Icchè mi succede

L’elisir alchemico del Sangiovese: Giovanni de Munari e il Vinpepato delle Crete Senesi

In questo spettacolo unico al mondo (quello delle Crete Senesi, ad Asciano) siamo stati tra i primi al mondo ad assaggiare, e abbinare (fondamentale!) uno dei prodotti più curiosi e stimolanti toscani dell’anno, il VinPepato delle Crete.

Con la cura e la tecnica di Luciano Brotto, vulcanico patron della CentoPerCento (produttore della grappa torbata di riferimento e soprattutto unico grappaiolo su MySpace, evvai!), Giovanni de Munari, proprietario della storica farmacia di Asciano (credo l’unica al mondo con pavimento a mosaico originale romano del primo secolo dopo cristo…un sogno ad occhi aperti, altro che la Bisazza che abbiamo a casa…) ha ricreato un’antica ricetta del ‘700 trovata in un manoscritto della farmacia, un elisir a base di vino chianti, infusi di frutta naturali e spezie. (qui trovate un servizio di Canale 10).

Oggi grande festa con sommelier, giornalisti, amici e produttori per passare alla prova pratica ovvero  con cosa abbinare e come gustare questo prodotto che teoricamente è un liquore ma anche un vino aromatizzato (e ovviamente fortificato, siamo sui 25% di alcool). Di colore “sangiovese” chiaro non scurissimo, tonalità porpora affascinanti, profumi ovviamente speziati (cannella, curcuma, curry, china, vaniglia) ma anche frutta (marasca) e soprattutto in bocca un alcol solo dolce e molto accattivante, una soavità incantevole e una piccantezza affatto spiacevole. Molto leggero e delicato, non ricorda quasi niente attualmente in commercio discostandosi molto da Barolo Chinato, Ala, Porto e altri vini liquorosi a base di vino rosso. Ma a differenza di questi, la sua natura dolceamara (con il dolce molto prevalente sull’amaro ), nettissima e accattivante, ne sconsiglia l’abbinamento con cioccolato troppo fondente.

Ecco due parole di benvenuto e di introduzione da parte di Giovanni Munari stesso che ci accoglie, obbiettivamente un pò emozionato, nella sala del mosaico:

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Guy5Up1ipGI[/youtube]

E quindi il grandissimo Paolo Lauciani (un giorno mi piacerebbe davvero parlare come lui di vino!) che ha messo la sua grande esperienza in fatto di abbinamenti dei distillati (bellissimi i suoi articoli su Bibenda in proposito) al servizio dei commensali di fronte ad un piatto salato (Pecorini vari, tra cui alcuni mitici di Corzano e Paterno e confetture e mieli) e un piatto dolce tipico senese con (ovviamente) panpepato, ricciarelli, pan dei santi e altro.

Vincitore assoluto del confronto l’abbinamento salato con la Ruota del Re e il Pecorino di Corzano, eventualmente con confettura di cipolle e tra i dolci matrimonio d’amore (nella foto esplicativa) con il Ricciarello del forno Masoni. Dalla platea sono poi arrivate altre idee molto interessanti come quelle di abbinamenti con prosciutto (non troppo tirato), carni rosse con preparazioni complesse  e uno ghiottissimo con Buristo (e altri salumi di sangue di maiale, vi faremo sapere…).

Ecco qui Paolo che vi introduce al vino e alle sue potenzialità in abbinamento.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=rrEmo4d1VQg[/youtube]

Tra i presenti anche Cosetta Cavallo, architetto prestata al label-desing, che ci spiega come nasce il packaging, la scelta dei colori e come si è arrivati alla livrea attuale, un elegante marrone satinato con caratteri verde mela e un bel logo con serpente farmaceutico in evidenza (che ci ricorda i grandi Whitesnake, e non solo la cover di LoveHunter e ci esalta ancora di più).

Ecco la sua intervista (si, siamo in mezzo di strada e passano anche le macchine…):

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=kpZPkPivOh0[/youtube]

Tra i presenti, stuzzicati dalle virtù del VinPepato siamo andati  a chiedere a Luciano Brotto un utilizzo alternativo del VinPepato su cui ci troviamo particolarmente d’accordo.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=lFFsprah2-k[/youtube]

Ah, dimenticavo, se lo volete assaggiare anche voi, da Burde da mercoledì 26 Novembre sarà in tavola, esattamente dopo l’attesa sfida Barolo – Brunello!

