Da qualche tempo l’imprescindibile kermesse enogastronomica di Ein Prosit Tarvisio ha una bellissima e fascinosa edizione estiva al mare a Grado, una delle più belle e sofisticate localtà di villeggiatura della nostra penisola. Lontana dal Tirreno e dal classico Adriatico, ma con una personalità mitteleuropea che conquista al primo sguardo. Ancora di più se è il luogo dove per tre giorni (da venerdi 5 a domenica 8 luglio) diventa il centro dell’enogastronomia italica con interventi di grandi chef, giornalisti globetrotter a raccontare delle tendenze in giro per il mondo e ovviamente vini e bollicine da degustare alla mostra di assaggio. Oltre ai banchi ci sono alcune bellissime ed originali degustazioni condotte quest’anno da Luca Gardini, Gae Saccoccio, Paolo Ianna, Francesco Annibali, Samuel Cogliati e infine dallo vostro umile scrivente cui spetta l’onere e l’onore di portarvi a scoprire alcuni aspetti dello champagne poco considerati…
Champagne
Krug Grande Cuvée 163eme edition
Durante l’annuale edizione della serata Krug & Dom Perignon in trattoria abbiamo avuto il piacere di riassaggiare dopo alcuni anni una edizione di Krug Grande Cuvée che ci era rimasta nel cuore fin dal momento in cui apparve sul mercato ovvero la 163eme Edition. Basata sull’annata 2007 (quindi mise en cave giugno 2008) è composta dal 73% di vino dell’annata 2007 (una percentuale tra le più alte mai utilizzate dalla maison) e per un 27% da vin de reserve. La composizione in termini di vitigni è 32%ch 37%pn 31%m per un totale di 183 vini da 12 vendemmie di cui la più vecchia è la 1990. Una delle ultime (forse l’ultima?) Grande Cuvée ad avere gocce di 1990 dentro di sè deve avere qualcosa di speciale.
Champagne Philippe Gamet Brut Millesime 2011 – France
Per questo millesimo la componente rossa di uve come sempre per la maison Gamet con sede in piena zona meunier e pinot nero viene completata da un 35% di chardonnay utilissimo in un’annata calda e particolare come la 2011 (tra le più precoci ever nella regione). Al naso spingono tanto per freschezza gusto e stile i crus di Mardeuil, Damery, Fleury-la-Rivière da cui viene la maggior parte delle uve di questa azienda RM con forte attenzione alla pulizia, niente zucchero aggiunto per uno stile schietto diretto ma complesso soprattutto al palato dove si dimostra champagne di razza ottimo per carni anche importanti come il Reale di Calvana arrosto accompagnato da tartufo nero.
Champagne Philippe Gamet Brut Sèlection Blanc de Noirs Mardeuil – France
La storia intrecciata di due famiglie contadine champenoise da Mardeuil e da Fleury-La Rivière fa da sfondo alla nascita di questa maison incentrata sulle uve rosse della regione. Non stupisce che per Champagne Gamet la cuvèe d’ingresso alla maison sia un blanc de noir con assemblaggio 60% Pinot Meunier, 40% Pinot Noir di cui 35 % de vins de réserve dai vigneti di Mardeuil, Damery, Fleury-la-Rivière. Già dal colore si mettono le cose in chiaro, anzi in scuro, con un bel tono dorato ricco e sontuoso che prelude ad un naso fruttato e floreale con note evidenti di rose, lamponi, ribes rosso e stuzzicante note speziate a corredo.
Venerdi 25 maggio e Venerdi 1 Giugno da Burde il tempo della Champagne con Krug, Dom Perignon e Dom Perignon P2 2000
Champagne Nicolas Feuillatte Cuvée 225 2008
La cuvée più corposa e ricca della grandecantina sociale di Chouilly è senza dubbio questa Cuvée 225 che prende il nome dal fatto che svolge una parte dell’affinamento in barrique e la sua vinosità e ricchezza sono ancora più evidenti nei grandi millesimi come il 2008. Con un vino di partenza 50% chardonnay e 50% pinot nero ha tutti gli ingredienti per una cuvèe gastronomica adattissima alla tavola con pietanza intriganti e anche di un certo peso.
Champagne Nicolas Feuillatte Grand Cru Blanc de Blancs 2008
Il grande millesimo 2008 in casa Nicolas Feuillatte ha portato dei vini davvero straordinari per equilibrio e complessità. Questo 2008 da uve esclusivamente grand cru e bianche (100% chardonnay) lo conferma appieno. Presenti nel blend oltre Le-Mesnil, Cramant Avize e, la sede aziendale Chouilly, abbiamo anche Aÿ e Ambonnay dove lo chardonnay assume spesso carattere più da pinot nero. Il risultato divide l’esperienza in un naso perfettamente bdb con note di agrumi, lime, gesso e sale, affilatissimo e con pochi appigli alla dolcezza che invece si mostra, insieme a frutta rossa e note di pasticceria, al palato dove le uve dei villaggi fuori dalla Cotes de Blancs si fanno sentire maggiormente.
Perchè insistiamo su Bistecca e Champagne? Da oggi diventa un menu speciale sempre disponibile in Trattoria
Lo scorso venerdì abbiamo celebrato come ogni anno “Bistecca e Champagne” la sfida di abbinamento più succulenta del panorama fiorentino in una splendida serata di piacere e studio. Lo sappiamo che non si dovrebbe fare ma ogni volta ci ricaschiamo perché quando due eccellenze si incontrano è sempre una festa anche se i manuali di abbinamento sommelier remano contro… Ma come abbiamo dimostrato già in altre occasioni con questa serata basta scegliere accuratamente lo Champagne giusto e anche la bistecca si trova a suo agio eccome perchè l’effetto complessivo al palato è quello di una maggior rilassatezza e agio della combinazione rispetto a quella con il vino rosso che per azione del tannino può risultare più pesante. E’ un effetto simile a quanto già sperimentato con Vodka e Sakè che hanno corpo e alcol capaci di massaggiare il palato mentre è impegnato sulla carne.
Champagne Hurè Freres Mémoire Extra Brut
La grande montagne de Reims partorisce sempre prodotti unici riconoscibili e e territoriali con una forte prevalenza di pinot nero e uve scure che contagiano anche lo chardonnay che qui assume altre note e carattere. In questo caso poi Francois Hurè alla terza generazione e suo fratello Raoul ci aggiungono il pizzico di follia e ardire di realizzare un cuvèe solare con vini dal 1982 ad oggi, una serie di botti da cui ogni anno viene prelevata una parte per la spumantizzazione e rimpiazzata con il vino dell’ultima vendemmia.
Champagne Bouquin Dupont Vielle Reserve Grand Cru Avize 100% Chardonnay
Naturalità ad un passo dalla biodinamica per preservare queste vecchie vigne in un villaggio rinomato e fondamentale per la rinascita dello champagne di territorio per questa cuvèe importante di Dominique Bouquin Dupont che con la sua famiglia dal 1934 custodiscono alcuni vigneti che gli permettono una piccola produzione di 15mila bottiglie affilate e cangianti di note “bianche” e gessose.