Concorsi Sommelier

Charme Sommelier: i finalisti da Firenze e dalla Campania alla cena evento di Roma

Preso dal Trofeo Berlucchi e dal Sagrantino, mi sono scordato di rammentarvi che anche il nuovo e ambito premio di Charme Sommelier sta entrando nel vivo in attesa della finale del prossimo 21 settembre a Rolle presso il Relais Duca di Dolle di Bisol. Si sono svolte nei giorni scorsi le prove di semifinale con le cene spettacolo in tutta Italia e già circolano i primi nomi “fiorentini” dei finalisti usciti dalla prova di Roma: Camilla Cosi, Alessandro Oddo e Giuseppe Tedesco .

Sempre da Roma, tra gli altri 17 finalisti di tutta Italia, anche 3 baldi sommelier dalla “Campania che va” (@Monica). Ed è proprio tramite le parole di uno di loro, Angelo di Costanzo (che già conoscete dal suo tour nel Chianti tempo fa) che scopriamo cosa è successo nella combattutissima semifinale romana:

Roma, 4 Settembre 2008. La giornata in tarda mattinata già volgeva al meglio, due buone telefonate di sinceri in bocca al lupo, una notizia personale quantomeno rassicurante e la mail di Luciano Pignataro che mi comunicava di aver apprezzato un mio “pezzo” sul Vino pa’neve di Antonio Del Franco.

charme sommelier roma campania angeloNel primo pomeriggio partenza per Roma, come sempre al mio fianco la mia musa Lilly ed il Rome Cavalieri che ci attende; Vivaddio niente traffico sull’A1 sino al grande raccordo anulare superato il quale ci ritroviamo d’un colpo in zona Parioli, direzione Monte Mario. Un piccolo momento di enpasse direzionale (m’aggio perso, ndr) e arriviamo dritti sparati alla casa dell’Ais Roma. Lo scenario è d’incanto, devo dire la location scelta è proprio charmant e dopo un breve ma concitato schioccare di baci per i saluti ed alcuni convenevoli di servizio ci siamo ritrovati immediatamente catapultati in questa nuova avventura: benvenuti alle preselezioni di Roma di Charme Sommelier 2008!

La pattuglia campana è folta è ben assortita, due donne, tre uomini, a dirla tutta siamo la delegazione con il più alto numero di iscritti, e scusate se è poco: Magda Garufi, Elvira Coppola, Giannantonio Aiuolo, Pasquale Brillante ed Angelo Di Costanzo (che sarei io), siamo qui per contribuire a quel fenomeno di Campania che va (mai slogan fu più appropriato, diamo a Monica quel che è di Monica) che negli ultimi tempi ci piace un sacco portare in giro e per dire la nostra anche in questo contesto elegante ed altamente professionale con tutta la nostra storia e le nostre capacità accompagnate da una grande voglia di confronto.

Dopo un lungo, lunghissimo, interminabile briefing finalmente si inizia, ad ognuno il suo tavolo mediamente con otto commensali da gestire nella maniera migliore possibile, dalla presentazione della carta dei vini, alla scelta dei vini stessi, dai consigli sull’abbinamento alle notizie sui piatti ed i prodotti seriviti che di volta in volta si susseguiranno per tutta la serata. Il mio tavolo è composto da sette commensali tra i quali Alessandro Scorsone, fresco vincitore dell’Oscar del Vino 2008 come Miglior Sommelier nel suo Ristorante e nondimeno Maestro Cerimoniere della Residenza del Consiglio dei Ministri (…i che mazzo!) e senza nascondervi una momentanea “perdita” di sensibilità linguistica (mi è letteralmente mancato il fiato!) ho maturato velocemente l’idea che non c’è più grande gratificazione senza ardua fatica, pertanto gambe in spalla, la migliore interpretazione possibile e…pedalare!

La serata è scorsa abbastanza velocemente nonostante nell’intervallo tra una portata e l’altra si necessitava di tempo per “interrogare” i sommelier concorrenti, il menù di quattro portate ci aveva presagito 4-5 vini in abbinamento che in verità mi ero anche già ampiamente preparato a consigliare, ma come nelle peggiori delle ipotesi il “nostro” buon Maestro ed uno degli altri commensali (a dire il vero, anche più esigente di Scorsone!) mi invitavano continuamente a consigliare nuovi vini da accostare alle pietanze, cosicchè dei 24 vini presenti in carta credo di averne serviti almeno una ventina, con grande piacere paersonale e del ciabattino che rifarà le suole delle mie scarpe.

