Quaracchi Brozzi Peretola e Campi

La fermata del Borgo Burde / A new bus stop

atafA Firenze parlare male dell’ATAF (ovvero l’azienda che gestisce il trasporto pubblico bus) è una moda consolidata e ogni giorno in effetti non mancano motivi per farlo…però dal punto di vista della gestione dell’immagine ha pochi rivali in Italia con iniziative veramente ben fatte e di impatto.
A partire dai bus “tematici” sul cibo come Gustibus fino al bus sui luoghi di Pinocchio (al quale ha collaborato mio zio Fabrizio Gori come consulente sui luoghi collodiani) le buone idee non mancano.
E anche l’idea di sponsorizzare (loro dicono “adottare” ) le fermate per pagare la manutenzione delle stesse è stata una bella trovata. In pratica si paga un tot per avere il tuo nome e il tuo simbolo sulla palina della fermata ottenendo promozione diretta in quanto quando uno ci passa davanti legge il tuo e, particolare più importante, il nome dello sponsor compare in tutti gli orari ufficiali! Clicca qui per vedere ad esempio come appare la fermata di Burde. Ecco infine qui di fiancofermata come appare la nostra palina, messa baldanzosamente di fronte alla Conad Superstore che ha avuto l’ardire di costruire davanti a Burde!
(messaggio di servizio per Francesco, il simpatico direttore della conad nostro cliente: sto scherzando!!!).

Here in Florence it’s always easy not speaking about the weather but discuss about how terrible is our bus system but our ATAF has a good marketing office that works and produces every month some interesting issues. This time they thought about “selling” some of the bus stop to sponsors that can put their logo and names on the bus stop itself. This means that you can cathc a bus and say “Stop by the Burde stop” instead of waiting for the “Quaracchi 2 “stop. And this means that also on the timetable is written “Burde” and not some other local and not immediately recognizable place.
Burde has became sponsors of two bus stop in via Pistoiese and they are “Borgo Burde 1” and “borgo Burde 2” at the opposite sites of the via pistoiese near the restaurant.
So if you are in florence dowtown, just catch the bus 35 and say “stop me by borgo burde”! Easy, isn’t it?

Tutti sotto il Torrione di Brozzi! 15 settembre

stemma brozzi

No, non sto parlando del grande Sangiovese della Fattoria di Petrolo, ma bensì di una iniziativa del Quartiere 5 di Firenze (ovvero il quartiere che è mezza città, la parte più “nuova” e popolata) che riporta l’attenzione della comunità sull’utilizzo del bellissimo Torrione del XIII secolo, Palazzo Orsini Baroni, già Strozzi, in via di Brozzi 353. Un edificio storico che per ora ospita un deposito di materiale del Provveditorato alle Opere Pubbliche ma che viene richiesto da molte associazioni (in primis il Gruppo 334 che già gestisce la libreria “IL Torrione” e il teatro rionale) per farlo diventare il centro di iniziative culturali. é stato Valdo Spini con una interrogazione al Parlamento il 9 Gennaio 2001 a far partire una serie di iniziative che portino alla rivalutazione e riscoperta di tante radici storiche del nostro quartiere. Stavolta, sabato 15 settembre prossimo, sarà la volta di “Un salto nel Medioevo all’ombra del Torrione, “un viaggio nel tempo per rivivere l’atmosfera di allora al suono di tamburi, tra gli sbandieratori del calcio storico fiorentino, le maglie i giullari, figuranti in costume e tanti giochi. La festa si aprirà alle 17:30 con gli sbandieratori mentre la parte che interessa a noi (e voi!) sarà alle ore 19:00 con l’apertura degli stand gastronomici con schiacciata all’olio, formaggio pecorino toscano DOP con miele e un punto di cottura con polli arrosto (da un allevamento brozzese a terra) e maialino in porchetta e un pasticcio medioevale di carne con spezie particolari. Poi frittatine alle erbe e cipolle. Inoltre un dolce dal mitico Becagli inventato per l’occasione, la “Tortina del Torrione”.
Per il vino speziato altro tuffo nel medioevo con spezie come cardamomo e cannella, su un vino base sfuso dal vinaino di Brozzi.

