Da uno “scherzo” del Feoga (fondo europeo per l’agricoltura) e dall’alluvione del 1966 ecco un Merlot di Toscana nel punto dove più il terroir lo stravolge. Bel colore acceso e pieno, naso cangiante di mora e mirtillo, pepe e spezie, sanguigno carnoso e minerale come tutti i vini di Calcinaia ancora prima di essere merlot. (altro…)
Icchè mi succede
Il vino del 1969, il comunista e il conte: Riserva Villa Calcinaia Chianti Classico DOCG
40 anni di vita in bottiglia, tanti anni dall’ultimo scudetto della Fiorentina e più storie da raccontare, direttamente da Niccolò Capponi, dal fattore con le marmellate d’uva e le percentuali di uva bianca. Da una città in festa, un vino che ancora regala emozioni particolari con note floreali di viola passita e ciliegia cotta per poi andare sulla torrefazione caffè, corteccia, sottobosco e tabacco, ebanisteria nobile. (altro…)
La storia del vino è nelle anfore (e nel video)
Se non c’era Sabino questa me la perdevo e credo che molti se la siano persa per via del colpevole silenzio e mancanza di comunicazione di questo “SYMPOSION,” (qui su Archeoblog un pò di notizie). E anche domenica scorsa ultimo giorno i custodi alle 13 negavano che la mostra fosse aperta. Dopo aver fatto notare che sul manifesto c’era scritto “fino a Domenica 10 Gennaio” con molta riluttanza ci hanno fatto entrare… E sarebbe stato un peccato enorme perdersi questa occasione di ripercorrere 5000 anni di storia enologica d’europa e di usi e costumi simposiarchi. (altro…)
Mangiare Bere Vestire John Malkovich
Ho già ripetuto spesso che se non mi occupassi di vino mi darei alla moda. Tessuti come tannini, profumi fragranze consistenze colori e immagini, i parallelismi di sprecano e la moda ha il vantaggio che i soggetti da fotografare sono più interessanti. Gran folla ieri per John Malkovich e la sua collezione (qui nelle foto alcuni ritratti alcuni capi e alcuni momenti) presentata a Prato al Museo Pecci, ovviamente insieme a Riccardo Rami lo stilista compagno di questa avventura e gli ideatori e ispiratori Simone Ramilli e Pierpaolo Moroni. E in mezzo a questo, a questo stile di vita technobohemian, abbiamo cercato di capire qualcosa di più sul progetto e ovviamente su cosa ne pensi Malkovich degli italici vini. (altro…)
Perchè siamo tutti un pò Technobohemian, chiedetelo alla Psicobiotica e a John Malkovich
Ha già destato molto interesse la presenza ieri a Firenze di John Malkovich in apertura di Pitti Uomo e in procinto di presentare uno spazio a Prato dove troverà casa la sua collezione di moda (qui qualche foto delle proposte). Nel progetto ci sono anche Pierpaolo Moroni chef , il designer pratese Riccardo Rami e l’imprenditore Enrico Giardi.
Ma la collezione di Malkovich non nasce solo da criteri estetici ma anche letterari ispirandosi al concetto appunto di Technbohemian, un antieroe moderno inventato da Simone Ramilli, studioso di medicine naturali e scrittore, in procinto di pubblicare un reality book sulle vicissitudini appunto del Technobohemian Vinicio. E inevitabilmente, la storia si intrecccia con la realtà con capitoli di libro che vengono scritti proprio mentre accadono eventi nella vita di Malkovich, compresi i viaggi in Italia e negli States dei prossimi mesi. Sembra davvero un film, non trovate? (altro…)
Il Pane da Burde: che fine fa il nostro pane avanzato?
L’articolo del Corriere della Sera sul pane buttato via a Milano a fine giornata ha prodotto una grandissima scia di discussioni (segnalo i due post su Dissapore, qui e qui) e anche, almeno da parte nostra, molto stupore. Come sapete Burde vende il pane da sempre, diciamo dal 1901 all’incirca anche se non lo abbiamo mai cucinato noi ma ce lo siamo sempre procurato da fornai che lavorano pane toscano cotto a legna tradizionale. (altro…)
Sangiovese l’insostituibile, su Business People di questo mese
Quando mi hanno chiesto “un” articolo sul Sangiovese ho pensato ad uno scherzo poi mi sono lasciato un pò andare e ovviamente la redazione si è ritrovata con 14mila caratteri invece dei 7000 richiesti…Tagliando qua e là ne è venuto comunque fuori un pezzo almeno interessante spero, sia per neofiti che per cultori del Sangiovese. Si parla di storia, origine, caratteristiche e mi lancio pure in individuare qualche etichetta simbolo che valga la pena scoprire o ri-scoprire. (altro…)
Carte e cartine
Con il solito colpevole understatement, Alessandro Masnaghetti mette in commercio altre indispensabili e utilissime cartine vignografiche italiane. Stavolta tocca a Castellina in Chianti, Barberino Val d’Elsa e Poggibonsi, a completare la mappatura del Chianti Classico già intrapresa da tempo e che abbiamo insieme sperimentato e trovato fondamentale per parlare di terroir nella degustazione a Radda tempo fa.
E se un giorno si parlerà di mappatura dei cru e zonazione seria del Chianti come tutti speriamo, è proprio da questo lavoro che partiremo tutti. (altro…)
I fiori al posto del vino: Chagall e il Mediterraneo
Il problema delle foto e delle illustrazioni d’arte è che non rendono mai “the real thing” ovviamente e un pò me ne dispiace perchè mostrarvi questo Bella con un libro e un vaso di fiori o Bella a Mourillon dalla mostra di Chagall a Pisa non fa capire la sensazione visiva che il quadro dà con i fiori esaltati e quasi fuori dalla tela con i loro profumi e la testa dell’amata sfumata sullo sfondo. Per tacere dell’emozione che sanno regalare le campiture di colore, blu, giallo, rosso che caratterizzano il Mediterraneo di Chagall. (altro…)
Per un 2010 “aumentato”, profumato di serenità e di vita finalmente nuova
Il mondo del vino va verso lunghezza, eleganza, leggerenza e profondità, cercando di riscoprire il senso del terroir e dell’appartenenza. Dopo un 2009 così egoista, meschino e approfittatore, capace di tirar fuori il peggio dalle persone, tutto ciò che chiediamo al 2010 è di non farci assistere ad un altro anno di ballerine in equlibrio instabile ma qualcosa di finalmente davvero nuovo e capace di aiutarci in questi tempi futuri. (altro…)