Cibodiario

Recensioni ristoranti e piatti vari

Lieviti d’autore a Pietrasanta, Santarpia e company ci fanno sognare

Metti una sera a Pietrasanta a discutere di pizza, il tormentone più ricorrente degli ultimi anni nel settore enogastronomico, l’argomento che monopolizza tante discussioni tra appassionati ma anche, e qui sta il bello, anche semplici amanti di questo alimenti che chiedono solo di gustarsela in pace con i migliori ingredienti senza troppi sofismi. E a partire dai lieviti e lievitazione passando per la farine e i forni per finire ai condimenti e tempi di cottura gli argomenti su discutere e spesso litigare sono davvero tanti e alla portata di chiunque o quasi. Senza dimenticare la birra, l’altra grande meraviglia che nasce da cereali e lieviti… (altro…)

La Rocca al Forte! Rocca delle Macìe stasera giovedi 16 luglio al God Save The Wine di Forte Belvedere Firenze

L’azienda della famiglia Zingarelli ormai da 40 anni nel Chianti Classico a contribuito a costruire la fama e la notorietà della denominazione nel mondo e di recente ha aumentato l’impegno a favore del territorio non solo con gli investimenti nel Relais Riserva di Fizzano (che prende il nome da uno dei vini più famosi) ma anche con percorsi storici e artistici con grande valore culturale. In questi mesi proprio nei locali di casa Macie e nel Relais di Fizzano si potrà riflettere sul valore delle fonti di energia rinnovabile, nell’anno Internazionale della Luce, ammirando le opere della mostra “Siam come le Lucciole”: dal buio che tutto nasconde si illuminano le immagini prodotte da artisti che si cimentano con l’utilizzo di tecniche pittoriche nuove per divulgare messaggi globali. Una mostra aperta dal 21 Maggio fino al 31 Ottobre 2015 nata da un progetto dell’artista Raimondo Galeano a cura di Simona Gavioli per indagare la poetica di alcuni artisti che, attraverso l’utilizzo della pittura luminescente, utilizzano la luce come espressione artistica e come messaggio per sensibilizzare l’attenzione sull’utilizzo e risparmio della Luce. (altro…)

BBQ Prime Uve Invitational, vince John Clement e anche l’Italia che entra nel circuito internazionale del Barbeque

Dopo anni di problemi lessicali e disguidi forse da ieri anche in Italia si può cominciare a parlare seriamente di Barbeque a partire dal chiarire di che cosa si tratti, ovvero della cottura lenta a griglia coperta di carni, essenzialmente e totalmente diversa dalla griglia (grill) scoperta che invece utilizziamo nei nostri ritrovi all’aperto. La Prime Uve Invitational d’ora in avanti rappresenta per il barbeque KCBS (Kansas City Barbecue Society) in Italia ciò che  il Jack Daniel’s Invitational rappresenta per il movimento barbeque americano e internazionale ovvero un palcoscenico su cui confrontarsi e gareggiare a colpi di carbonella, punte di petto e rub (condimenti) segreti. (altro…)

La Vigna dell’Impero, dall’Abissinia a Pinchiorri passando per la Gioconda

Oppure potremmo parlare di “Faccetta nera” che diventa più chiara fino a farsi quasi trasparente visto che dopo tanti anni di gloria con l’Oreno, pluripremiato blend bordolese, in casa SettePonti si approda ad un 100% sangiovese e per di più da una vigna storica, piantata nel 1935 nell’ambito dei festeggiamenti per la vittoria della guerra in Abissinia. L’ordine arrivò infatti direttamente da Sua Altezza Reale il Duca Amedeo d’Aosta e fu lo stesso Emanuele Filiberto Conte di Torino a portare avanti i lavori nel mezzo dei possedimenti nell’aretino della famiglia torinese. Ovviamente era una vigna di sangiovese, sorta su un terreno ghiaioso ricco di massi calcarei di galestro con una pendenza tale da rendere necessario un notevole lavoro di terrazzamento.

vigne impero setteponti terrazze

Quando negli anni’50 Alberto Moretti Cuseri, padre dell’attuale proprietario Antonio Moretti, acquista la vigna dalle Principesse Margherita e Maria Cristina di Savoia, ci si accorge della qualità particolare delle uve che però in gran parte vengono vendute a varie storiche famiglie toscane del vino per molti anni per poi essere utilizzate per Oreno e Crognolo negli ultimi anni. Il cambio in cantina da Carlo Ferrini a Beppe Caviola porta nuove idee e alcuni ripensamenti fino a puntare sul sangiovese in maniera più convinta e soprattutto su un sangiovese “scarico”, fresco e appuntito, un modello dimenticato che oggi è tornato prepotentemente di moda anche in zona come l’aretino da sempre conosciute per la potenza e la ricchezza delle sue produzioni.

