Icchè mi succede

Greco Wine Tasting TigullioVino: qui Firenze!

Bell’esperimento quello di ieri sera organizzato da Filippo Ronco di Vinix e Tigullio Vino con 4 commissioni in collegamento UStream e Skype per commentare alla cieca 8 Greco di Tufo DOCG. Eccovi il mio report di Greco Wine Tasting 2.0
A casa mia con altri 3 degustatori ci siamo impegnati nel decifrare questi vini a me poco conosciuti e ci siamo trovati in messo a profumi e sensazioni molto variegate e piacevoli.
Per i risultati dellle altre commissioni vi rimando all’articolo di Filippo su TigullioVino mentre vi riporto qua i nostri giudizi e riconoscimenti per 7 degli 8 vini proposti (uno era un tappo…cavolo!).
L’ordine di degustazione variava da commissione e commissione e questo riportato qua sotto è quello casuale che è capitato a noi.
Punteggi in ventesimi, ottenuti dalle medie dei 4 degustatori. I vini sono i Greco di Tufo base aziendali, niente Cru riserve o quant’altro.

vino 8: Macchialupa 17,2
albicocca note agrumate un pò di legno di scuro, pietra focaia albicocca piena un pò passita, miele, vino costruito ma piacevole…quasi un viogner ma più acido, buonissimo vini gfeco

vino 2: Terredora 15
floreaale, mughetto, fiori bianchi timo balsamico leggero, cipria, rosmarino, più delicato dolciastro vaniglia cannella (barrique?) erika, miele quasi passito…in bocca poco sapido, poca persistenza, snello. Un pò costruito ma non male. Nota caseica, burro, nocciola sembra quasi uno chardonnay!

vino 1: D’Aione 13
sapidissimo anche al naso, croccante pesca cedro arancio salvia leggera quasi resina, nota dolce forse è solo la pesca…in bocca sapido ma ben bilanciato da alcool e morbidezza (per me era uno dei più buoni…)

vino 6: Mastroberadino 12
colore trasparente poco invitante…naso sapido biancospino, dolce, maracuja, ginestra matura albicocca. In bocca non però è leggero per niente e alcolico.

vino4: D’antiche terre 12
un pò saponoso all’inizio mela poi si perde un pò, naso non male dolce e caramelloso stile torta di mele ma in bocca si perde un pò, quasi salato

vino 3: Feudi San Gregorio 10,5
miele spezia un pò alcolico in bocca poco dinamico, profumo di talco però piuttosto genuino

vino5: Pietracupa 9
fieno fresco salvia ginestra leggera qualche spezia leggera ma in bocca non si riprende…piattino


Classifica finale Firenze:
Macchialupa 17,2
Terredora Terre degli angeli 15
D’Aione 13
D’antiche terre 12
Mastroberdino 12
Feudi san gregorio 10,5
Pietracupa 9

Considerazioni complessive vini:
Ottima e tipica sapidità, fruttato in certi casi stile riesling bello pieno, in generale buoni vini ma nessuno ci ha entusiasmato alla follia. Tenete conto che la tipologia non ci era molto congeniale nè li conoscevamo granchè. Però meglio quelli senza legno, che annulla subito il vitigno. In genere poi un dolciastro al naso un pò eccessivo, comunque interessante il gioco dolcezza naso e sapidità in bocca.
Che dire dell’evento? innanzittutto è stato molto divertente e piacevole e in effetti degustare gli stessi 8 vini contemporaneamente i varie parti del mondo fa molto web 2.0 e nuove tecnologie. Però secondo me il fatto che l’ordine di uscita dei vini fosse casuale e non uguale per tutte le commissioni aiutava sì l’indipendenza di giudizio ma toglieva spazio al confronto che in effetti poi alla fine è un pò mancato. La chat e la discussione sui vni non è stata proseguita molto e secondo me l’esperienza della chat poteva essere sfruttata meglio. Molto utile la diretta video da Avellino per dettare ritmi, tempi e per permettere a ospiti come Luciano Pignataro di partecipare alla trasmissione. Quindi la sezione di Genova risultava un pò difficile da seguire…
Ma in ogni caso è stato un esperimento piacevole e che spero di ripetere con i Taurasi (già annunciato) per vedere se stavolta ne riconosco qualcuno! (ieri ne ho beccati solo 2 su 8…)