PRIMAAAA! Schiacciata con l’uva di Burde premiata come la migliore di Firenze a Montedomini

Dopo il secondo posto dello scorso anno, finalmente a suon di infornate su infornate, la nostra schiacciata con l’uva è riuscita a vincere il premio di migliore Schiacciata con l’uva di Firenze! Premiazione ieri a Montedomini con l’assessore alle Politiche Socio Sanitarie Cioni nella edizione 2008 dei I dolci d’Autunno a Firenze. Qui trovate un articolo on line ma ne parlano anche nella stampa locale. Un sentito grazie a Gino Ferrara che con i suoi consigli guida il nostro pasticcere ogni giorno nella realizzazione di questo piccolo (perdonateci l’auto indulgenza) capolavoro di tradizione e di dolcezza.

Qui a sinistra nella foto, ecco il banco dei partecipanti nella foto di Giovanni Andrea Rocchi, la nostra torta è quella sulla sinistra di fianco alle bottiglie di olio.

Qui trovate l’articolo sul Corriere di Firenze. E soprattutto, grazie a Beppe Pirrone alla Fondazione Montedomini anche un video su YouTube, bravissimi (non solo perchè ci avete premiato, 😉 e questa pagina con i risultati completi.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=DJ3VufU_nw4[/youtube]

E ora, chi viene a provarla???

Top 100 Wine Spectator: inutile fare finta che non esista!

Quasi quasi quest’anno mi scordavo dell’esistenza di questa utilissima classifica dalla più autorevole (in termini di soldi raggranellati) rivista del vino al mondo. Comincia oggi infatti lo striptease che porterà venerdì a sapere quale sarà il vino che succederà al Clos de Papes 2005 Chateneuf du Pape e al Casanova di Neri 2001…Intanto ecco i primi due vini, come al solito abituali frequentatori di questa classifica che cambia meno della lista dei 3 bicchieri del gambero.

Conosco molto bene il Sangiovese di Seghesio (tra un mese capirete perchè) e non ho dubbi che lo Zinfandel sia anche meglio mentre non mi è mai capitato il Mollydoocker che comunque non gira su prezzi da occasione…costa quasi come il Grange ma non ha proprio lo stesso appeal.

Qualcuno di voi lo ha bevuto?

Farinetti e Gori (di nuovo) insieme: solo su Business People!

E ti pareva che non ricapitasse! Non bastasse Carlo Cambi che sull’ultimo Wine& Passion attacca KelaBlu (e in parte anche il sottoscritto) dicendo che Kela sta attuando un “fuoco di sbarramento” atto a deligittimare Oscar Farinetti, secondo Cambi molto vicino ad accordarsi cono Petrini per fare una guida dei vini indipendentemente dal Gambero, ecco che capitiamo insieme sulla stessa rivista (qui il sommario dell’ultimo numero). Come sempre ci asteniamo dal prendere parte della discussione perchè un pò al di fuori dei giochi e anche  perchè Farinetti rappresenta davvero una bomba nel panorama un pò statito del Wine&Food nazionale, con effetti credo ancora da valutare ed eventi futuri anche clamorosi.

Tornando alla rivista, oltre ad una lunga intervista con il patron di Eataly-Borgogno-Fontanafredda, anche il secondo articolo del sottoscritto con spazio a vini e vitigni da tenere d’occhio. Vuoi perchè in grande crescita qualitativa (Fiano d’Avellino) vuoi perchè in una fase molto delicata del loro posizionamento sul mercato (Sagrantino di Montefalco) vuoi perchè effettivamente la gente sembra non volere altro (vini bianchi macerati, biodinamici e “anfora”) vuoi perchè piacciono sempre di più (persino al sottoscritto) come i Pinot Nero dell’Alto Adige e italiani in genere (e qui grazie ad Armin Kobler che me li ha fatti conoscere molto da vicino).

Senza nessuna pretesa di lanciare o cavalcare mode, ma solo di lanciare alcune riflessioni su cosa significa “trend” nel vino, anzi su cosa POCO significhi questa parola riferita al nettare di Bacco in Italia. Buona lettura!