L’assaggio dei vini è stato introdotto da un bel racconto di Antonio Moretti che ha illustrato le origini della tenuta (il primo dei sette ponti è quello di Buriano raffigurato nella Gioconda di Leonardo da Vinci) e dell’interesse della sua famiglia nel mondo del vino e da una degustazione show di Luca Gardini che qui vi riportiamo.


Family & Friends 2014 un Grillo nato per festeggiare in barca con gli amici, da uve raccolte a Noto quasi sul mare e vinificate ad Arezzo che nonostante il terroir su gomma riesce molto bene nell’intrattenere e divertire il palato con note marine ed aromatiche. Ovvio che se poi ci accostate le Noci di Capesante, crema di ceci , lardoni e salvia fritta di Pinchiorri la situazione cambia. eccome 83

Vigna dell’Impero 2012 Sangiovese vinificazione in cemento e legno grande, colore evanescente e raffinato, lampone, ferroso balsamico pepe e tabacco, arancio e balsamico, tannino lieve ma presente, dissetante,  pulito, bocca con eucalipto e pesca gialla , squillante elegante e signorile, bello davvero rustico e nobile, servito su Agnolotti di polenta con ragù di coniglio e olive nere di Italo Bassi 92

Oreno 2012 Igt Toscana il vino di punta della Tenuta, che già ha raccolto premi e allori, si mostra setoso e piacevolissimo, un vino perfettamente equilibrato tra carezze e struttura, avvolgente polposo e con un balsamico da paura fatto da menta e mirtilli maturi che fa da complemento eccellente ai Mezzi Paccheri di Gragnano con stracotto di spalla d’agnello e funghi. 90

oreno 2003 2012

Oreno 2003 Igt Toscana il vino che fece gridare al miracolo quando si piazzò quinto nella classifica Top100 di Wine Spectator (nonchè primo degli italiani) è oggi praticamente indistinguibile da un bordeaux di classe, un piccolo grande Pauillac, con balsamico ferro, sottobosco, umami goudron e tartufo appena accennato. Ma soprattutto tutte le sfumature che servono per esaltarsi sul Panino di Piccione con Fagioli Freschi e marmellata di prugne 93

 

Grisoglia 2013 Passito Setteponti albicocca frutta intensa e cassetto , dattero del Marocco e senape, bocca saporita dolce ma non esagerata, sapida e fresca, ideale in effetti sul dolce di Luca Lacalamita Albicocca, Amaretto e latte di mandorla che pare proprio nascere dalle stesse suggestioni.

Di certo presentare un vino da Pinchiorri da’ sempre le sue soddisfazioni e permette di capire alcune sfumature che nella vita di tutti i giorni possiamo non facilmente ricreare ma è innegabile che i vini di Antonio Moretti sono difficilmente criticabili almeno dal punto di vista della piacevolezza e dello stile. In tutti questi anni però di certo il terroir aretino ha fatto fatica ad uscire nascosto come è stato dall’espressività delle uve bordolesi, ecco perchè La Vigna dell’Impero mostra una strada interessante e soprattutto mostra come il vento sia cambiato nelle richieste dei consumatori in favore di una maggior bevibilità e semplicità delle proposte.

 

Roots – radici toscane vi porta nel bosco in cerca di ricette: sapete come cucinare i tuberi?