Tutto è bene quel che finisce bene, personalmente ho dato il meglio che potessi offrire ai miei avventori, come del resto sono certo abbiano fatto tutti gli altri Sommeliers intervenuti, se ci sono appunti da sottolineare, beh forse c’era un pò troppa gente e la cucina (no, non ha cucinato Heinz Beck!) non è stata certamente all’altezza, alcuni piatti sono risultati poco espressivi della tradizione che avrebbero dovuto rappresentare e ciò non ci ha aiutato molto nella riuscita degli abbinamenti proposti. Salire sul palco tra i vincitori di questa preselezione di Roma e ritirare la spilla d’argento e diamanti di Charme Sommelier 2008 è stato un grande onore e piacere personale che voglio condividere con tutte le persone che credono in me, Lilly in primis, e con tutti i colleghi Sommeliers con i quali ho condiviso questa bellissima esperienza, Magda, Giannantonio, Elvira e Pasquale.

La Campania che và ha conquistato anche Roma!

Avvisi appuntamenti sommelier e aspiranti tali…corsi e concorsi intorno al Vino d’Autunno

Calendario fittissimo da ora almeno fino a fine Ottobre per sommelier (concorsi a raffica) e soprattutto corsi in partenza da non perdere per concludere gli studi per quanti hanno terminato il primo e il secondo livello AIS. Innanzitutto vi ricordo che date, corsi, degustazioni, appuntamenti ed eventi in Toscana li trovate tutti sul nostro efficientissimo sito regionale (lanciato verso le 15mila visite uniche mensili) . Per essere sicuri di ricevere ogni aggiornamento e notizia vi basta iscrivervi al feed RSS che abbiamo predisposto già da alcuni mesi, questo: http://www.aistoscana.it/feed.php

In particolare occhio che partono tra pochissimo il Terzo livello a Prato (22 settembre) e il Terzo Livello a Siena (30 settembre), corsi sempre diffficili da organizzare ma che vi consentono di completare gli studi ed accedere al tanto temuto esame di fine corso. Per chi è metà del cammino sarà utile sapere che a Firenze partirà prestissimo (22 settembre) il Secondo Livello, e il 29 Ottobre in Versilia, mentre per chi inizia (e siete sempre numerosissimi, complimenti!) potete scegliere tra Livorno ( 30 settembre) o aspettare gennaio per il Primo Livello ad Arezzo (21 gennaio) e a Firenze.

Degustazioni imperdibili (aperte anche ai NON-soci)  il “bibenda day toscano” di Enogenio, a cura di Roberto Bellini sabato 4 Ottobre a Montecatini con 18 etichette incredibili (vedi elenco qui) e il classico appuntamento di Spumantia il domenica 12 Ottobre.

Versante concorsi, parte il 15 settembre (con i quarti di finale a Roma, Milano e Napoli) la caccia al successore di Nicoletta per il Miglior Sommelier d’Italia ma subito dopo ricordatevi che c’è il Master del Sagrantino con una formula molto particolare che lo scorso anno mise in discussione gerarchie consolidate. Per iscrivervi avete tempo fino al 12 settembre (trovate tutto qui).

p.s. sono indietrissimo con la preparazione ma è più forte di me per cui sarò sia il 15 a Roma che il 18 a Montefalco…se proprio non ne avete voglia, ecco, potete anche non venire, non mi offendo! 😉

Sabato 6 e Domenica 7 Settembre campionato di Vino Slow Food a Fiesole con Grappa ANAG, e Peposo all’Impruneta

slow food fiesoleCon colpevole ritardo vi segnalo la bella iniziativa annuale di SlowFood a Fiesole con il Campionato di Vino a squadre. All’interno della Manifestazione nel programma anche degustazione tematiche, incontri con enologi sempre interessanti come Lorenzo Landi e visto che siamo in sciempions lig anche una presentazione del Violone 2005 e degli altri prodotti della Fattoria l’Entrata di proprietà di Della Valle.

Segnalo anche la presenza di uno stand Anag con assaggi guidati di Grappa dal Piemonte, Friuli, Toscana e Trentino, curate come sempre da Paola Soldi.

