Icchè mi succede

Versilia e Bologna, da Lippi a Pierangelini passando per il Miglior Sommelier della Toscana 2008

Due posti e due cognomi per annunciarvi che oggi (lunedì) e domani (martedì) non mi troverete in mezzo ai tavoli da Burde (ma vi lascio le bottiglie pronte e soprattutto mio fratello Paolo sommelier bravo come e più di me) perchè sarò oggi a Villa Borbone per le Giornate Versili Versiliesi dei Vini all’interno delle quali sarà consegnato il Premio Versilia 2008. Saranno inoltre  insigniti del titolo di Sommelier onorari Marcello Lippi e Oliviero Toscani e sarà pure premiato il Miglior Sommelier Toscano 2008 (il titolo che vinsi due anni orsono) al termine di quella che si preannuncia una delle edizioni più partecipate e combattute di sempre.  Addirittura a contendere il titolo ad Andrea Balleri della Grotta Giusti saranno ben due sommelier in servizio all’Enoteca Pinchiorri e Gabriele Del Carlo di ritorno in Toscana dopo una bella esperienza da Cracco a Milano. Semifinali “chiuse” al mattino e finale in pubblico alle 15 con premiazione alle 17. Spero di riuscire a tenervi aggiornati e di fare un pò di cronaca in diretta. Sempre domani alle 12 terrò una degustazione di Vermentino con una comparata di vini toscani, corsi e liguri ed una rarità come un Vermentino passito dai Colli di Luni.

Alle 15 puntata da Franco con i suoi fantastici Barolo e poi aspetto la cena di Gala dove proverò a intervistare Marcello Lipppi e gli abbinamenti con il suo amato sigaro toscano: Vin Santo o Distillato?

Nemmeno il tempo di scaricare la fotocamera che domani mattina corro a Bologna alla Alma Graduate School per le briciole dell’evento dell’anno gastronomico con tutti i grandi cuochi della storia recente della Cucina Italiana. Vedremo anche lì di chiedere qualcosa…magari non i loro redditi 2005 che li sappiamo già…

E se avete domande per il Marcello ex-nazionale, fatemele sapere!

La vendetta di Visco cala sulla Fiorentina…il rigore di Vieri

Altra conseguenza da imputare a Visco, second me, ovvero pubblicare la dichiarazione dei redditi di Vieri (20milioni di euro) online che non l’ha certo  aiutato a concentrarsi sul rigore di ieri sera…
Fa sempre male rivedere certe scene ma io mi tengo stretto il rigore e lo sguardo di Montolivo che sarà l’immagine che ci accompagnerà fino al prossimo anno…sempre sperando che finalmente ci facciano giocare la Champions!
Intanto però da stamani da Burde c’è un silenzio irreale, non pensavo che la botta sarebbe stata così grande! Dai Leonardo, anche tu, aiutiamoci a farcene una ragione…

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Fiorentina-Rangers Glasgow
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Pinot Nero in Italia: i migliori secondo me! La mia pagella a Laimburg…

Finalmente Armin dopo le fatiche del Vinitaly è riuscito a trovare un pò di tempo nella “caverna” del centro sperimentale di Laimburg (nella foto) per valutare noi poveri degustatori che invitati in commissione (qui trovate gli altri nomi) per il Concorso nazionale BlauBurgunder abbiamo assaggiato i 63 campioni (3 di avvinamento e 60 “reali”) a testa che hanno permesso di stilare la classifica del migliori Pinot Neri Italiani. La lista completa dei vini presentati la trovate qui.

La classifica complessiva verrà resa nota solo in occasione delle Giornate Altoatesine del Pinot Nero il 23-24 Maggio a Montagna (Ora) ma comunque Armin come promesso ha già inviato a ciascuno di noi degustatori la propria “pagella” e i voti che abbiamo dato ai vini alla cieca. Innanzitutto sono molto felice che la mia attività valutativa sia stata presa in considerazione: come forse sapete già da Aristide (trovate anche un video nella sua WebTv), è l’unico concorso al mondo dove i valutatori sono a loro volta valutati ovvero se si dimostrano in grado di dare punteggio simile allo stesso vino in momenti diversi (ovviamente versatogli a loro insaputa). Nel mio caso ad esempio ho dato 88 punti ad un vino al mattino alle ore 10:30 e 86 allo stesso vino il pomeriggio verso le 15, con circa 40 campioni degustati nel mezzo. E su altri due vini lo scarto è stato simile. Ergo, Armin ha tenuto per buoni i miei giudizi sugli altri vini. Inoltre viene valutato molto positivamente l’utilizzo “esteso” della scala ovvero dare punteggi in un range ampio e non solo (come si fa spesso per pigrizia mentale) solo punteggi tra il 75 e il 90. Come valutazione complessiva ho avuto 4.16 che non suona benissimo ma pensando che la media dei valutatori è stata 2,26 e che la soglia per essere scartati era 1,00 ecco come mai mi sentite così felice.

