L’iconico bianco toscano Batar di Querciabella ogni anno ribadisce la sua leadership di qualità e prestigio tra i bianchi toscani con un’annata decisamente adatta a mettere in evidenza la sua eleganza e non solo la sua potenza ovvero la 2019. L’ispirazione è il Batard Montrachet ma la realizzazione è territoriale e sontuosa a partire da chardonnay e pinot bianco piantati ormai qualche lustro fa in quel di Rùffoli a Greve in Chianti.
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Champagne P. Vallée Blanc de Blancs
I bianchi della Montagne in Champagne sono sempre molto particolari perché in queste zone lo chardonnay pinoteggia in maniera curiosa rivelando spesso note di frutta rossa di bosco appena matura come fragole e lamponi che arricchiscono il contesto floreale giallo e bianco dei blanc de blancs che nascono qui. Lieve tratto gessoso e un filo di iodato in un naso più “montagne” che chardonnay che si prende la rivincita con la piccantezza del sorso e la sua freschezza rimarchevole nonostante il dosaggio non lieve.
Pergole Torte 2018 Toscana IGT Montevertine
Un’annata graziosa fine e lontana da eccessi climatici che ha premiato chi ha avuto fiducia in un bel settembre. A Montevertine il tempo e la pazienza non sono mai mancati e questa 2018 ne è splendida riprova. Pergole Torte 2018 è un vino davvero struggente e magnifico , delicato eppure forzuto, intenso di viola rosa incenso alloro e lavanda con un frutto cesellato e prezioso che incanta e seduce ad ogni sorso.
Chianti Superiore DOCG 2016 Villa Saletta
Un Chianti vista mare prodotto con la quasi totalità di sangiovese che cresce su suoli marnosi molto simili a quelli del versante nord di Montalcino. Il risultato è un vino straordinariamente longevo e pronto con ritardo rispetto ad altri Chianti delle Colline Pisane. Questo Chianti Superiore di Villa Saletta esce quasi 5 anni dopo la vendemmia e in effetti mostra freschezza e agilità di frutta e floreale viola e rosa giovanili, miste a note più compassate e complesse di tabacco dolce e anice, lavanda e lieve nota mediterranea.
Camartina Igt Toscana 2017 Querciabella
Dai vigneti di Rùffoli a GReve in Chianti viene il grande sangiovese che completa il sontuoso cabernet sauvignon coltivato nel Chianti Classico di Querciabella per un vino che nel corso dei tanti anni di produzione è sempre stato fedele a se’ stesso per opulenza e ricchezza fuse insieme in una sontuosa eleganza. Questa edizione 2017 è ricca e calda solo nei toni ma non nella maturità in bocca dove non ha niente dei problemi di altri supertuscan dello stesso millesimo.
Champagne P. Vallée Brut
Lo champagne scelto e assemblato per Vallepicciola rivela subito il suo carattere da Montagne con la sua bella ricchezza fruttata rossa e speziatura delicata. Merito anche della gran percentuale di vin de reserve (quasi il 50% dalle tre vendemmie 2014-2015-2016), balza subito all’occhio il colore deciso e ricco subito tramutato in un naso di frutta di bosco, arancio giallo e rosso, floreale di rosa thea e fittezza aromatica tra nocciole tostate, pan di spezie e fruttato di bosco.
Bindi Sergardi Chianti Classico Ghirlanda 2019
Un Chianti Classico d’annata superbamente incorniciato e impreziosito in maniera da rispecchiare Vagliagli ma anche il particolare suono su cui poggiano le radici. Le uve del Ghirlanda crescono su terreni di galestro di alberese e come dice il suo nome. La Ghirlanda per Bindi Sergardi è coronamento, ornamento, celebrazione, abbraccio. La Ghirlanda è inoltre il bosco a forma tondeggiante che circonda i vigneti di questo vino. Al naso è ricco e intenso, marasca, viola candita, lavanda e ibisco, poi tabacco e lievi tocchi fumè su un tappeto di spezia fine. Sorso di bella sostanza e croccantezza, frutto ben maturo ma anche tannino e acidità a tenere botta e condurre il sorso verso lidi di bella complessità. (altro…)
Biondi Santi 2011 Brunello di Montalcino Tenuta Greppo
Annata intensa e canicolare ma che alla lunga si è rilevata di ottimo spessore e qualità, la 2011 in casa Biondi Santi ha visto nascere anche la Riserva, segno inequivocabile che Franco Biondi Santi la reputava di interesse notevole. Oggi è un vino in fase rilassata dolce e compassata a livello tannico con quella serenità che i vini del Greppo raggiungono in un paio di lustri dopo la vendemmi e mantengono agevolmente per decenni.
Baron’Ugo 2018 Toscana IGT Monteraponi
Il fuoriclasse raddese di Michele Braganti non tradisce le aspettative in una 2018 di eleganza e finezza per ora imbrigliate in un lungo affinamento in botte che dura tuttora e infatti il campione assaggiato è un anteprima da botte. Ma la stoffa e la nota pulsante di grandissimo frutto è nitida e portante in questa splendida bevuta. Nota già al naso salina e fitta di bergamotto , pepe nero, amarene e visciole , sferzante l’acidità e la freschezza su floreale viola che impressiona e seduce in bocca.
Dievole Chianti Classico Vigna di Sessina Gran Selezione 2016
Più che espressione di Vagliagli un vino che esprime fedelmente territorio e sfumature del vigneto che lo fa nascere, questa vigna speciale su arenaria a smorzare calore e intensità rabbiosa delle estati. Vigna di Sessina ha stupito fin dalla sua nascita per ricchezza e intensità ma anche incalzante tannino su acidità piccante. Arioso e incantevole, tante erbe aromatiche e un fruttato sottile che incanta.