E’ il 1944, i giorni sono quelli del famigerato Eccidio di Civitella in Val di Chiana (AR) quando dodici bambini e una madre si nascondono nel bosco per sfuggire alla guerra e per 15 giorni si nutrono dei frutti della terra. Oggi, 2015, sei chef reinterpretano i frutti del bosco in piatti gourmet. Un’esperienza nuova vissuta alla ricerca di nuovi sapori ed emozioni che ci ho portato realmente nel bosco armati di torce (vere) in cerca delle radici del sottosuolo toscano reinterpretati dalle preparazioni di Tosco Bosco ed esaltati dal talento di un gruppo eterogeneo di chef. (altro…)

La storia di Bugialla, vigneto di Radda

Quella del Bugialla, il vecchie vigne di Poggerino a Radda in Chianti, è una storia bella, contadina e sognatrice, di quelle che fa sempre piacere ripercorrere e scoprire nel bicchiere. Un vino che non esce mai abbastanza nelle degustazioni comparate perché particolare, vivace ma anche molto reticente e chiuso sulle prime. Ci mette un po’ ad uscire, ma quando viene fuori sa parlare un dialetto molto particolare. Ecco perchè una degustazione verticale delle annate più significative è stata davvero illuminante per raccontarcelo. (altro…)

Caiarossa, il Piccione e la Biodinamica venerdi 12 giugno a cena da noi

Caiarossa e la biodinamica della costa toscana, una scommessa vinta a Riparbella (PI) con il mare e il vento a fare grandi vini da sangiovese e uve bordolesi. Per capirlo insieme degusteremo insieme tutti i vini aziendali più il grand vin Caiarossa in una piccola verticale per concludere con il sontuoso passito. Ma non solo i vini valgono il viaggio qui da noi  a Firenze perchè Paolo Gori ha pensato un menu sfizioso e appassionante con gli Gnudi al Pomodoro, le crespelle di Ceci e Baccalà e soprattutto l’amato Piccione nella versione con odori di macchia  e verdure croccanti. (altro…)

Stasera domenica 7 giugno in TV su Canale 5 alle ore 23 a parlare di Birra artigianale e Birra Acida su X-Style: sintonizzatevi!

Sarete di certo di ritorno dal mare e comunque avrete sete, cosa meglio di una bella birra defatigante per concludere la domenica di relax? Devono aver pensato questo quelli di Canale 5 e di X-Style, rotocalco erede nel mitico Nonsolomoda degli anni passati, quando hanno pensato di affidare alla giornalista scrittice e amica Irene Vella di dedicare un servizio al rutilante mondo della birra. Birra nella sua accezione più ampia cercando una buona volta di non fare confusione nè di ipersemplificare la questione tra birre industriali che si fingono artigianali, artigianali vere e birrifici rari e particolari come quelli del Belgio. (altro…)

Le donne del Grignolino a Genova il 5 Giugno per God Save The Wine! Conosciamo meglio il vitigno per cominciare

Tre signore del vino che hanno scelto di farsi ambasciatrici di uno dei più originali e chiacchierati vitigni autoctoni italiani, esclusivo del Monferrato. Si chiamano Emanuela Caire, Elisabetta Dominici e Giulia Alleva, non nascono in campagna, anche se a ben guardare si scoprono più o meno lontane radici familiari agricole, come tanti nel nostro Paese. Hanno scelto la terra mosse da ragioni diverse, ma tutte e tre l’hanno “sposata” con la passione e l’entusiasmo che sono caratteristiche squisitamente femminili. Arrivate appunto da luoghi  diversi approdano tutte e tre in Piemonte, in questo territorio di cui poco si parla e che invece ha tante storie da raccontare. Tra le tante cose da amare, le tre signore scoprono un personaggio particolare, un vitigno che si trova solo qui e che ha un nome curioso. Si chiama Grignolino. Un vitigno che dà un vino particolare con un colore affascinante, non sai se rosso, rosato, ambrato, a buccia di cipolla, se ne dicono tanti.

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Est! Est! Est! Montefiascone il 20 maggio con noi a God Save The Wine Vini Vulcanici al Gallery Art Hotel Firenze

Qui le viti ci sono da sempre e tante sono le leggende e le storie attorno al paese e al vino che vi viene prodotto. Una famosissima DOC come quella dell’Est! Est!! Est!!! la cui estensione comprende una vasta aerea intorno a Montefiascone, fino ad Orvieto. Come in tutta l’area dell’alta Tuscia Viterbese  i vitigni più gettonati, oltre al grechetto, sono il procanico (trebbiano toscano), il trebbiano giallo, la malvasia ed il roscetto, per quanto riguarda i bianchi; per i rossi sono il sagiovese, il merlot, il canaiolo, ed il violone (montepulciano)… (altro…)