Un sabato di lavoro a tavola e a discutere sulle potenzialità e la tradizione di trippa e quinto quarto in tavola: l’occasione era presentare l’ultimo volume della collana di Indro Neri sulla Trippa che vede in scena Leonardo Romanelli alle prese con i piatti di pasta e trippa. Ma il pranzo ha visto molti momenti gustosi con un menu in cui si sono alternati Baccalà mantecato e lampredotto, Paccheri con inzimino di lampredotto, Zuppa di trippe e cardi, Lingua in dolce e forte e infine i Roventini dolci.
Burde Web TV!
Pergole Torte 2017 Igt Toscana
L’etichetta iconica quest’anno sceglie una delle più azzeccate rappresentazioni di sempre, un caschetto anni’30 che (s)copre un volto inconsueto e ribaldo così come il vino dalla grande polpa scura e ribes nero e mirtillo. Scorre rabbioso intenso e croccante con punte di complessa dolcezza tra tabacco del nicaragua e ambra, viole candite e un sottofondo ferroso a completare .
Losi Querciavalle Vin Santo del Chianti Classico DOC Querciavalle 2006
Un VinSanto fatto con il cuore dalla famiglia Losi in piena zona Classico Berardenga che ne sfrutta il calore e l’energia in maniera sublime e coinvolgente. Deriva da una selezione di Malvasia e Trebbiano (circa 50 e 50), che sono lasciate appassire da settembre a dicembre su dei ganci sospesi, da permettere un appassimento omogeneo e che permette di dare un colore più dorato al prodotto finale. Fermentazioni e invecchiamento si svolgono in caratelli di diverse dimensioni e legni (castagno, ciliegio, acacia, rovere, ginepro) per circa 10 anni e il risultato è davvero un vino della tradizione, con buon equilibrio, lunghezza e piacevolezza in bocca che non ha mai troppa dolcezza, anzi.
Montelodoli IGT Il Colombaio di Cencio 2018
Ecco un vino che nasce in Chianti Classico e lo potrebbe essere ma che esce come IGT perché si sperimenta la tecnica del grappolo intero. Grappolo intero significa fare vinificazione stratificale, nel mosto mettiamo infatti grappoli con raspi e facciamo poi altro strato di acini senza raspo e così via fino a riempire la vasca: là dentro succede orgia di micro e macrofermentazioni, ogni acino fa partire sua fermentazione e così succede nel mosto. Il risultato è frutto originale e dolce che lo caratterizza con raspo che aggiunge note verdi di grande piacevolezza tra verbena, sandalo e freschezza quasi balsamica.
San Felice Chianti Classico Gran Selezione DOCG Poggio Rosso 2007
Dal vigneto sperimentale in collaborazione con l’Università di Siena San Felice è stata l’azienda che ha selezionato e ridato al Chianti Classico il Pugnitello che qui è co-protagonista con il sangiovese di questa (allora) riserva. Non solo riserva però, il Poggio Rosso è sempre stato un vigneto cru con suolo di galestro di alberese e marne che insieme al clima caldo e intenso della zona ha sempre garantito risultati straordinari anno dopo anni.
Villa a Sesta Chianti Classico Gran Selezione DOCG Sorleone 2105
Villa a Sesta è una tenuta di oltre 1000 ettari di cui 50 a vigneto ricchissima di storia, un avamposto strategico senese nella centenaria lotta contro Firenze e ora una delle tenute più affascinanti della zona. Questa Gran Selezione proviene da una zona molto alta oltre 500 mt slm con suolo molto pietroso a snellire ed esaltare la freschezza del sangiovese che cresce sopra.
La ricetta del Peposo con PetraRocks! Divina Vitale intervista Paolo Gori
Tra le tante belle iniziative del 2020 c’è stato il festival PetraRocks che nato come incontro tra i ristoratori italiani in abbinamento al grande vino di Suvereto di TerraMoretti si è trasformato in evento virtuale di ricette e approfondimenti grazie a Divina Vitale e il suo incontenibile entusiasmo nel raccontare l’enogastronomia toscana e non solo… Nel video è con Paolo Gori a parlare della storia del peposo.
La Lama Chianti Classico Riserva DOCG Terzo Movimento 2014
Ecco una piccola chicca di azienda della Berardenga con una riserva da vigneto cru prodotta ogni anno in sole 2000 bottiglie da sole uve sangiovese. I lunghi anni tra botti e bottiglia lo rendono fine e snello con un frutto che si distende agile tra ricordi di lamponi in confettura, resine, olive, torrefazione leggera, cacao e liquirizia. Una nota forte e ben tratteggiata di amarena lo accompagna al palato dove sfoggia tannini di bella grana e nitore.
Villa di Geggiano Chianti Classico Riserva DOCG Villa di Geggiano 2015
Siamo nella Berardenga piena e con vigneti ed esposizioni che ne sottolineano la ricchezza e l’eleganza senza perdere di vista freschezza e sapidità. Nella loro riserva , Villa di Geggiano usa una parte di cabernet sauvignon di una vigna ormai più che trentennale quindi pienamente chiantigiana come espressione. In effetti questa riserva si rivela di ricchezza notevole per le note scure di frutta di bosco e la nota pepata che lo attraversa a più riprese nella beva.
Terra di seta Chianti Classico Riserva DOCG Terra di Seta 2016
La famiglia della Seta nasce con Daniele e la moglie Maria acquista questa tenuta nel 2000 uscendo con il primo vino nel 2006 e la Riserva nel 2010. I vigneti sono molto esposti e ventilati come tutta Castelnuovo Berardenga del resto con vista tra le Crete e i Monti del Chianti con una vegetazione intorno molto variegata. Questa Riserva è 100% sangiovese e gioca su eleganza e finezza del vitigno senza mancare di importanza di beva e capacità di abbinarsi ai piatti come la Carbonara di Tartufo nero su cui l’abbiamo provata noi.