Ecco un vitigno gioiello aromatico tutto italiano, creato dal Prof. Luigi Manzoni nel 1930 presso l’Istituto Enologico Cerletti di Conegliano. Le origini sono riesling e pinot bianco con il primo a dare in questa versione di Serafini e Vidotto tant note di frutto appena tropicaleggiante e albicocca e il secondo a dare note di agrumi intensi completate da sambuco canfora e floreale giallo. In trattoria durante la serata si è rivelato ottimo sulla Battuta di Angus Mr Beefy, porcini e olio nocciola e sulla Zuppa carote, cannella e bacon di Paolo Gori.
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Cantalici Baruffo Chianti Classico 2020
Giovanni Cantalici racconta in trattoria l’origine del nome di questo vino e soprattutto il travolgente entusiamo con cui la sua famiglia (a partire da suo padre e suo zio, Daniele e Carlo Cantalici) porta avanti questa idea di vino territoriali e rustico, sincero e profondo in quel di Gaiole. Un vino di bella struttura e personalità con note di frutta rossa lampone melograno e fragole con tocchi di speziatura e pepe leggero che si rivela profondo e dolce al palato per poi chiudere con energia e grinta.
Tenuta San Vincenti Chianti Classico 2019
Patriza Papei racconta San Vincenti, l’azienda più orientale di Gaiole e di tutto il Chianti CLassico. Un vino delizioso e intrigante con note di sottobosco, viola, mirtillo e ribes nero dove merlot e cabernet puntellano il lato dolce del sangiovese e a loro volta sono ravvivati da sensazioni di ariosità e rimandi agrumati di rara piacevolezza.
Nelle vicinanze del borgo storico di San Vincenti, in località Stignano, l’azienda agricola di Tenuta San Vincenti si estende per 60 ettari, completamente protetti dal bosco selvaggio circostante. L’antico casale restaurato si erge come una gemma preziosa su un tappeto di vigneti e uliveti. La posizione è superba, con vista mozzafiato sul Monte Amiata e sull’intera area delle Crete Senesi, in un luogo con una delle tradizioni enologiche più rinomate al mondo.
Badia a Coltibuono Chianti Classico Riserva 2018
Tra le aziende di riferimento centenaria del Gallo Nero, Badia a coltibuono con Roberto Stucchi Prinetti ha sempre avuto una impostazione rigorosa che traguardo i decenni futuri più che l’immediato. Ne è prova questa magnifica riserva con tratti delicati e sottili eppure forzuti e ampiamente eleganti, tratteggiata da lamponi viole fragole e rimandi a incenso ed erbe aromatiche che la impreziosiscono senza appesantire. Sorso splendido fine elegante e con trama tannica che lo renderà molto più longevo di quanto la 2018 avesse fatto immaginare con le sue prime uscite.
Podere Ciona Chianti Classico Riserva 2016
Jennifer di Podere Ciona racconta l’impegno e il rigore con cui la famiglia Gatteschi produce i suoi vini in un gamma compatta ma che riflette benissimo i suoi di alta quota con slancio e intensità. Siamo a Monti in Chianti a Gaiole, un luogo magico dove i vini acquisiscono eleganza e struttura ma sempre nel solco dell’ariosità e della leggerezza. Non fa eccezione questa Riserva che risente dell’annata grandiosa e giustamente celebrata. Il vino ha polpa rigore e sostanza e anche un frutto ancora pulitissimo, dolce e intrigante tra confettura di lamponi, amarene , viole e poi un tappeto di pepe cuoio e liquirizia.
Chiave di Saletta Igt Toscana 2016 Villa Saletta
Il vino dedicato alla Chiave, simbolo dei Riccardi proprietari di Villa Saletta nel rinascimento, è una bella sintesi dell’unione della toscanità del sangiovese al lato inglese attuale proprietario della tenuta. Quindi spazio oltre al 50% di uva autoctona a merlot, cabernet sauvignon e franc che qui però hanno un lato fruttato ricco, mediterraneo e balsamico che lo discosta molto dai modelli francesi più erbacei.
Pievasciata Brut Metodo Vallepicciola
Lo spumante d’ingresso nella linea di prodotti dedicati a Vallepicciola parte da un curiosamente unico chardonnay vinificato con metodo martinotti che riesce bene ad incanalare la piacevolezza di questo vitigno, soprattutto il suo lato floreale e agrumato, in una bollicina spensierata.
Oliviera Chianti Classico Campo di Mansueto 2019
Fresco pimpante eppure dotato di una bellissima nota fruttata classica del territorio, il Castello di Mansueto esalta sangiovese e ciliegiolo con note di marasca, ciliegie e fragole. Poi lamponi e ribes rosso fino a tocchi di viola e lavanda. Sorso agile e fresco con acidità pulsante e allegra che mette ancora in maggior risalto il bel frutto.
Castello di Ama – Chianti Classico Ama 2020
Fresco e pimpante, agile e fresco, tannino che spinge e disseta, eleganza pura e godereccia. Ama di Castello di Ama 2020 è un vino esemplificativo della bellezza senza tempo di Gaiole e di come questa terra riesca ad unire rigore tannico senza mai lasciare scoperta la gengiva e la lingua alla piacevolezza e succulenza fruttata. (altro…)
Cacchiano – Castello di Cacchiano Chianti Classico 2019
Giovanni Ricasoli Firidolfi ci introduce il suo Classico 2019 rammentando che esce molto prima del solito e del resto il clima è cambiato e non poco. Se però è vero che anche i suoi vini sono più approcciabili anche da giovani è altrettanto vero che sono sempre eleganti, rocciosi, snelli e sapidissimi restituendo nel bicchiere una magia di sangiovese con pochi uguali, qui esaltata da un’annata davvero felice come la 2019. ARancio sanguinello, rosa, incenso, fragole e ribes rosso, sorso con tocchi speziati e appunto lunghezza sapida bellissima.