Quelli che le guide: Gentili, Mojoli, Cremona, Thomases e il futuro delle guide (second me)

guideCon supremo atto di coraggio ieri sera Guido Ricciarelli mi ha dato la parola nell’interessantissima tavola rotonda sulle guide.
La discussione è stata veramente interessante soprattutto perchè c’erano di fronte chi le guide le cura e le scrive e c’è stata l’occasione per discutere sul ruolo delle guide attuale, su cosa vogliono i produttori e viceversa. In più è venuta fuori una richiesta molto esplicita da parte dei produttori, in particolare con la voce di Ornella Venica, che ha chiesto alle Guide di comunicare ai lettori la persona e gli umonin e la storia che sta dietro ad un bicchiere di vino, piuttosto che i suoi profumi o i suoi punteggi…

La discussione è iniziata con Ernesto Gentili della Guida dell’Espresso che esordisce facendo notare quanto sia varia l’italia con vigneti dalle cime innevate alle sabbie con microclimi e terroir diversissimi, elemento che rende terribile il fatto che ci siano troppi vini simili in diversi angolo d’Italia. Più ci appiattiamo su criteri di qualità e tipologie di vino omogenee più facciamo il male dei nostri vini. La qualità media è molto alta ma c’è un grosso problema nel fatto che su 20 bottiglie ce ne sono almeno 1 che sa di tappo e soprattutto degli altri 19 bottiglie il vino è anche molto diverso per cui può accadere che diversi degustatori non si trovino d’accordo su di un vino proprio perchè si tratta di campioni di lotti differenti. E ciò è anche derivato dal fatto che gli editori vogliono chiudere il prima possibile la Guida per essere in libreria prima possibile mentre i produttori ritardano l’invio dei campioni per avere vini più pronti e al punto giusto per essere assaggiati. Spesso quindi i tempi editoriali creano problemi al lavoro dei redattori.

Daniel Thomases dice che dovremmo essere al capolinea per i vari Cabernet Merlot e Syrah piantati ovunque in Italia e che l’epoca dei vini bodybuilder è ormai terminata. Anche una tipologia estremaa come l’Amarone (ieri c’erano Allegrini e Dal Forno in degustazione…)ha ormai un mercato solo al Nord Europa e sempre più ristretto. C’è si una riscoperta di autoctono e pratiche enologiche tradizionali contro l’alloctono e la barrique ma in molti casi se alcuni vitigni erano diventati minori e soprattutto se certe botti erano state abbondonata un motivo c’era e adesso non ha senso demonizzare la barrique e tornare a vini acidissimi scomposti fatti in botte poco salubri solo perchè vanno di moda…In seguito thomases risponde alla domanda su come mai dalla Veronelli sono sparite cartine e commenti, lasciando quasi solo i punteggi, risponde che è stata una scelta dell’editore sulla quale non si trova affatto daccordo.

Mojoli di slow Food e Gambero Rosso sposta l’ottica sullìagronomia e sulla provocazione di Carlin Petrini che dice che non è possibile pubklicare una guida per i vini di serie A e una sui vini da tutti i giorni. La soluzione è intercettare la richiesta del mercato d conoscere meglio l’agronomia dietro i vini che compriamo e dare spazio all’agronomo in contrapposizione alla figura dominante di questi anni che è stata il winemaker enologo. Quindi grande spazio anche ad aziende che investono in ricerca, anche in rapporto con Università e anche attenzione al cambiare il nostro linguaggio di comunicatori del vino. é cambiato il modo di discutere e di vendere tutto e il vino non si è evoluto come altri settori. Occorre cambiare qualcosa nel giornalismo del vino non solo nel modo di redigere le guide.

