Un viaggio particolare e alternativo è quello che troverete in edicola su Business People di Ottobre! Lontano dai riflettori di Borgogna e Bordeaux, la Loira è al momento forse la regione più completa e intrigante dell’intera Francia vinicola. Da grandi bianchi da uve singolari e meno conosciute fino a sorprendenti rossi da uve insolite e succulenti rosati fino alle bollicine e ai vini dolci percorrere il fiume visitando i famosi “Chateau” non è mai stato così enoicamente divertente come oggi.
Business People Articoli
Borgo San Felice e la sua stella, Fabrizio Borraccino al Poggio Rosso
Un borgo incantato medioevale che torna negli anni ‘90 a nuova vita e diviene una delle mete più frequentate dove vivere fuori dal mondo in una Toscana incantata e legata a doppio filo alla natura. Il ristorante Poggio Rosso è il cuore della struttura di Borgo San Felice a Castelnuovo Berardegna e da poco più di un anno vede ai fornelli il giovane abruzzese Fabrizio Borraccino che dopo Porto Ercole, Londra e a Ginevra e aver lavorato con veri e propri miti come Antonio Guida, Gordon Ramsay e Pierre Gagnaire è tornato in Toscana con destinazione Chianti Classico, Castelnuovo Berardenga. Su Business People lo abbiamo intervista e ci siamo fatti raccontare come è lavorare in questo angolo di paradiso…
Il pinot nero parla toscano
Misterioso e affascinante, sottile e trasparente eppure energico mutevole e sensibile nei confronti del luogo dove cresce, capace di sprigionare i profumi più arditi e sensuali del mondo del vino ma allo stesso tempo l’uva più complicata al mondo da coltivare e vinificare nel modo migliore: è facile capire come mai il pinot nero abbia un posto così speciale nel cuore di tutti gli appassionati di questa bevanda. E la Toscana poteva forse tirarsi indietro in questa sfida? In edicola su Business People di Settembre trovate una rassegna piuttosto completo sul tema…
Le stelle sfilano, non solo a Venezia! Caterina Ceraudo e il ristorante Dattilo in Calabria
Spesso si pensa alle cucine come un ambiente maschilista dove le ragazze e le donne faticano a trovare spazio ma non ci rendiamo conto che l’Italia, certo non avvezza a dare lezioni in fatto di pari opportunità, ha il numero più alto al mondo di stelle Michelin assegnate a donne chef. Un ruolo radicato quello della componente femminile in cucina che si traduce grazie a ragazze come Caterina Ceraudo anche in una vocazione professionale chiara e netta e con una capacità tutta femminile di risultare attente ai dettagli senza perdere di vista il quadro complessivo dell’esperienza a tavola. Scopriamo di più su di lei su Voilà Magazine di Settembre in edicola!
Perché si usano le stelle nella valutazione di alberghi e ristoranti?
Perché si usano le stelle per valutare un servizio? le stelle negli hotel, nelle recensioni dei ristoranti e locali, nei prodotti… cosa significano e perché si usano? Su Voilà Magazine di Settembre in edicola cerchiamo di dare qualche risposta. Le stelle classificano le esperienze di viaggio e guidano le nostre scelte per alberghi, ristoranti e luoghi da visitare aiutandoci ad organizzare i nostri viaggi e vacanze così come hanno sempre guidato i viaggi in mare dei marinai nella storia. Ma rispetto agli astri celesti le stelle come strumento di valutazione fanno parte della storia culturale dell’uomo da poco più di 200 anni anche se in pratica le si comincia ad utilizzare fin da quando esiste il turismo…
Vini rosati d’Europa e d’Italia, il vostro momento è adesso
L’estate in corso ce ne ha dato la conferma: il successo dei vini rosati è qui per restare…sono 25 milioni gli ettolitri di rosè prodotti ogni anno (più di 3 miliardi di bottiglie) di cui quasi 8 made in France ma con l’Italia sempre più protagonista. Del resto sono vini perfetti a bordo piscina, sono amati da sommelier e ristoratori perché si abbinano a piatti com, con acidità, e persino sul cioccolato e sono spesso graditi anche a chi in genere il vino non lo beve come se fossero un qualcosa di diverso dal “solito” vino. Senza i rosati non esisterebbe Saint-Tropez e il turismo nel sud della Francia dove si stappano 3 bottiglie di rosé su 10 nel mondo, normale che il modello di riferimento sia innanzitutto quello provenzale, vini quasi trasparenti più che rosati a base grenache, cinsault, mourvedre e syrah, con vini appena rosati, buccia di cipolla, grande sapidità e acidità, da consumarsi freddi e in fretta. Ma l’Italia da par suo risponde con una varietà sorprendente di vitigni, stili e tipologie che come sempre sono croce e delizia per i consumatori, come fare ad orientarsi?