Sempre domenica Peposo Day, grande festa all’Impruneta per uno dei piatti più amati anche Da Burde, ovvero il Peposo alla fornacina la cui storia è fortemente legata alla manifattura del cotto e pare anche alla costruzione della Cupola del Brunnelleschi.  E sul quale non si smette mai di discutere se ci voglia il pomodoro, le carote, il sedano oppure solo vino e pepe…

Come Eravamo: l’esordio al Miglior Sommelier Toscana 2006 e l’ultimo saluto a Carlo Pratovecchi

Estate tempo di deframmentazioni del disco rigido e pulizia dell’immane quantità di cianfrusaglie accumulate nei mesi scorsi… Cercando di liberare spazio trasferisco gli oltre 2 GB di backup del mio glorioso Nokia 7610 e mi imbatto in due inediti da paura ovvero la mia esibizione al Concorso Miglior Sommeler della Toscana 2006, tenutosi il 27-28 Marzo 2006 in quel di Pietrasanta, in concomitanza con il Premio Versilia. Partecipai veramente con pochissime speranze in cerca di un pò di esperienza ma si rivelò un trampolino di lancio incredibile con ricadute oltre ogni mia immaginazione. Qualche mese prima mi era capitato di arrivare in semifinale agli Italiani a Cagliari ma ero veramente lontano dai primi (vinse Perazzo su Gargiulo e Bacilieri quella volta); se non altro mi resi conto che cosa voleva dire gareggiare e in 5 mesi di studio notturno con il piccolo Malwin in collo (non ha mai dormito fino ai due anni il signorino…) mi presento a Pietrasanta davvero con l’animo di chi non ha nulla da perdere e nessuna speranza di guadagnare alcunchè. Però poi ti capita che azzecchi diverse domande, i vini alla cieca li riconosci e finisci sul palco. (altro…)

Angelo di Costanzo : per il futuro del bere bene al Sud venerdì 27 tutti a Pozzuoli!

Non voglio accodarmi alla fila un pò melensa degli aiuti al nostro meridione ma mi preme semplicemente fare pubblicamente i complimenti ad Angelo Di Costanzo, un ragazzo di Pozzuoli che finalmente è riuscito a conquistare uno dei trofei cui teneva di più, ovvero il Concorso per il Miglior Sommelier della Campania (non ero presente ma trovate qui una sua bella cronaca della finale e qui uno slideshow da Ais Napoli). Tutti si ricorderanno di lui perchè è stato il più felice lo scorso anno e il più fragoroso ad applaudire il trionfo di Nicoletta Gargiulo al Miglior Sommelier d’Italia a Trieste e diviene oggi uno dei candidati al Trofeo Berlucchi che si terrà in Sicilia ad Ottobre. Angelo merita davvero ogni bene che è un ragazzo serio, preparato, umile e dedito alla sua enoteca L’Arcante con tutto il cuore, un posto che ha deciso di aprire proprio nella storica terra dei Campi Flegrei dopo una lunga carriera internazionale per qualificare sempre di più questo lembo di italia vinicola.

E visto che siete ancora in tempo, andate subito a trovarlo venerdì prossimo visto che ci invita tutti a Pozzuoli (qui trovate la mappa):

“Venerdì 27 Giugno dalle ore 20,00
Lilly ed Angelo Di Costanzo Vi invitano a festeggiare presso l’Arcante Enoteca & Sala Degustazione alle ore 20,00. Salteranno alcuni tappi di spumante ed saranno immancabili gli stuzzzichini “della suocera” per raccontare e condividere questa esperienza bellissima con chi in questi anni ci ha sempre sostenuto ed incoraggiato con la loro stima ed affetto.”

Concorso Charme Sommelier AIS e Bisol : istruzioni per l’uso!

Forse avete ricevuto comunicazioni dal vostro delegato circa il concorso Charme Sommelier, organizzato da AIS in collaborazione con Bisol (full disclosure: il prosecco “ufficiale” di Burde, ) e l’associazione di Grandi Vini Group. (Trovate qui un video della prima edizione per farvi una idea).

Ne avevo sentito parlare già al Vinitaly ma appunto solo ieri mi è arrivata la scheda di iscrizione e la mail con l’avviso del concorso. Dato che dalla lettura degli allegati (clicca qui per il pdf della manifestazione) mi erano rimasti dei dubbi circa la diversità del concorso con il Trofeo Berlucchi Miglior Sommelier d’Italia, ho scritto a Silvia Minoccheri, già “wine educator” alla Zonin, collega sommelier e “compagna di banco” alla Bocconi al Master di Marketing del Vino, alcune info in più: soprattutto la mia curiosità riguardava il tipo di prove che sono previste alle selezioni regionali e alle finali.