Luigi Cremona presenta la sua guida edita da TCI agli Autoctoni, ultima nata in ordine di tempo e subito dimostratasi diversa, sia per il tema centrale dell’autoctono e dei vini tipici e rispettosi del terroir ma anche perchè fatta da giovani con mentalità e risultati piuttosto diversi rispetto alle altre guide. Inoltre per adesso è l’unica guida consultabile via cellulare e questo in un paese che compra più cellulari che cibo, è un fatto importante.

Segue poi un intervento flash (ma che prego l’interessato di approfondire in altra sede perchè vale la pena) di Pierluigi Gorgoni (bravissima penna di Spirito Di Vino, sua la degu verticale di Sassicaia e di Rosso del Conte nell’ultimo numero) che fa notare che dovremmo smetterla di dare punteggi e dovremmo trasmettere più ciò che sta dietro al bicchiere e le persone che lo realizzano.

Infine (penultimo…) arrivo io che da Sommelier Informatico vengo interrogato sul punto di vista dei blogger e in generale di internet sulle guide e sul comunicare il vino…
E racconto che secondo me il vino è un tipico prodotto di nicchia, di quelle nicchie che adesso in termini di volumi sono quasi diventate mainstream. In pratica la teoria economica della Coda lunga di Craig Anderson applicata al vino dice che una somma di nicchie di mercato vale più del resto del mercato cosiddetto di massa.
E nel vino è davvero così con etichette che non vendono che qualche migliaio di bottiglie ciascuna ma tutte insieme sono una forza enorme. E per star dietro a questa somma di mercati di nicchia le guide non sono lo strumento adatto. Sono prodotti editoriali e perforza di cose limitate per questioni di costo e di risorse da destinarsi e non potranno mai coprire una realtà italiana veramente significativa. Un pò come WikiPedia e l’Enciclopedia Britannica dove Wiki ha circa 1000 volte il numero di voci della Britannica e un’autorevolezza media altissima che la rende uno strumento fondamentale per il terzo millennio.
Concludo invitando i curatori delle guide a non sottovalutare internet e il lavoro di centinaia di giornalisti e amatori che riempiono forum blog e siti vari di un numero impressionante di recensioni e degustazioni, un numero che se guidato e organizzato potrebbe davvero essere LA guida per eccellenza.
E oltretutto, come anche Fiorenzo faceva notare qualche giorno fa, davvero i produttori hannno bisogno di guide e giornalisti per parlare con i loro consumatori? O piuttosto non è il momento in cui internet consentirà al consumatore di fare a meno dello strumento guida?
E il ruolo del sommelier comunicatore, non è forse lui che può contribuire a colmare direttamente al tavolo del consumatore quel divario che ancora separa quelli che il vino lo fanno e quelli che il vino lo bevono?
Secondo me appunto, la guida che guiderà il futuro sarà quella che smetterà di considerare internet un guazzabuglio di scribacchini e si deciderà ad utilizzare il potenziale largamnente inutillizzato che giace sui nostri server…
Ieri nessuno dei curatori (eccetto Luigi Cremona) pare considerare la blogosfera un ambito inetessante.
Boh, io gliel’ho detto poi tra 5 anni vediamo…

Convegno Forum GT e “Quelli che le Guide”