Rosanna Marziale e l’alto retaggio di Caserta in cucina
Figlia d’arte e con radici fortissime nella sua Caserta e la sua tradizione culturale e gastronomica, Rosanna Marziale ha portato nel suo Le Colonne l’esperienza raccolta in giro per l’Europa e la nuova cucina creativa. Il risultato è una moderna incarnazione della cultura casertana e della cucina tradizionale campana che dalla mozzarella in poi ha un patrimonio unico al mondo che lei instancabilmente non smette mai di comunicare in tanti modi diversi a cominciare ovviamente dal suo ristorante con il famoso menu illustrato e fiabesco, un vero e proprio libro d’amore per la buona tavola.
Viticoltura eroica: un viaggio di assaggi nel vino impossibile
Siamo abituati a immaginare la viticoltura su dolci colline e pendii appena accennati quando non in pianura con i suoi filari dritti e regolari ma la maggior parte dei vini più affascinanti del pianeta nasce in condizioni molto più estreme e complicate per la coltivazione. Su Business People di Luglio 2018 troverete altezze vertiginose, clima al limite delle possibilità di vegetazione, venti e concentrazioni vertiginose di sali e sostanze minerali, pendenze che sfidano la fisica e campi ricavati da terrazze costruite nei secoli dalla caparbietà umana: il mondo della viticoltura eroica è variegato e affascinante e nella maggior parte dei casi ripaga ogni sforzo perché fa nascere vini dotati di carattere e intensità uniche e irripetibili portando all’esasperazione il concetto di terroir, l’insieme delle condizioni climatiche geologiche e umane che rendono possibile la nascita di un determinato vino.
Norbert Niederkofler e il richiamo della montagna
Quella di Norbert Niederkofler è una di quelle storie che riconciliano con il mondo di oggi e la sua capacità di premiare il talento e la dedizione ma soprattutto un territorio e la sua cultura. Avvicinandovi alla tavola del St Hubertus, il ristorante che prende il nome dal santo patrono dei cacciatori, all’interno dell’Hotel Rosa Alpina di San Cassiano in Badia preparatevi ad ascoltare e farvi rapire da storie di montagna, di territorio e di eredità enogastronomica di queste valli che rappresentano il centro della cucina di Norbert e il suo più grande contributo alla gastronomia mondiale sancito dalla terza stella Michelin ricevuta lo scorso novembre. Su Business People di Luglio 2018 in edicola parliamo di Cooking the Mountain e le altre grandi innovazioni nella tradizone
Abbinamenti dolci siciliani e vini passiti, una piccola guida
Se la pasticceria siciliana seduce con la sua ricchezza di forme colori e sapori non si può certo dire che il vino sia da meno! Anche solo restando nei vini dolci ci troviamo di fronte probabilmente della regione italiana con maggior variabilità e differenze nei vini dolci che dai vini passiti propriamente detti arrivano fino ai semisecchi e ai vini liquorosi, fortificati con tante sfumature di dolcezza, ideali per abbinarsi alle mille combinazioni di dolci e torte siciliane. Su Voilà Magazine di Luglio in edicola intervistiamo Rita Busalacchi e diamo alcune risposte su come orientarsi in questo mare di dolcezza che renderà la vostra vacanza siciliana, ma non solo, un’esperienza indimenticabile!