Ecco quanto mi ha risposto a tempo di record (altro che 2.0…):

Ciao Andrea, allora le prove sono molto semplici, durante una cena di gala i Sommelier partecipanti faranno servizio ai tavoli dovendosi prendere cura di un tavolo in particolare dove i commensali saranno anche giudici.
Durante il servizio ci saranno richieste dai commensali: come l’apertura di una bottiglia di Spumante Itliano, richieste di degustazione, domande di abbinamento cibo vino, il Sommelier sarà quindi spesso e volentieri iterrotto nella sua attività da questi commensali che gli daranno di che fare.
Nel corso della serata e quindi del servizio ogni commensale avrà una scheda di giudizio che seguirà i parametri riportati nella presentazione, darà un voto al servizio, alla competenza, uno al dress code, ed uno al linguaggio non verbale ( che è poi la sintesi di Charme Sommelier) ovvero l’insieme delle caratteristiche particolari di un Soomelier che rendono ancora più gradevole un convivio.
Il Sommelier non dovrà fare altro che quello che fa sempre : Servizio nel migliore dei modi, poi è ovvio che c’è chi meglio si cala nella parte e rende gradevole anche il peggior vino! Il Consorzio Grandi Vini e la Famiglia Bisol nonchè l’AIS ha più volte riscontrato che ci sono situazioni in cui il servizio di alcuni Sommelier fa da collante tra la realta del vino che si propone ed il consumatore. Questo per Consorzio Grandi Vini e per Bisol è Charme Sommelier, vorremmo poter portare un esempio di questo genere attravero le fiere del Vinitaly di Prowine e di Bordeaux affiancandolo a nomi di eccellenza come quelli che puoi vedere nel Consorzio Grandi Vini.
Si può sintetizzare quindi dicendo che a livello di selezione è sicuramente più leggero e diverso rispetto ad un concorso per miglior Sommelier, cerchiamo un “Biglietto da Vinsita” che rappresenti l’AIS ed il buon far cultura del vino da portare attraverso i mercati.

Le selezioni si svolgeranno il 15 Settembre (quindi sarete tutti abbronzati e charmant di sicuro) a Milano, Roma e Palermo a seconda della vostra regione di appartenenza. Iscrizioni entro la fine di Agosto.

Prevista una notevole copertura mediatica con Radio, TV e Sky a seguire l’evento quindi io ci farei un pensierino, almeno le selezioni regionali sono davvero alla portata di qualsiasi sommelier abbia un minimo di dimestichezza con il pubblico e ci sappia fare nel rapporto con il cliente.

Quindi l’unica scusa che avete per non partecipare è che state studiando per il Berlucchi 2008 ma in teoria uno ce la farebbe a fare entrambi…visto che la finale del Miglior Sommelier d’Italia è in Sicilia a fine ottobre!

Campioni del mondo a confronto: Decantazione Petrus 1982

Molto interessante questa prova con la domanda “Come mai questo vino costa 2500 euro, non sono troppi?” che spesso molti si fanno e ricevono solo risposte evasive. E invece i nostri hanno risposto a tono e piuttosto brillantemente considerando il nervosismo e la situazione. Un pò silenzioso Viusà e un pò impacciato Alberto mentre Aldo ha dato qui il meglio di sè in una prova affabile e convincente da bravo ed esperto sommelier. Dal pubblico ci si è domandati come mai nessuno di loro abbia avvinato i bicchieri, io invece mi chiedo come mai nessuno abbia ribadito che uno Chateau Petrus 1982 a 2500 euro era un regalo! Nel caso, ne prenoto due bottiglie…
Sempre interessante confrontare scuole nazionali diverse, da rilevare qualche difetto di posizionamento del gueridon (ma non si sa mai se si deve pensare al pubblico o ai commensali…) e sul modo di impugnare il decanter, quasi sempre per il collo. Qualcuno si è lamentato del fatto che non sono stati avvinati i bicchieri ma mi pare che la condizione di bicchieri perfettamente puliti e senza odori particolari sia una condizione di partenza dei concorsi, quindi l’eventuale avvinamento dei bicchieri non è fondamentale. Altro aspetto oggettivo commentato negativamente in sala è che 8 minuti per decantare un vino rosso e presentare un vino sono decisamente troppi soprattutto pensando ad un contesto reale.
Ecco qui le prove di Roger, Aldo e Manuel.

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Roger Viusà Decantazione vino Rosso

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Manuel Moreira Decantazione Petrus 1982
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Aldo Sohm Decantazione Petrus 1982
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Campioni del mondo a confronto: abbinamenti vino cibo

Prova sempre attesa con grande trepidazione, l’abbinamento cibo vino rappresenta per un sommelier il vero punto di forza anche perchè teoricamente rappresenta il motivo per cui in un ristorante la sua figura è così fondamentale. Molto bella l’idea di distribuire in sala il menu che i commensali avevano scelto in modo che la prova potesse essere simulata per tutti gli ospiti e non solo per quanti erano al tavolo sul palco.