forum gt firenzeGiornata memorabile quella di ieri per un sommelier informatico come me…Dapprima alcune illluminanti sessioni di WEB marketing, SEO e strategie di promozione su Internet al Forum GT dove ho incontrato personaggi fondamentali come Giorgio Taverniti (bellissima la sua idea del futuro del forum, vi posterò poi il link delle slides) e grandi anche Luca Catania e i tipio della Madri.com e la loro teoria AIDA sulla landing page, per tacere del simpaticissimo Shor di Geekissimo.
Ma nonostante l’eccezionalità dell’evento niente mi poteva preparare alla serata emozionante a Villa La Vedetta dove Guido Ricciarelli è riuscito a raccogliere i curatori delle 4 guide di Vino principali e uno stuolo di produttori ed enologi che a Firenze non si vedevano neanche alla presentazione dell’Espresso 3 mesi fa…
E oltre al fatto che mi è stata data la parola (e vi dirò poi la piccola ma interessante discussione che è nata sul rapporto tra internet e le guide con Ernesto Gentili) è stato stupendo assaggiare il meglio del meglio della nostra enologia davanti e insieme ai produttori! Ma vi immaginate come sarebbe assaggiare una batteria di Barolo con Chieric…CLERICO, Roberto Massolino e Pierluigi Gorgoni che vi guidano? O discutere con Paolo Baracchino se veramente il Faro Palari 2005 è la migliore annata di sempre per questo grandissimo vino?
Oppure confrontare tra loro i Nobili di Montepulciano con Boscarelli, Poliziano e l’enologo Vagaggini di Salcheto?
Oppure conversare con Ornella Venica, Gianni Annibale di Medelana di terroir insieme con Sanjust di Petrolo e il Marchese Carlo Guerrieri Gonzaga della Tenuta San Leonardo? Una signorilità e una affabilità impressionanti e soprattutto grande passione e grandissimo amore per il vino e per la terra. E ieri vi assicuro che di momenti così ieri sera ne ho vissuti tanti….come Costantino Charriere che mi fa i complimenti per il mio blog! Mamma mia…guide 1
A presto per le recensioni complete dei due eventi!

Un sommelier nel paradiso dei Geek! Forum GT a Firenze 8-9 dicembre

gt forumEbbene si, domani grazie a Geekissimo e al suo concorso che ha messo in palio una borsa di studio per il Forum GT a Firenze, mi troverò in mezzo ai VERI professionisti di blogging e posizionamento nei motori di ricerca (tutto il mondo del web marketing) per appredere qualcosina in più su come funziona il web e i suoi meccanismi di comunicazione più raffinati.
Certo non capirò che metà degli interventi ma è un’occasione troppo ghiotta per lasciarmela scappare!
E poi devo a Shor una bottiglia di grande vino per ringraziarlo della borsa di studio da 500 euro che ho vinto grazie a lui!!!
E a proposito chi tra voi blogger sarà domani e domenica a firenze al convegno?

Introduzione al Merlot in Italia di Andrea Gori

merlotUna piccola introduzione “enologica” al vitigno più vituperato del momento ma sempre capace di grandi exploit, anche e soprattutto in toscano dove ha trovato zone di eccellenza un pò a macchia di leopardo su tutto il territorio regionale.
In definitiva un vitigno che da comprimario di lusso dei vini Bordolesi è diventato prima spalla quasi irrinuncibile per molte DOC italiane e che è arrivato fino ad essere vinificato in purezza in vini che spesso hanno stupito il mondo.
E se in Francia l’unico veramente grandissimo a livello mondiale è praticamente solo uno ovvero Petrus (e forse pochi altri vin de garage) in Italia e soprattutto in Toscana i fuoriclasse sono tanti, vedi Masseto, Redigaffi, Messorio, Galatrona, Desiderio…

Per approfondimenti:
Wikipedia
Ziliani e il Galatrona e New Wave of Italian Merlot, sempre di Ziliani
DiWineTaste
Lavinium

Ed ecco qui miei umili contributi:

Clicca qui per l’introduzione al vitigno e le sue caratteristiche
Clicca qui per una riflessione sull’utilizzo smodato del Merlot in Toscana
agori

