza.
Molto particolari i vini in finale con un Sangiovese di Romagna de l Uccellina con velleitá da domus caia messo a bella posta come primo vino si è dimostrato ostico da decifrare per un 2004.
Per non parlare del vino 3 capalbio rosso che posto come terzo vino poteva trarre in inganno.
Parlando con Gardini mi scopro quinto assoluto e tutto sommato sono soddisfatto in quanto ho riconosciuto entrambi i vini in semifinale annata e tipologia. Bella prova anche per luca martini di arezzo che non sembrava di certo alla sua prime partecipazione.
In serata video della finale, interviste a caldo e ovviamente l annuncio del vincitore intorno alle 22
Ecco davide staffa intervistato subito dopo la finale
E qui due battute con il nostro Sommelier in servizio d’eccezione, Raffaele Nanni delegato di Forlì che ci dice cosa ne pensa di questo master e come mai la gente viene volentieri a questo concorso…
Annunciati i finalisti del Master Sangiovese 2007!
Un gruppetto di baldi sommelier si è dimostrato superiore agli altri e tra questi è stato davvero duro selezionare i 4 finalisti. E sarà battaglia dura tra Davide Staffa, Ivano Antonini, Giancarlo Bacilieri e Oscar Seno (grande sorpresa, secondo miglior sommelier lombardo dopo il grande assente Marco Grassi, quarto agli ultimi nazionali).
Il vostro sommelier informatico fuori (credo) per poco, nonostante abbia azzeccato i due vini…
Come giustamente ha fatto notare pure Gardini, ho un pò la testa altrove!
Restate sintonizzati per il prosieguo (anche se l’esito sarà reso noto in serata alla cena di gala, quindi anche io aspetto una telefonata da chi rimane.
Ritorno a valle in serata così sono bello fresco per un’altra nottata in bianco a studiare con Keno in collo.
Però vi tolgo lo sfizio di pronosticare l’esito ovvero Ivano Antonini poi Staffa quindi Bacilieri e Seno.
Bacilieri come al solito prende i soldi e scappa…
(si scherza Giancarlo non te la prendere!)