Ed ecco che leggendo i punteggi scopro che ho dato addirittura 90 punti ad un vino poco conosciuto (ma vincitore lo scorso anno, quindi proprio tremendo non sarà…) come Stachlburg Südt. Vinschgau Blauburgunder 2005 – Biologisch (biodinamico) che veramente staccava su tutti per un floreale quasi assente in questo difficile 2005. Sul podio ho messo poi a 88 punti una sorpresa (per me) ovvero Conte Vistarino Oltrepo Pavese Pinot Nero “Pernice” 2005 (distribuito anche come “avvinamento” iniziale e su cui ci siamo scannati per dargli un giudizio un pò unanime, operazione inutile visto che ai miei 88 punti sono fioccati un 40, un 60, uno 85…), ma scopro adesso che è un’azienda già ben nota nel settore. Al terzo posto a pari merito ad 86 punti un altro altoatesino di richiamo come il Muri-Gries Südt. Blauburgunder Riserva “Abtei Muri” 2005 e un’altra grande azienda come la Cave Des Onze Communes con il loro Valle D’Aosta Pinot Noir 2005. Quasi a ridosso di questo quartetto ho messo (meno male!) il Pinot Nero toscano del momento, ovvero il Fortuni dal Podere Fortuna del Mugello 2005 e un altro grande classico come Tiefenbrunner con il suo Schlosskellerei Turmhof Südt. Blauburgunder Riserva “Linticlarus” 2005.

Invece ci sono stati alcuni vini che alla cieca ho nettamente penalizzato e che invece in altre occasioni ho valutato molto più positivamente come alcuni miei storici “preferiti” Gottardi , Franz Haas, Stroblhof e Niedermayr.

C’è da dire che in queste degustazioni, al di là del gusto personale, come fa rivelare anche Armin conta tantissimo l’ordine di servizio e il momento della giornata in cui si degusta un vino. Ad esempio ho dato voti in media più alta agli ultimi vini degustati al pomeriggio e più bassi a quelli del primo mattino. E proprio per evitare che l’ordine di presentazione influenzi troppo la classifica i vini vengono presentati ai commissari in un ordine diverso dimodochè ciascun vino venga presentato nel più alto numero di combinazioni possibili di sequenza (in relazione agli altri vini) e di tempo (ovvero momento della giornata).

Per chiarire un pò la faccenda, vi propongo qui due video “rubati” ad Armin mentre ci spiega la procedura di degustazione e ci spiega come funziona la sua scheda di valutazione vino.

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Spiegazione come si giudicano i degustatori
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Spiegazione compilazione scheda
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Un Cartier da 1500 € ai giornalisti del vino: sono importanti come gli arbitri di Moggiopoli?

Certo potrebbe perfino essere il segno che chi scrive di vino è finalmente diventato un personaggio influente e importante alla pari con gli arbitri di calcio. Non so cosa dire riguardo alla vicenda portata alla luce da Decanter, che oggi apprendo da Alder di Vinography, circa l’entità di certe regalìe giornalistiche. Non contento di aver offerto a 50 giornalisti invitati un pranzettino da Ducasse presso il Plaza Atheneè di Parigi il magnate del vino Bernard Magrez, proprietario di una ventina di Chateau e Tenute in giro per il mondo (come Pape Clement in Francia) ha regalato loro un press-kit contenente tra le altre cose, un bell’orologio Cartier dal valore di 1500 euro. Qualche giornalista lo ha restituito, qualcuno lo ha devoluto in beneficienza, qualcun’altro si è lamentato e basta. Però la discussione è partita sulla moralità di certi regali e certi trattamenti ai giornalisti del settore, condita anche da alcune esternazioni un pò fuori luogo circa la moralità delle quotazioni dei Bordeaux 2007 definite oltraggiose proprio dall’ex direttore di Richemont Alain-Dominique Perrin (maison del lusso che comprende – LOL – Cartier, Van Cleef & Arpels, Montblanc, Piaget and Dunhill). Come se 2000 euro per una penna non fossero una cifra oltraggiosa…

Insomma, i prezzi dei Bordeaux 2007 sono immorali e lo è pure prendere orologi in dono da produttori di vino…ma farsi pagare weekend in hotel e resort di lusso inaccessibili ai comuni mortali e avere in omaggio bottiglie altrimenti introvabili lo è?