Il menu proposto era il seguente:
Ostriche Fines de Claires (Oysters Fines de claires),
Spaghetti al pomodoro,
Gulasch – manzo cotto con verdure, patate e paprika (beef chunks cooked with vegetables, potatoes and paprika),
Coq au Vin, pollo a pezzi rosolato in casseruola con vino rosso e chiodi di garofano (chunks of chiken sauted with red wine and cloves),
Sacher Torte, torta di cioccolata leggera farcita con confettura di albicocche, coperta da glassa di cioccolato fondente.

I commensali hanno richiesto dapprima un abbinamento con vini fermi (senza alcun vincolo territoriale nè di numero di vini diversi presentati) e successivamente abbinamenti esclusivamente con bollicine, in particolare Cava, Champagne o Franciacorta. Qui buona ma non eccezionale prova di Aldo che inciampa su un Moscato d’Asti sulla Sacher Torte ma sul resto se la cava egregiamente. Un pò più impacciati gli altri ma sempre all’altezza con la provocazione del Sakè sulle ostriche che secondo me ha un suo perchè che la giuria credo abbia apprezzato. In genere comunque abbinamenti senza indicazione dell’annata dei vini e più basata sui profumi che sul corpo e la struttura dei vini. La scuola del Terzo Livello AIS non avrebbe permesso certe interpretazioni! Però i commensali hanno gradito certe intuizioni e in effetti sul palco alcuni abbinamenti hanno funzionato egregiamente anche se magari studiandoli a tavolino risulterebbero poco armonici.

Ecco qui le prove per Aldo (vini fermi e spumanti), Roger e Manuel.

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Manuel Moreira abbinamenti cibo vino
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Aldo Sohm abbinamenti vini fermi
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Aldo Sohm abbinamenti spumanti
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Roger Viusà abbinamenti cibo vino
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Campioni del mondo a confronto: degustazione alla cieca di Assyrtiko e Malbec

Primo vino: Assyrtiko Santorini 2007: Prima prova della finale e sempre molto decisiva per le sorti del trofeo. Credo il primo vino fosse il classico vino che nessuno poteva aspettarsi in finale e gli stessi finalisti sono andati un pò a pescare sia dal Chile che dalla Francia come riconoscimenti. In casi come questo se qualcuno avesse azzeccato la provenienza del vino sarebbe stato inquietante quindi meglio così! Più o meno bravi tutti e tre con Aldo sicuramente più deciso e padrone del linguaggio e del palco. Anche Roger parte bene e spedito ma non prova a riconoscerlo preferendo (saggiamente!) di restare sul vago…
Secondo vino: Malbec Mendoza 2004
Altro vino poco conosciuto e poco comune anche se la sua presenza sta aumentando prossechè ovunque nel mondo e anche in Italia e in Toscana. In genere è molto colorato con un porpora vivacissimo specie da giovane e riconoscimenti di cassis e frutta di bosco matura come mirtilli e more. Molto azzeccato chi ci ha sentito del Merlot, un pò meno sentirci il Cabernet Franc ma ripeto che si tratta di un vino non così consueto e sicuramente non il vino cui subito pensi nel sentire profumi del genere. Qui forse Viusà un pò meglio di Sohm ma di pochissimo.

Ecco i video, in inglese per Aldo e Manuel e in Francese per Roger.

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Manuel Moreira Degustazione Vini Cieca
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Roger Viusà Degustazione Vini Cieca

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Aldo Sohm Degustazione Vini Cieca
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Aldo Sohm Best Sommelier of the world: blind wine tasting

Here’s Aldo Sohm in one of the test he performed almost perfect, the blind wine recognizing, the first wine being a 2006 Greece white from Santorini made out of Assyrtiko and the second a Malbec 2004 coming from Mendoza.

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Aldo Sohm blind wine tasting finals
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Credo il vino che nessuno poteva aspettarsi in finale e gli stessi finalisti sono andati un pò a pescare sia dal Chile che dalla Francia come riconoscimenti. In casi come questo se qualcuno avesse azzeccato la provenienza del vino sarebbe stato inquietante quindi meglio così! Più o meno bravi tutti e tre con Aldo sicuramente più deciso e padrone del linguaggio e del palco. Anche Roger parte bene e spedito ma non prova a riconoscerlo preferendo (saggiamente!) di restare sul vago…