Non è facile sopportare Firenze d’Estate, e anche tutto il resto dell’anno specie quando mancano proposte giovani e intelligenti di bere il vino. Oltre a le Volpi e l’Uva, Fuoriporta e Santo Bevitore ecco finalmente un altro locale pensato voluto e organizzato per l’amante del vino e non per il turista. Poi ovvio che siccome è proprio davanti, ma proprio davanti, ad uno dei palazzi più famosi del mondo, è ovvio che non ci incontrerete solo fiorentini… (altro…)
Icchè mi succede
Dolcetto di Ovada Casa Wallace DOC 2007
Colore perfetto ma non scurissimo, quasi spiazznte, sincero per un vino davvero “biodinamico”croccante e vivace , mela rossa, ciliegia, spezie leggere, in bocca punge e diverte, tannino leggero leggero ma persiste la frutta quanto basta, alcol a bada, finale di bosco con una nota cruda che emerge nel retrobocca che rinnova l’interesse.
Segue video con la degustazione completa… (altro…)
Nasce l’Enomototurismo: “il vino su due ruote” su Business People
Apparentemente non potrebbero esserci due passioni più inconciliabili come il bere del buon vino e guidare una moto ma se vi capitasse (come a me…) di averle entrambe c’è una nuova via ovvero l’enomototurismo ovvero conciliare i classici tour in moto odiatissimi da mogli/compagne/fidanze con la voglia di scoprire nuovi terroir.
E come si fa con il bauletto e le casse da sei? (altro…)
Biodinamica Cerreto Guidi: Valzania, Bertuccioli e Scalabrelli tra realtà, miti e prospettive del vino biodinamico
Ieri grande affluenza di pubblico, ben oltre le aspettative per questo primo convegno sulla Vitivinicoltura Biodinamica con interventi molto vari ma incentrati sui vari aspetti del vino biodinamico. Dall’evoluzione dell’agricoltura, al ruolo sociale ed economico di questa fino alle dinamiche di marketing e di customer satisfaction, il convengo ha visto abbracciare un pò tutti punti critici delle questioni.
Qui di seguito trovate alcuni sunti dei primi tre interventi, disponibili presto tra gli atti del convegno.
La birra nei grandi ristoranti: perchè il bicchiere TeKu?
Breve video con due considerazioni sul bicchiere TeKu e cosa ci fanno le birre in un grande ristorante italiano oggi.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=WowtEtAixiQ&feature=channel[/youtube]
Birra Conte di Campiglia Etrusca 4,5% (con luppolo di montagna toscana)
Conte di Campiglia si richiama ad una delle civiltà brassicole più antiche del mondo con questa birra chiara, fresca, semplice, dissetante ottenuta da luppolo di montagna e soprattutto usando la Fonte della Compagnia alla quale si sono abbeverati tutti gli eserciti di passaggio nella penisola Italica, da Annibale in poi. E che sabato 11 e domenica 12 vedrà la festa d’inaugurazione del nuovo birrificio.
Ma intanto com’era questa pils? (altro…)
Intanto BarCamp a Palazzo Vecchio, Renzi mette le cose in chiaro, almeno alcune!
Le prime mosse di Matteo Renzi non ci hanno esaltato (qui da Burde) ma il giudizio è sospeso almeno per i primi 100 giorni visto che di Matteo (almeno io ) mi fido. Tra le cose positive figata incredibile questo sabato con il primo BarCamp Palazzo Vecchio, ovvero un modo di far capire che la musica è cambiata, speriamo per sempre. L’idea di star seduto in Palazzo Vecchio con il proprio netbook a discutere di nuovi futuri e mondo 2.0 è troppo bella e addirittura impensabile solo 6 mesi fa. (altro…)
Rosatello Ruffino giovedì sera al Piazzale: il diavolo non è così rosa come lo si dipinge?
Va di moda parlar male delle grandi multinazionali del vino però i rosati sono il vino del momento, almeno in Italia dove adesso abbiamo tutti deciso che deve andare di moda. Moda o non moda, e soprattutto per verificare se il “guerriero” Andrea Pagliantini, notoriamente l’ultima persona che potesse parlarne bene, ha ragione o no nella sua recensione del Rosatello, domani sera tutti al Piazzale Michelangelo al Flo… (altro…)
Lo Stil Novo della Cucina Fiorentina: ci siamo?
Mi perdoneranno l’ardire Giuseppe, AndreaT e AndreaB ma il nome della loro nuova piccola creatura invita a molti spunti e riflessioni, quando si parla di schiume, catering e cucina creativa, visti soprattutto i tempi che corrono.
A cena al Castello di Montemasso, ho potuto finalmente assaggiare qualcuna delle loro creazioni. E quando si mettono insieme un cioccolatiere campione del mondo, un giovane chef maestro di cucina per una scuola famosissima a Firenze e un giornalista sportivo prestato all’enogastronomia e pure blogger, la curiosità è tanta. E diciamo subito he non smentiscono niente… (altro…)
Champagne Aubry Premier Cru Brut Classique
Il prodotto base di Aubry è uno dei classici tra i migliori rapporti qualità prezzo in Champagne. E’ un vino non banale con un deciso intervento del Pinot Meunier (60%) che li dona una “mangiabilità” invidiabile e una capacità di accattivarsi qualsiasi palato. Però è anche un perlage nobile e profondissimo e una persistenza gustativa che non pare proprio da premier cru. (altro…)