Degustiamo insieme tre Cirò Rosè della nuova Cirò Revolution ovvero quelli di Cataldo Calabretta Viticoltore 2017, Cirò rosato Azienda Romano 2017 e il – Cirò Rosato Tenuta del Conte 2017
Biodinamica e vini naturali
Gonet-Medeville Cuvée Athenais 2015 Ambonnay
Un insolito ma buonissimo rosso di Champagne, un pinot nero goloso e intrigante che scardina molte convinzioni sui rossi di questa regione spesso in effetti verdi e intricati. Grazie alla 2015 invece qui è un tripudio di frutta rossa e nera, note di ebanisteria nobile, tabacco e tocchi mentolati per un corpo lieve ma deciso, una dolcezza piena e succulenta, un vino perfetto per la cacciagione da piuma e la carne di maiale al forno.
Venerdi 16 novembre Amarone vs Brunello in trattoria: Podere le Ripi da Montalcino e Brigaldara dalla Valpolicella
Hermia IGT Toscana Bianco – 2016 Viogner Antonio Arrighi
Già notevole in una precedente incarnazione in barrique, il viogner elbano si esalta in maniera eccezionale con l’anfora con Antonio Arrighi che riesce a preservarne il varietale in maniera mirabile senza stravolgerne l’essenza. Questo vino dedicato all’antenato di Antonio viticoltore all’Elba (Hermia è il nome trovato su un anfora vinaria recentemente ritrovato in un sito archeologico greco) ha naso di albicocca e susine mature, erbe aromatiche, sambuco, timo, menta e note sapide evidente che si mantengono al palato dove la particolare acidità del viogner bassa ma martellate si fa sentire e diverte specie se si azzecca l’abbinamento come con il supplì al nero di seppia di Paolo Gori.
Venerdi 21 settembre iniziano le degustazioni da Burde con Elba Taste! Il giro dell’isola tra ricette e vini…
Cominciano finalmente le nostre degustazioni con un tuffo ancora in Estate…Molti di voi l’avranno visitata e sarà un piacere discutere e assaggiare preparazioni tipiche dell’isola durante la presentazione ufficiale del libro di ricette elbane Elba Taste a cura di Valter Giuliani. In una serata cercheremo di riassumere, mare escluso, il meglio dell’isola d’Elba interpretato in tavola da Paolo Gori e nel bicchiere ci faremo aiutare da Antonio Arrighi con il nuovo rinascimento dell’Aleatico, i bianchi del mare e i rossi e bianchi inaspettati in anfora. Vi aspettiamo!
Il pinot nero parla toscano
Misterioso e affascinante, sottile e trasparente eppure energico mutevole e sensibile nei confronti del luogo dove cresce, capace di sprigionare i profumi più arditi e sensuali del mondo del vino ma allo stesso tempo l’uva più complicata al mondo da coltivare e vinificare nel modo migliore: è facile capire come mai il pinot nero abbia un posto così speciale nel cuore di tutti gli appassionati di questa bevanda. E la Toscana poteva forse tirarsi indietro in questa sfida? In edicola su Business People di Settembre trovate una rassegna piuttosto completo sul tema…
Caiarossa 2010 Igt Toscana
Un vino bandiera, alla maniera dei grand cru bordolesi, questo complesso assemblaggio di Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Syrah, Sangiovese, Petit Verdot e Alicante che ormai da qualche anno cerca di ritagliarsi il suo meritato spazio tra i grandi toscani della costa. Questo Caiarossa 2010 è in forma strepitosa oggi dopo il giusto affinamento in bottiglia e mostra un colore ancora vitale e pronto e tanta piacevolezza a partire dal naso complesso e sfaccettato ricco di nervature ancora porpora e fresche.
Estate, tempo di vini austriaci! Le nostre scelte su Business People di Giugno 2018 in edicola
L’Estate è ovviamente tempo di vini bianchi ma per cambiare le vostre prospettive ed essere originalmente gourmet cosa di meglio che guardare ad un paese vicino che si è imposto sul mercato come uno dei produttori qualitativamente più importante per questa tipologia? L’Austria in Italia non è molto diffusa con i suoi vini ma è un vero peccato: il particolare clima e la sua posizione in mezzo all’Europa ne fanno una naturale prosecuzione dell’Alto Adige che punta da un lato verso la Germania (Mosella e Rheingau i riferimenti) e dall’altro verso l’Europa orientale dei rossi. Su Business People di Giugno in edicola trovate una nostra nutrita selezione per cominciare a farvi un’idea…
Brandini Barolo DOCG 2012 La Morra Biologico
Un classico e intramontabile Barolo de La Morra, tradizionale assemblaggio che riesce a mettere in evidenza il carattere fruttato rotondo e saporito dei Barolo di questo comune. La famiglia Brandini è tra le poche e tra le prime a proporre un Barolo biologico e la fragranza e la piacevolezza del frutto sembrano in effetti avere una marcia in più con una continua sottolineatura del bel fruttato di bosco, confettura di fragole e lamponi e le note balsamiche di incenso rose e lavanda a rincorrersi nel naso.
Oro di Caiarossa Igt Toscana 2014
Ecco un passito che nasce con la voglia in realtà di essere un muffato quando le circostanze lo permettono…e in questa 2014 con una vendemmia condotta a metà novembre su uve sane, ben passite c’erano anche tracce importanti di muffa nobile. Protette da una comunità di poiane che tengono lontani i volatili e recenti che le nascondono a cinghiali e caprioli le uve di petit manseng biodinamiche di Caiarossa portano ad un vino ambrato con note invitanti di frutta secca come albicocche e agrumi ma sempre punteggiate da pepe bianco, iodio e note ferrose classiche dei muffati a riecheggiare sauternes e vini simili.