La cena dello Imperatore

Utilizzo il blog per segnalarvi alcune iniziative che Burde ha realizzato nel corso degli anni. Iniziamo con una rievocazione storica per Peretola molto importante, un imperatore nel nostro paesino!
imperatoreIl 2 Giugno 2004, la trattoria Da Burde in collaborazione con l’assessorato alle Tradizioni Popolari Fiorentine del Comune di Firenze e il Circolo Ricreativo “B. Cecchi” di Petriolo ha allestito nell’antico refettorio delle Suore dell’Assunzione di Petriolo la rievocazione storica della cena che l’imperatore Giovanni VIII Paleologo fece in occasione della permanenza a Firenze per il Concilio Ecumenico del 1439.
sbandieratoriLa cucina della trattoria ha riproposto il menù della cena dell’imperatore basandosi su una ricerca svolta da Marco Conti e il prof. Marco di Branco su fonti dell’epoca.
La cena prevedeva:
– insalata di erba porcellana,
– civiero di farro e manzo,
– piccioni fritti nel lardo,
– uova speziate cotte al mattone,
– arista in salsa camellina,
– biscotti di pane al vino e spezie.

Alcune di queste ricette sono poi entrate a far parte del menù di Burde.
Ecco come Marco Conti, storico fiorentino di Peretola ci racconta l’evento:
Roma caput mundi, Peretola secundi