Andrea Gori beccato su StreetView: e voi vi siete visti?

Spero da domani di smetterla con questa ossessione ma dopo il quiz su KelaBlu e le mie indagini sono ancora in febbre da StreetView! Però oggi finalmente ce l’ho fatta a localizzarmi su Google! Ricordandomi di quando avevo visto passare la GoogleMobile in via di Novoli davanti al BlockBuster sono andato a vedere se PER CASO mi avessero ripreso. E non ci potevo credere ma sono davvero io intento a guidare il potente Fiat Doblò arancione (aziendale) in chissà quale commissione ardita. Visto che non sto bevendo una coca cola o un brunello taroccato e sono evidentemente da solo in auto, direi che mi è andata bene…e a voi?

Wine For Fashion Gala Dinner in Orsanmichele (contiene gioco aguzza la vista)

Bella conclusione ieri sera per Wine And Fashion in uno dei posti più sconosciuti e mozzafiato di Firenze ovvero il Museo di Orsanmichele (famosa tra i turisti come quella “chiesa strana quadrata in mezzo a via Calzaioli che sembra un granaio“). Bella cena con i vini della Fattoria Lavacchio (grande il Pachar e anche il Cedro Chianti Rufina niente male) e la polenta con peposo di Villa La Massa.

Sopra la Chiesa, pochi sanno che c’è un bel museo di sculture e per esempio anche io ignoravo che ci fosse una specie di “mansarda” con una vista a dire poco incredibile su Firenze con una finestra che dà su Palazzo Vecchio, una che dà sul Duomo e Cupola e una su Santa Croce (che non vogliamo farci mancare nulla). E se volete un’idea dell’effetto complessivo , date un’occhiata a questo video “panoramico“. Al centro del museo era esposta la collezione di 28 bottiglie etichettate da Simonetta Doni secondo lo stile di 28 famosi stilisti. E quindi vi proponiamo un piccolo gioco, ovvero riconoscere quali stilisti vengono citati nel video qui riportato (simonetta non ti arrabbiare che le riprese non sono perfette!),

Quanti e quali stilisti riuscite a riconoscere da una etichetta?

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=BVAFPz057YI[/youtube]

Come si mangia negli Hotel Italiani? Scopriamolo a Merano…

Torino passa a Merano lo scettro di regina dell’Italia (si insomma, “Italia”) Wine and Food per due fine settimana. Si comincia già questo sabato, una volta che vi siete ripresi da Halloween, troverete pronta la Gourmet Arena (fa tanto “Thunderdome”) nella piazza delle Terme (o Thermenplatz abituatevi al bilinguismo, per una volta io sto a posto) con i suoi chef stellati che vi guideranno all’assaggio dei loro piatti più famosi all’interno di Gourmet Hotel Collection.

Avrete modo di sperimentare l’ospitalità di posti come la mitica Casa Baladin di Theo Musso (e un pò di birra buona vi toccherà…) e altri che conosco già bene come il Lungarno Hotel Gallery dell’amico/collega/cliente Gianpaolo e il bellissimo Villa la Vedetta che vanta il panorama più bello del mondo, ovviamente su Firenze (no, quello non lo portano su in fiera).

Per l’elenco completo consultate il sito di Witaly e restate pure sintonizzati che il weekend 7-8-9 Novembre inizia la kermesse più chic d’Italia, ovvero il Meran Wein Festival (MWF) dove non mancheremo di certo (chi viene con noi alla Degustazione sigari cubani e Don Perignon? oppure alla degustazione guidata dei Grand Cru Austriaci???) . Il programma è qui!

Let’s get rocked! Musica e vino, canzoni ed etichette a Degustibooks

Vi confesso che ero davvero nervoso almeno da una settimana che questa degustazione aveva diverse incognite e, per quanto all’interno del Festival della Creatività, ma un minimo di teoria (qui trovate quella sulla risonanza e pressione degli strumenti musicali, e qui il circolo di Oswald dei colori del vino) dietro gli abbinamenti andava proposta e spiegata al pubblico che magari non sapeva esattamente cosa aspettarsi.

