Nella collezione di vitigni e vini lavorati in anfora da Elena Casadei la Sardegna è presente con ben due etichette ovvero il fresco e croccante cannonau e questo piccolo gioiello di vino passito che come dice il suo nome, Malvasco, nasce da due malvasia e nasco (autoctono sardo) vinificate in anfora. Questo nettare ambrato è al naso quasi una seadas con il miele allo stato liquido con le sue note originali di miele di Erika, macchia mediterranea, fico maturo, carrube e tantissimo agrumato candito. L’anfora dà respiro e aggiunge materia e umami a uve già di per sé ricche di dettagli e il risultato è un vino dal vibe speciale, festoso ricco e con una riserva di freschezza insospettabile nel finale che non cede mai alla stucchevolezza. Ottimo su dolci sardi come nel nostro caso la Pardula, pasta, ricotta e zafferano.
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Gori Agricola BussaBen Sauvignon Colli Orientali del Friuli DOC 2022
In dialetto friulano significa “bacia ben” e in effetti lo fa benissimo questo Sauvignon friulano classico di Gori Agricola che si esalta in un naso fresco di bosso, biancospino, sambuco e vegetale sfizioso.
Campomaggio Chianti Classico Riserva 2018
L’annata considerata a torto minore 2018 ha regalato non poche perle toscane e questa Riserva Chianti Classico di Campomaggio da Radda in Chianti può annoverarsi tra queste. Toni scuri e ombrosi ma limpidi ed elegantissimi di frutto scuro, viola candita, mughetto, cipria, mora di rovo, mallo di noce, corredo speziato pepe nero, liquirizia, olive tostate e mediterraneo in sottobosco.
Nobile di Montepulciano Tiberini Vigne Vecchie 2017 Pieve Caggiole
Niccolò Tiberini è la settima generazione dei Tiberini che fanno vino ormai 200 anni a Montepulciano. Hanno come fiore all’occhiello questo vino prodotto da un vigneto originariamente di 4 ettari piantato nel 1908 dalla sua famiglia nella Pievi Caggiòle. Sono 1000 bottiglie e non di più e mostra una incredibile capacità comunicativa in cui le vecchie radici ci restituiscono un giovane esperto vino che comincia a raccontare e non si ferma più…il tutto in perfetta coerenza con la Pieve nel quale nasce (floreale, frutto rosso spinto, sapidità molto gustosa) a cui aggiunge il proprio carattere e la propria esperienza di vite.
Champagne Édouard Prétrot Syntonie
Lo Champagne Édouard Prétrot racconta una storia di audacia, determinazione e amore per la terra. Più di 100 anni fa, a Fleury-la-Rivière, Édouard Prétrot, viticoltore visionario e uomo dallo spirito irrefrenabile, decise di infrangere le convenzioni della sua epoca. Fu uno dei primi nel suo villaggio a vinificare le proprie uve, gettando le basi per la modernità dell’età d’oro dello Champagne. Édouard era molto più di un vignaiolo: un autodidatta ambizioso, capace di trasformare il lavoro instancabile in un’opera d’arte. La sua passione per il dettaglio e l’estetica si rifletteva non solo nella qualità dei suoi vini ma anche nell’approccio visionario che ha lasciato in eredità. Questo patrimonio di convinzione e savoir-faire è oggi custodito da Sara, la sua pronipote, e dal marito Frédéric, che guidano la tenuta con lo stesso spirito pionieristico.
Champagne Claude Michez Sélection Blanc de Blancs
Ecco uno champagne di tensione e dinamica sorprendenti che gioca sul filo del rasoio senza tagliarsi mai…merito del lavoro di Laurence e Cyrille, moglie e marito, che gestiscono oggi due differenti marchi dello stesso Domaine: Claude Michez e La Villesenière, sulla proprietà vitata di 4,2 ettari (1,98 di Pinot Meunier, 1,22 di Pinot Noir e 1 ettaro di Chardon- nay). Se La Villesenière punta su fermentazioni e affinamenti in legno, la componente aziendale “Claude Michez” punta su acciaio e immediatezza e questo vino ne è prova lampante. Esordio dinamico finissimo floreale tra gelsomino, acacia, frangipane e gardenia poi lieve traccia di mandarino e canfora per aprirsi su nocciola e pinolo delicato. Una sottilissima trama gessosa lo completa mentre al palato è finissimo e delicato senza mai essere evanenescente anzi dando una profondità inaspettata a cotanta leggerezza…
Borgogno Langhe Nebbiolo Bartomè’ 2022
La tipologia piemontese più ricercata e alla moda è ben evidenziata da questa bottiglia grintosa e accesa nei suoi toni di frutta fresca e floreale di rosa carnosissima. Ribes rosso, fragole e lamponi insieme a melograno e amarena lo mostrano in gran forma con l’annata calda di Langa a pulsare sotto senza rovinare il quadro di bella bevibilità.
Nobile di Montepulciano Poliziano Selezione Caggiole 2019 Pieve Caggiòle
Mariastella Carletti di Poliziano non ha ancora trent’anni ma ha già preso in mano il timone tecnico ed enologico dell’azienda di famiglia, una di quelle che ha reso grande la denominazione negli ultimi 30 anni. Oggi il suo entusiasmo contagioso porta avanti il progetto Pievi della DOCG di cui una proprio porta il nome di Caggiòle, la zona baciata dal sole e dal suolo che permette la produzione di vini di grande spessore ed eleganza, generalmente vini in cui predomina il floreale e tanti spunti di stampo minerale e note di frutta rosso insieme a sapidità gustosa . Questo vino da single vineyard sin instrada perfettamente nel carattere della Pieve cui prende il nome ma in particolare ha però una esposizione nord che lo rende particolarmente resiliente al cambiamento climatico ma anche difficoltoso da portare a maturazione in annate che parevano tarde a maturare come la 2019.
Champagne Bandock Bouzy Grand Cru la Séduisante
Questa settimana vogliamo raccontarvi una storia di Champagne che abbiamo scelto per la nostra carta dei vini, una interpretazione affascinante del terroir champenois. Jean-Marie Bandock ci regala con “La Seduisante” un vero e proprio mosaico enologico dal Grand Cru di Bouzy. Immaginate un puzzle composto da 11 parcelle diverse, dove ogni tessera contribuisce alla complessità finale del vino. L’assemblaggio è un capolavoro di precisione: Pinot Noir che spazia dal 2015 al 2018 (con il 41,5% dell’annata 2017 come spina dorsale), completato da uno Chardonnay del 2017 e 2018 che aggiunge luminosità e tensione. La particolarità? L’affinamento in ceramica grigia piastrellata, che regala una purezza espressiva straordinaria. (altro…)
Champagne Louis Huot Carte Noire
Oggi vi porto nella Côteaux sud d’Epernay, precisamente a Saint-Martin d’Ablois, per scoprire uno champagne che racconta una storia di famiglia lunga quattro generazioni: la Carte Noire Brut della Maison Louis Huot. Questa piccola maison, con i suoi 8 ettari distribuiti tra Saint-Martin-d’Ablois, Vinay, Chavot e Monthelon, rappresenta perfettamente l’artigianalità champenoise. Olivier Huot, attuale proprietario, porta avanti una visione tradizionale ma tecnicamente impeccabile.