Dai vecchi del paese questo detto veniva pronunciato con tono grave ed assentendo con la testa ma nessuno sapeva spiegarne il significato. La comparsa dell’imperatore d’Oriente a Peretola, con tutto il misterioso fascino che il personaggio emanava nell’antica mentalità popolare, fu senz’altro un evento che all’epoca onorò il paese e tali fatti lasciavano sempre traccia nella memoria locale. Considerando come nel Rinascimento fosse assai attenuato il mito degli imperatori romani non è da escludere che il curioso detto abbia origine proprio da questo avvenimento.
L’imperatore di Costantinopoli Giovanni VIII, il Paleologo, il 27 luglio 1439 comparve con il suo seguito sulla piazza di Peretola ed il caso volle venisse ospitato da Giovanni de’ Pilli nel suo palazzo di Petriolo.
A tal proposito, nel borgo di Petriolo, qualche secolo dopo, arrivò un altro grande dignitario orientale quale il principe indiano Rajaram Chuttraputti Maharajah di Kholapur, dell’evento resta il bellissimo monumento ed il toponimo l’Indiano. Ma torniamo all’imperatore di Costantinopoli come lo troviamo nelle memoria di Giovanni de’ Pilli.
“A di 27 di luglio MCCCCXXXVIIII, trovandomi io Giovanni di Jacopo di Latino de’ Pigli in su lora terza, o poco prima, sulla piazza di Peretola, vidi venire, dalla via di Prato, messer Agnolo di Jachopo Acciaiuoli chon alcuanti famigli, et dicto sonando alla porta della chiesa di Peretola, et fece pichiare alchune volte. Et veggendo io non gl’essere aperto, andai allui, et domandolo quello andassi faciendo, et quello voleva dal priore, sella mia domanda era honesta. Rispuosemi: io vengho da Pistola et da Prato in chompagnia dello imperadore di Chostantinopoli”.
II prete rifiutò l’ospitalità chiesta dall’Acciaiuoli, a tal punto Giovanni de’ Pilli propose il suo palazzo a Petriolo che venne di buon grado accettato.
“et diritto a chasa nostra lo chondusse, nella quale venne chon quaranta in cinquanta chavagli molto bene a punto et chon molti suoi baroni, signori e gentili huomini; er perche lui era perduto nelle gambe entro insino nella nostra sala a chavallo (…) e quivi dormi uno sonno per insino che quegli suoi providono al suo mangiare (…) Et nota, chella prima vivanda mangio una insalata di porcellana et di prezemoli chon molte cipolle, et lui stesso volle nettare.
Dipoi ebono pollastri e pipioni lessi, e dipoi pollastri e pipioni squartati e fritti nella padella con lardo (…) ellultima sua vivanda fu certe huova gettate in sui mattoni chaldi, dove serano cotte laltre cose; e messogliele in una scodella chon molte spezie (…) In sulla sera, a ore XXIII, e per ventura più tardi, messere Agnolo mando per me, chero nellorto chon quelli suoi gentili huomini, et feciemi inginocchiare ai piedi del detto imperadore (…) e menatogli il chavallo in sala, e serrato luscio, monto a chavallo, e tennono alla via di Firenze lungho larno. Et noi dipoi, a chommemorazione delle suddette chose, faciemo dipignere larme sua di sopra luscio della nostra sala, chome anchora si vede.”
sbandieratori Ecco invece come l’assessore Eugenio Giani al Turismo di Firenze commenta l’evento:
“La cena dell’Imperatore vuole rievocare l’episodio storico che evidenzia la rilevanza che Peretola ha avuto quale centro autonomo da Firenze nel contesto di una vasta area che da Prato al centro storico di Firenze evidenziava comunità con una propria storia e identità.
Peretola è cresciuta nel tempo come borgo e quindi come paese per l’importanza fondamentale delle vie di comunicazione, le attuali strade ‘Pratese’ e ‘Pistoiese’, fondamentali riferimenti per l’attraversamento trasversale dalla Toscana da Firenze al mare, ma anche snodi per l’attraversamento degli Appennini nei vari punti che ogni epoca storica ha singolarmente privilegiato, dal passo delle Radici, alle montagne Pistoiesi.
Peretola costituiva centro di alloggio per viandanti che lambivano Firenze senza dover entrare nelle antiche mura che peraltro venivano chiuse all’imbrunire.
Fu motivo di grande orgoglio e rilevanza storica per Castruccio Castracani, ci raccontano le Cronache di Giovanni Villani, arrivare ad occupare Peretola per organizzare il definitivo assalto a Firenze nei primi anni del secolo XTV, salvo poi essere impossibilitato dal sopraggiungere della morte con malattia febbrile che lo portò a soccombere in appena tre giorni.
La vitalità e senso di autonomia della parte ad Ovest di Firenze del resto è ben presente agli storici che sanno come fino al 1930 Brozzi e Peretola siano stati Comune autonomo dotati di proprio Municipio, organi partecipativi, capacità di indirizzo e decisione sullo sviluppo locale.
Non vi è quindi certo da meravigliarsi se nel Borgo che ha dato origine al ceppo dei Vespucci, così caro al celebre Amerigo, l’Imperatore Giovanni VIII Paleologo abbia deciso di fermarsi una calda sera di luglio del 1439 quando, per volontà di Cosimo il Vecchio, Firenze era al centro del più grande evento internazionale per la Cristianità: il Concilio con il quale il Papa Eugenio IV intendeva proporsi il delicato e grandioso obiettivo della riunificazione fra la chiesa Cattolica d’Occidente e quella Ortodossa d’Oriente.
Giovanni VIII Paleologo veniva da Prato e probabilmente intendeva essere ospitato nella chiesa, ma l’ospitalità del nobile Giovanni dei Pilli gli consentì di trascorrere serenamente la notte nel palazzo di famiglia della nobile dinastia ‘de Pigli’. Si tratta di un episodio che sarà ricordato in una lapide posta sul palazzo a cura del Circolo Bruno Cecchi, meritoria istituzione di Peretola.
Occorre trarre spunto da questo episodio per capire come la storia di Peretola e Brozzi debba essere attentamente riscoperta e valorizzata trovando sempre più; occasioni di ricordo dell’identità dell’antico centro oggi integrato nel più complessivo sviluppo di Firenze.
Grazie a Marco Conti e al Prof. Marco di Branco per la passione e competenza del loro lavoro di ricerca, a Renzo Funosi per l’insostituibile ruolo di organizzazione e promozione delle realtà sociali operanti a Peretola”.
Eugenio Giani, Assessore alle Tradizioni Popolari Fiorentine

qui potete scaricare il volantino dell’evento.

Ed ecco qui il set delle foto su Flickr

Ecco cosa dicevo a proposito di urbanistica…

Colgo l’occasione per sperimentare una nuova applicazione di WordPress installata sulla piattaforma blog Simplicissimus per farvi vedere in dettaglio cosa intendevo quando parlavo di urbanistica un pò schizofrenica del comune di firenze…Sotto il balloon vedete burde dal satellite e davanti la Conad. Notate l’enorme differenza tra le case e le viuzze sul lato destro della Via Pistoiese e ciò che è successo dall’altra parte della strada!??
Ecco Burde ed ecco i nuovi insediamenti!