Poi per complicare la faccenda ci siamo pure messi a cercare un brava cantante Jazz da far esibire per 2 dei 5 pezzi. Insomma di motivi perchè le cose potessero andare male ce ne erano eccome! E invece grazie all’attenzione davvero impressioante del pubblico, alle spiegazioni chiare e lucide di Mirco Mariotti e alla voce bellissima di Filomena Menna, pare che tutto sia filato liscio. Per non parlare del mio personalissimo sogno ad occhi aperti quando ho sentito Nothing Else Matters sparata a volume altissimo nel padiglione…

Come richiesto e come annunciato in sala, riportiamo qui vini e canzoni abbinate proposte oggi. (Cliccate sul nome della canzone per ascoltarla su LastFM gratis e sul nome del vino per il sito del produttore).

Per i più pigri abbiamo anche pubblicato un iMix su iTunes (scaricabile sul vostro computer).

1- Nothing Else MattersMetallica con Contadi Castaldi Satèn Brut 2004

Qui la dolcezza della canzone si sposa con la soavità dei profumi dolci e caldi tipici del Saten ma al contempo la freschezza e la bollicina risuonano con le chitarre e le percussioni molto secche del brano. Melodia e potenza in musica, eleganza e bollicine nel vino (e se volete sapere come nasce un vino così, leggete qua). Si okkei poi ci sono i Metallica quindi va tutto bene…

2- Love is Noise The Verve con Vermentino Campo Vernino 2007 Agricoltori del Geografico

La “verve” della canzone e del vino sono in abbinamento “giallo” ovvero su toni caldi, squillanti, freschi e acidi. Non troppo impegnativo ma vino dal grande corredo aromatico mediterraneo con note floreali, speziate e di macchia mediterranea che risuonano con la complessità dei cori che si inseguono nella canzone. Il finale del vino, minerale e sapido, contrasta le sensazioni dolci al naso risuonando con il controcoro e la melodia sottesa nelle fasi finali del brano.

3- The days of wine and RosesElla Fitzgerald (cantata da Filomena Menna) con Rosae Menmosis 2006 di Villa Petriolo.

Un Chianti che non t’aspetti, una grazia e un aroma diffuso di fiori e frutta lieve e suadente come le note della canzone che ti entra sotto pelle piano piano e col tempo si arricchisce di speziature e profumi più complessi così come gli arrangiamenti della canzone e il solo di sax. Vedi anche nel post dedicato nel blog della produttrice Silvia Maestrelli (in sala c’era la sorella Simona, bionda e spumeggiante come Silvia, davvero una grande famiglia).

Ecco qua il video, giù su Youtube e NON per merito mio!

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=lnPkdVNOlts[/youtube]

4- Hard Sun di Eddie Vedder con I Balzini Black Label IGT 2000

La felicità non è vera se non è condivisa” dice il libro portato sullo schermo e musicato dal frontman del Pearl Jam Eddie Vedder. La sua voce mai banale e le tonalità calde e arpeggiate del vino si armonizzano al caldo abbraccio del Black Label con il suo cassis, la mora, la frutta di bosco, la spezia ben dosata, il tannino levigato. Il 20% di Sangiovese mantiene alta l’acidità del vino così come la chitarra e le percussioni tengono il brano lontano dai clicheè di una classica ballad americana. E poi anche qui, chi ha vibrato in gioventù su Rearviewmirror non può restare indifferente…

5 – Warwick Avenue di Duffy con Vin Santo del Chianti Rufina Selvapiana 2001

Il brano parte suadente ma semplice così come il vino colpisce sommessamente con una dolce albicocca per poi allargarsi in un ventaglio di espressioni dolci e tostate con una volatile sul punto di pungere ma sempre al suo posto.

La canzone si velocizza e gli arrangiamenti si complicano, il vino si apre e i profumi si moltiplicano ma il focus resta sempre nella piacevolezza, entrano percussioni e archi, il vino risponde con acidità e mineralità da grande terroir e una ampiezza di note agrumate e tostate da abbracciare ogni melodia. Un grande regalo di Federico Giuntini, uno dei vini dolci più grandi d’Italia per chiudere la degustazione in bellezza e armonia.