Caccia al “tesoro” nel Chianti: cercasi Laptop Dell Inspiron di Filippo Cintolesi

dell inspironSalve lettori, dimostriamo la potenza dei blogger anche nel mondo fisico partecipando alla ricerca del Dell Inspiron 4500 del nostro caro amico Filippo Cintolesi, ricercatore e fisico con anni di esperienza nientemeno che ad Oxford e attratto dal richiamo della terra, che nella fattispecie ha le sembianze di un piccolo podere nel Chianti, il Podere Erbolo, in comune di Gaiole in Chianti, fra Gaiole e Radda, o fra Vertine e San Donato in Perano.
Per una banale e malaugurata dimenticanza gli è successo di lasciare il suo computer laptop, un Dell Inspiron 4500 con tastiera britannica, contenuto nella sua borsa nera, dove c’erano anche alcuni accessori, fuori dalla macchina, su un muretto dove l’aveva appoggiato, nelle immediate adiacenze della Locanda di Pietracupa, lungo un viottolo parallelo alla strada provinciale 101.
Per tutti i dettagli, fate rimerimento al post di ziliani.
Se lo ritrova uno dei clienti Burde, un pranzo gratis non glielo leva nessuno!

L’aroma di vita dei neonati su Spirito di Vino!!!

spirito dicembreCavolo non ci volevo credere stamani quando l’ho comprato! Nella rubrica della posta (in genere ben frequentata da grandi produttori di vino, Ministri vari, distributori di vino, enologi di fama mondiale) di Spirito diVino di Novembre/Dicembre c’è uno dei miei primi (e tuttora secondo me insuperato) post su questo blog, ovvero L’Ineffabile aroma di vita dei neonati, dedicato al mio secondo bimbo Keno (nato quest’estate).
Che dire, sono veramente commosso e felice anche perchè citano pure il nome del mio ristorante! E poi sulla rivista, insieme a Bibenda, che amo di più sul vino in assoluto!
Devo controllare, ma quanti altri post di un blog hanno avuto l’onore della pubblicazione in cartaceo?
Non lo so ma sicuramente per iniziare hanno avuto buon gusto…e anche attenzione verso un piccolo componimento di padre innamorato in mezzo a tante altre questioni economiche e di mercato sicuramente più “serie”.
Ringrazio tutti quanti lo hanno linkato e fatto circolare nel web e dargli questo grandissimo eco (e siete stati tantissimi!)
Chissà se Keno ne sarà felice? Magari tra 3-4 anni glielo chiedo!

AisToscana.it : arrivano gli RSS!

aistoscana.it
Come sapete da marzo 2007 ho ricevuto dal presidente Osvaldo Baroncelli e dal consiglio AIS Toscana l’incarico di curare il sito regionale. Si tratta di un esperimento di comunicazione di vino 2.0 piuttosto ambizioso nel senso che tutto ciò che vedete nel sito non è scritto da una o più persone ma quasi da 30 soci volontari AIS Toscana che ogni giorno raccolgono informazioni commenti idee e notizie dalla Regione e ne pubblicano articoli, ciascuno ovviamente dai propri PC e della proprie case.
Certo a volte non ci si capisce sugli stili e sulla formattazione ma ciononostante mi pare un modo di far sentire l’associazione più presente e soprattutto più partecipata dalla cosiddetta base.
Altro aspetto 2.0 molto importante sono i feed RSS. Al momento ne è attivo uno solo che raccoglie sia Appuntamenti di delegazione (provinciali), Eventi regionali e Focus di approfondimento ma in futuro se gli utenti lo riterranno più comodo potremo suddividerli per delegazione o per argomento.
Per ora chiedo invece ai lettori di questo blog di aggiungere questo RSS ai propri FEED per testarlo in vista della presentazione ufficiale che faremo il 16 dicembre prossimo a Firenze nel corso dell’Eccellenza di Toscana 2008 al Grand Hotel.
Riportatemi qualsiasi problema di visualizzazione, di aggiornamento e di compatibilità con i vari reader (per ora abbiamo provato solo Google e MyYahoo) che riscontriate e grazie mille della collaborazione.
Ecco l’indirizzo del feed: http://feeds.feedburner.com/aistoscana