Ha il colore di cui sono fatti i sogni del vino in toscana, questo Luteraia. Ti arriva con una lettera di accompagnamento che più stringata non si può ed è come dire “versami e capirai“. Ha un naso di terra, di liquirizia, di lamponi freschi raccolti a manciate, un non so che di dolce che si affaccia come della lavanda o della viola caramellata, poi spezie come chiodo di garofano, cannella ma non quelle muscolose e un pò legnose della barrique ma quelle suadenti del vino che ti sa parlare. (altro…)
Biodinamica e vini naturali
Perchè il vino biodinamico non vende, VinoVinoVino e Vinitaly a confronto
Lo scorso anno visitammo tutte e 3 le fiere e fu quasi una chiusura del cerchio. Quest’anno non ce l’abbiamo fatta con Villa Favorita (e a Cerea siamo solo stati alla bella cena del venerdì) ma ci fidiamo delle impressioni di altri, nonchè delle discussioni su Intravino. L’evento di Cerea, VinoVinoVino è stato un indiscutibile successo di pubblico, di qualità delle proposte, di gioia dei produttori e perfino di presenze di giornalisti e blogger. Ma da queste parti si comincia a pensare che l’uscita dalla nicchia per questi vini sia ancora molto lontana. (altro…)
Valpolicella Superiore Ripasso 2006 “Campi Magri” Corte Sant’Alda (Mezzane di sotto)
Una delle poche realtà biodinamiche che abbiano ricevuto premi non da categoria protetta (il titolo di cantina dell’anno per il Gambero Rosso). E proprio la Valpolicella è una zona dove la biodinamica ha molto da dire in mezzo a mostri enologici di opulenza e succosità, qui abbiamo un naso sì pieno e completo ma che in bocca non dimentica di essere soprattutto un vino per la tavola. (altro…)
Sottosera Barbera dell’Oltrepò Pavese 2007 Az. Agr. Andi Fausto Montù Beccaria
Dall’etichetta in poi (per non parlare del sito web astronomico) ti rendi conto che non è un prodotto comune, anzi. Al naso ti sorprende lì per lì con questa leggera volatile che punge appena, poi lo assaggi per vedere se è tutto ok e ti arriva questa mazzata di profumi quasi da Recioto della Valpolicella, un centrato di cassis e tabacco con nota dolce che scappa quasi dal bicchiere. (altro…)
Cesanese del Piglio la Visciola Priore 2009: meglio biodinamico o tradizionale?
Su Intravino se ne discute da ieri abbastanza vivacemente… Come più volte ripetuto, da biologo non pongo molta fiducia nei vari corni di vacca ripieni di urina sotto i vigneti, mentre come sommelier devo fidarmi e lavorare con quello che ho nel bicchiere, indipendentemente da dove provenga. Ecco che avere a disposizione tre cru analoghi per terreno e clima, con vigneti della stessa età e condotti dalla stessa mano in vigna e in cantina e a tre diversi stadi di applicazione del metodo biodinamico non era un’occasione da mancare. Stiamo parlando di Cesanese del Piglio, sconosciuto purtroppo ai più, ma non è questo il punto, e vediamo perchè. (altro…)
Storia della Biodinamica in agricoltura, versione breve
Dall’agricoltura in equilibrio con l’ambiente all’avvento dei pesticidi e fitofarmaci, come siamo cambiati in 100 anni e cosa fa il movimento biodinamico oggi nelle parole del bio-enologo Michele Lorenzetti. Non la vogliamo far così corta, però qualche pulce nell’orecchio vi verrà alla fine del video. (altro…)