Prima giornata di Degustibooks: raduno dei blogger fiorentini e non solo

Giornata campale al Festival della Creatività per il sottoscritto. Arrivo alle 10:00 e mitica registrazione come “artista” (è la prima volta che mi capita in vita mia, wow!) poi ingresso in moto con cartellone “guest” sul cupolino in bella vista. Scarico vino (scopro che la mia BMW stiva fino a 9 bottiglie di vino, nel manuale di istruzioni non specificavano) e cerco la postazione AVANADE, (joint venture Microsoft + Accenture per comunicare nell’era tecnologica) per partecipare al concorso per un contratto e un iPod nano: per vincere occorre dimostrare un esempio di Technology inside. Si svolge come un colloquio di lavoro, approfondito e interessante. Speriamo bene…

Di corsa adesso al raduno dei blogger fiorentini, non numerosissimi ma che attirano un grande pubblico, segno che l’argomento interessa. Tra i presenti la grandissima Nelli, Fabien e le sue fotografie,  DrinkaDrink, Afrodita, Sabino, Ricette Segrete e altri che non ricordo (aiutatemi!). Argomenti discussi molto vari e interessanti come l’impatto del blog sulla comunicazione enogastronomica, le guide dei ristoranti e i giudizi del lettori, il case-study PaperoGiallo e altre curiosità da blogger. Momento dedicato a Facebook e per cosa può essere usato seriamente e altri servizi 2.0. Come già detto su KelaBlu, visto che il Romanelli, uno degli assaggiatori delle finali dei 3YYY del Gambero è presente, viene bombardato di domande sulle assegnazioni e la controtendenza della guida verde nei confronti di tutte le altre.

Giriamo un pò la Fortezza e di cose da vedere e fare al solito ce ne sono migliaia (qui un pò di tracce fotografiche) con installazioni video e computer che stimolano il pensiero e il raccoglimento. Ma il richiamo del padiglione Degustibooks è innegabile e quest’anno la scena viene rubata quasi tutta dalla geniale trovata della Borgogna e i suoi profumi con una serie di barriques sormontate da bocce di vetro contenenti sostanze profumate raggruppate per famiglie (speziatura, floreale, agrumi, latticini, tostatura…) a dare un quadro completo degli aromi di Chardonnay e Pinot Nero. Attorno anche ovviamente ind egustazione una bella batteria di vini borgognoni, tra tutti sicuramente il Viellles Vignes Gevrey Chambertin. Da provare per tutti, istruttivo anche per sommelier un pò rodati. Momento di relax con la coppia di Gastronauts e la loro Microcucina, concept interessante e innovativo che vale la pena di provare, e infatti lo provo!

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=INZ-n_MvXJA[/youtube]

Pausa pranzo tra i vini francesi dunque e poi è già ora di andare nello spazio Siemens e gestire la degustazione “La Visione del Sangiovese” con 5 vini a base sangiovese dal 100% al 15% con apporto sempre maggiore di uve internazionali, Merlot e Cabernet. Tutto alla cieca e nei bicchieri neri per concentrarsi meglio su profumi e sensazioni. Risultati interessanti e pubblico davvero bravo (tra cui la collega Sonia cui devo la foto che vedete qui accanto)  e attento nel cogliere ogni minima deviazione dal solco del Sangiovese e delle sue espressioni. Mi pare che la degustazione sia venuta bene e che abbiamo tutti imparato qualcosa di più sul Sangio e il fatto che non è sempre così fondamentale ricorrere a tagli internazionali.

Volata dallo scrittore blogger Michele Marziani e il suo nuovo libro Lungo il Po (l’intervista la trovate su KelaBlu). Alle 18 Marco Stabile in pedana (e difatti lo stand è strapieno) ed è un piacere sentirlo enunciare la propria “poetica” con un grande attaccamento alla cucina tradizionale ma rivissuta con l’occhio del grande chef moderno. E i piatti, a base di elementi classici toscani come il coniglio o il fegatino di pollo, assumono tutt’altra direzione e, ovviamente, aspetto. Il lecca lecca di coniglio è azzeccatissimo per forma, colore e gusto e lo stesso il grissino con fegatini vinsanto e liquiriza, un pò estremo ma da provare, ovviamente con della buona birra artigianale che Marco spesso consiglia con alcuni suoi piatti, bravissimo davvero.

Si è fatta sera e si torna a casina, ma davvero tutto molto ben fatto, con ritmo e disposto in modo che si gusta ogni evento con la dovuta calma e a misura di persona. Speriamo di dormire che domani per Vino e Musica sono un pochino nervoso…