Quaracchi centro storico minore nonchè centro commerciale naturale

cartelloDopo il post di qualche giorno fa sulla situazione di degrado della zona nord ovest della periferia fiorentina, ecco invece una notiza positiva e bella per un’iniziativa finanziati da fondi Europei Obiettivo 2, ovvero la riqualificazione dei borghi storici di Brozzi Quaracchi Peretola e Petriolo.cartello dett
A noi questo piccolo pezzo di Firenze è sempre piaciuto tantissimo, in particolare a me che ci sono cresciuto, e anche Burde ha già fatto la sua piccola parte tempo fa con l’inaugurazione del Borgo Burde e la ritinteggiatura di 4 edifici con i colori tipici del primo novecento (rosso verde giallo rosa) .
borgoburde
quindi ben vengano iniziative che ne sottolineano la particolarità e l’originalità.
Due giorni fa è appunto spuntato proprio all’angolo di burde un bel cartello giallo arancione nero che illustra la planimetria di Quaracchi e di Brozzi e ne illustra le particolarità urbanistiche ed economiche. Ecco cosa c’è scritto (con un bel pò di errori di ortografia!) : cartello

Comunque resta sempre uno iato enorme ciò che succede di qua dalla via Pistoiese (con il borgo, gli edifici storici, la vita di paese) e quello che succede di là a 20 metri, ovvero casermoni, parcheggi, grandi supermercati e urbanistica un pò a casaccio…qui sotto nella foto per esempio notate come alla sinistra ci siamo noi e a 20 mt davanti un superstore modernissimo di mattoncini rossi stile senese…e nella foto in alto se ci fate caso oltre il semaforo si nota un bellissimo e slanciato GRATTACIELO di 7 piani posto in fondo ad una serie di terratetti! Senza contare che dove ora c’è il superstore solo pochi anni fa c’era un bellissimo campo con zucchine, fagiolini, pomodori…
conadburde

Firenze e la sua periferia: ma è ancora Firenze?

brozziCi spiace tornare a parlare di Quaracchi Brozzi, Peretola e Petriolo per motivi non troppo felici…Questi quattro quartieri storici fiorentini inglobati in Firenze nel 1955 1929, facevano parte fino ad allora dello storico comune di Brozzi che raggruppava 4 piccoli paesi quasi autonomi molto modesti ma dotati già di attività economica propria che non dipendevano da Firenze per approvigionamento. Senza contare il fatto che Peretola ha dato i natali nientepopòdimeno che ad Amerigo Vespucci.
La politica urbanistica fiorentina un pò parecchio miope negli anni 60 e 70 ha relegato parte di questi quartieri a zone dormitorio e popolari senza procurare servizi e locali di supporto alla popolazione nè alcun punto di aggregazione se non appunto Burde e poche altre botteghe (che ormai resistono stoicamente solo nel centro commerciale naturale di Peretola).
Negli ultimi anni l’edilizia popolare e non ha avuto nuovo slancio ma soprattutto in queste zone si sono venuti ad accumulare emergenze abitative (leggi baracche) in zone dismesse che persone di nazionalita’ straniera, immigrati spesso irregolarmente presenti sul territorio italiano, eleggono a proprio domicilio ed abitazione capannoni ed edifici abbandonati. Tali realtà, ben conosciute dalle Forze dell’Ordine (tra le quali citiamo la Caserma dei Carabinieri di Peretola), sono fucine di micro-criminalità che rendono la vita di questi quartieri un tempo molto tranquille e socievoli molto difficile. I nostri amici dell’originale blog di condominio Via del Pesciolino, già presentati in questo blog, ci chiedono di dare voce alla petizione che intendono inviare al sindaco e alle autorità per chiedere un maggior presidio del territorio.
Da Burde si è sempre impegnato nella riscoperta e nella salvaguardia di questi quartieri con l’iniziativa del Tabernacolo del borgo e della rievocazione storica della Cena dello Imperatore e non ci tireremo di certo indietro adesso!
Ecco qui la petizione.

Internet è grande…Quaracchi un pò meno!

pesciolinoSempre più spesso internet aiuta a conoscere meglio chi sta vicino piuttosto che chi sta lontano! Per esempio oggi mandando una newsletter di Burde ricevo una mail da Lorenzo Fredducci che mi rivela avere anche lui un blog, guarda caso dedicato al condominio di via del Pesciolino, ovvero circa a 97 passi dal ristorante! E guarda caso via del pesciolino è anche dove abitavo con i miei fino a pochi anni fa…
Quindi sono ancora più felice che sul suo blog ho trovato addirittura unarticolo che parla di noi… e anche uno sul quartiere di cui facciamo parte, la mitica Quaracchi! Che dire, passa per un caffè!