Nel mio piccolo pure io ricevo tantissimi inviti e bottiglie in assaggio però non si tratta propriamente di vini che devo recensire, semmai di vini che potrei acquistare per il ristorante quindi sono più “samples” che regalìe. Al massimo mi è arrivato un orologio insieme a 10 casse di vino che è durato si e no 1o giorni di lavoro e poi si è rotto. Quindi escluso che fosse un Cartier ben mascherato. E poi non sono certo un blogger così influente da meritare tante attenzioni da parte dei produttori!

In ogni caso concorco con Alder quando dice che se ti fai pagare un pranzo da Ducasse, mandare a casa chissà quante migliaia di euro in vino, non ti puoi lamentare e scandalizzare se ti arriva pure un Cartier…quindi ecco se proprio ve ne avanza uno, a me piacciono quelli molto sobri…

Addendum: un paio di quarti d’ora dopo la notizia sorprende e coinvolge un altro illustre lettore di Vinography ovvero Fiorenzo…però lui preferisce i Rolex, troppo pacchiani e troppo da Roma di Sensi!

Felsina Berardenga Chianti Classico Riserva Rancia 2004

Giuseppe ci spiega da dove viene il nome (da Grancia, granai medioevali dal termine grange francese, da granica latino) e soprattutto ci spiega il perchè del carattere così marcato di questo vino da univa vigna, un cru dall’impressionante capacità di dare un vino di carattere di potenza e di struttura, dal tannino serrato ma mai invadente, dalla mineralità quasi esuberante che lo rende di una bevibilità estrema.Al naso è di una potenza notevole, con note di marasca, di lampone e ciliegia giovanissima miste a note più dolci di cannella, anice, humus, sottobosco autunnale, cuio, note di tabacco. Ma più che le singole note ciò che colpisce è l’insieme compatto e impressionante che davvero fa sentire la forza del vigneto e del Sangiovese cui è stato dato il tempo giusto per permettere la sua massima espressione.

Un vino nettamente diverso dagli altri di Felsina e un Sangiovese davvero particolare, perfettamente espressivo del concetto di cru e di vino da singolo vigneto.

Clicca qui per una introduzione da parte Giuseppe Mazzocolin

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Introduzione Riserva Rancia
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Clicca qui per la degustazione del video

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Felsina Berardenga Riserva Rancia Chianti Classico 2004
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Il nuovo che avanza: Tg1, Heathrow Terminal 5 e Motley Crue

Le elezioni sono passate e la tv in cerca di notizie interessanti guarda (sempre più) al web. Venerdì sera il Tg1 su 8 servizi ne dedica ben 2 a materiale da YouTube, per la precisione uno per il web-divorzio tra Tricia Walsh e Philip Smith famoso produttore di Broadway con qualche problema in camera da letto e uno per il rap sul caos bagagli al Terminal 5 di Heathrow (UK), già pubblicato da Corriere.it. E oggi apprendo (grazie a Zeus News) che i Motley Crue faranno uscire il loro prossimo singolo direttamente in un videogioco, ovvero Rock Band. Se me lo avessero detto anche solo due anni fa non ci avrei creduto…(e non parlo SOLO del singolo dei Motley!)

Quanto a Rock Band, segnatevelo che sarà il prossimo regalo di compleanno di Malwin…

Per i pigri, ecco qui i video:

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Divorzio YouTube Patricia Smith
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Roguetune Terminal 5 Song
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Andrea Gori su Ginger and Tomato e Isayblog!

Qualcuno di voi si è incuriosito e mi ha scritto per chiedermi se l’Andrea Gori che da un pò di tempo scrive e pubblica articoli per il blog wine&food (& non solo) del network ISayBlog ero proprio io…E ovviamente la risposta è si! Ginger And Tomato è un progetto editoriale nato dal team di Isayblog, uno dei network dal maggior successo nella blogosfera italiana con moltissimi temi trattati e la capacità di attrarre sempre un alto numero di visitatori. Senza contare che il capofila del network è quel Geekissimo che ha battuto ogni record di popolarità sul web balzando in un solo anno di vita nella top ten europea dei blog più influenti e visitati della rete. Gran parte della fiducia delle potenzialità del progetto risiedono per me nel lavoro di squadra che ha messo su Angelo “Shor” Di Veroli, animatore appunto di Geekissimo e che ho avuto il modo di conoscere a Firenze tempo fa ai tempi del Convegno GT Forum sul Web Marketing. Insieme a me nella redazione c’è Camilla (pure lei fiorentina, di famiglia “pasticcera” e grande appassionata di food in genere), Cecilia (di origini toscane e studentessa fiorentina ma girovaga di natura) e Roberto dalla Sicilia, tra l’altro di professione enologo! Insomma di motivi almeno per dare un’occhiata a quanto scriviamo ci sono…

E dato che il target di Ginger And Tomato è più ampio e vario di quanti in genere leggono Vino da Burde e gli altri blog “professionali” sul vino, il taglio degli articoli che scriverò qui sopra sarà un pò più generalista e adatto anche a chi si avvicina solo ora al mondo del vino. Non mancheranno video e degustazioni, girati e distribuiti in esclusiva per Ginger ma che potrete comunque trovare su YouTube sul canale di Burde.

Castello di Farnetella Sauvignon Blanc IGT 2005

Giuseppe ci introduce a Farnetella, situato poco fuori il confine geografico e legislativo del Chianti Classico ma dotato comunque di un terroir molto particolare, situata com’è nelle crete senesi. Luogo quindi adatto, data anche l’altitudine spesso oltre i 600 mt, per provare vitigni alloctoni con discreti risultati. Uno degli esperimenti con vitigni alloctoni portati avanti con successo a Farnetella. L’altitudine piuttosto elevata e il terroir particolare permettono a questo Sauvignon (maturato in legno) di perdere alcune caratteristiche un pò invadenti del vitigno in favore di un corpo, una succosità e una eleganza davvero rari per un bianco toscano. Note di pesca bianca, ginestra, gelsomino, salvia al naso si trasformano in bocca in una mineralità espansiva che davvero coinvolge.

Ecco Giuseppe che ci introduce al terroir di Sinalunga

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I vitigni internazionali a Farnetella
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Clicca qui per la degustazione del Sauvignon Blanc Farnetella 2005

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Farnetella Sauvignon Blanc IGT 2005
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Unione Italiana Vini sul vino sequestrato ( e commenti internazionali…)

Da stanotte, sono pubblici grazie a Lizzy e Aristide, i nomi delle cantine coinvolte nello scandalo del vino contraffatto. Oggi L’Unione Italiana Vini ha rilasciato il seguente comunicato:

L’Unione Italiana Vini sul sequestro di vino sofisticato
Unione Italiana Vini plaude alle azioni di sequestro di vino sofisticato condotte in queste ore su tutto il territorio nazionale con grande efficacia dalle forze dell’ordine.
È la dimostrazione che in Italia i sistemi di controllo che garantiscono il massimo livello di genuinità delle nostre produzioni vinicole a tutela del consumatore funzionano, e funzionano bene.
Unione Italiana Vini auspica che le indagini facciano presto piena luce sulle responsabilità soggettive e sulla reale entità della frode e ribadisce che si tratta di un atto criminale che va punito.
Quanto accaduto non può e non deve ribaltare l’immagine di un settore sano, né può compromettere un comparto produttivo serio ed affidabile che rappresenta una voce fondamentale della nostra bilancia agroalimentare e una ricchezza del tessuto economico e sociale italiano.
Unione Italiana Vini invita inoltre ad un’attenta riflessione generale sulla presenza nel mercato di prodotti venduti a prezzi decisamente poco giustificabili alla luce dei notevoli rincari del prezzo delle uve e dei costi di produzione registrati nel corso dell’ultima vendemmia.
Consapevole che la tutela del consumatore e la garanzia qualitativa e di sicurezza alimentare dei prodotti sono la condizione irrinunciabile dell’attività imprenditoriale, Unione Italiana Vini in questa direzione ogni anno investe ingenti risorse in specifiche collaborazioni dei propri laboratori con il mondo universitario, oltre a quelle già efficacemente sperimentate con i più qualificati operatori del trade.

Nel frattempo, sto comunicando le novità ai blog internazionali che conosco, almeno un pò. Vedi Vinography (in Inglese)  e Winzerblog (in tedesco) . Almeno così ( con i nomi) mostriamo che non siamo bravi sono a gridare allo scandalo ma anche (si spera) a fermare i responsabili…(semprechè di nuovo non aprano i sigilli).

Velenitaly: ecco i nomi delle aziende indagate da Vendemmia Sicura

Grazie a Lizzy di Vino Pigro (giornalista blogger) abbiamo finalmente i famosi nomi che nessuno voleva rivelare e che l’Espresso non voleva o non poteva fare 5 giorni fa e ha gettato nel panico uno dei comparti più importanti per l’economia italiana. Cantine piccole e grandi, famose e non, cooperative e privati: non si salva nessuno. Però per fortuna non ci sono Tavernello, Caviro,Ronco e altri big (almeno in spesa per la comunicazione ) del settore. Del resto questa era una delle cose subito chiarite ovvero che il vino avvelenato era destinato alle cosiddette private label ovvero il vino che esce con l’etichetta del produttore (l’insegna del supermercato GDO).

In ogni caso d’ora in avanti quando acquistate vino date sempre un occhio a cosa riporta la scritta “Condizionato da”…

Cominciamo ad assicurarsi che i nomi non siano tra questi!