Biodinamica e vini naturali

Fedardo 2005 Vin Santo Toscano Cosimo Maria Masini

Un Vin Santo Biodinamico godurioso e molto dolce al naso con albicocca, miele millefiori e castagno e humus a fare da conduttore per una serie di aromi molto coinvolgenti e classici veicolati da una discreta volatile. (altro…)

Vino è Teatro: Terre a Mano Bacchereto è Carmelo Bene, passione sopra ogni altro aspetto

Da Carmignano Rossella Bencini Tesi ci porta due vini che sono due opere complesse e due piece indimenticabili come un’opera di Carmelo Bene con il suo modo così particolare di raccontare filtrando attraverso la sua passione e immediatezza, sensazioni e sensibilità e poesia sopra quello che è la ragione e la razionalità. (altro…)

Candialle, Biologico e Chianti Classico per il Natale di God Save the Wine all’Hotel Bernini il 12 Dicembre a Firenze

Siamo nella zona più a sud della Conca D’Oro, la valle al di sotto del paesino medievale di Panzano in Chianti. L’estensione totale dell’azienda è di 34,5 ha, di cui 12 ha impiantati a vigneto completamente a regime biologico. Del resto il microclima della valle con la sua naturale estensione offre i presupposti basilari ed ideali per la viticoltura come vi renderete conto assaggiando Ciclope Candialle e la Misse, gli evocativi nomi dei vini di questa azienda al prossimo God Save the Wine all’Hotel Bernini il 12 Dicembre. (altro…)

Vino è Teatro: Caiarossa e la passione per la vita de La Traviata di Verdi

A Teatro un’occasione con il vino in scena e Dominique Genot con la Traviata di Verdi, una delle opere più romantiche che esistano, amore, passione per la vita e godimento in generale. Una filosofia intrigante e a tutto tondo che riflette l’applicazione della biodinamica a Caiarossa e tutto quanto serve per contenere energia e passione del terroir per questo vino. (altro…)

Capire la biodinamica , sabato 7 luglio ecco il Quarto Convegno Nazionale a Cerreto Guidi e c’è pure la prova che “la biodinamica è meglio”

Sin dalla sua prima edizione un Convegno che si è posto senza preconcetti e paraocchi su questo fenomeno di comunicazione e colturale (prima ancora che culturale) del vino di oggi, l’unica vera novità degli ultimi 10 anni nel nostro settore. Sia che ci crediate sia che la consideriate “esotica” o anche stegonesca, un evento che vi aiuta a pensare e capire ciò su cui stiamo dibattendo da anni sul web e sulle fiere di mezzo mondo ovvero se la pratica di coltura ispirata alla filosofia di Rudolf Steiner è davvero la miglior pratica di viticoltura possibile. E non solo dal punto di vista ambientale ma anche e soprattutto dal punto di vista enoico ovvero se è anche la pratica per rendere i vini migliori e più completi. (altro…)

Macchion dei Lupi Il Profeta 2009 Toscana IGT Merlot e Maremma

Merlot è la sfida cui pochi si defilano e in Val di Cornia il nome da battere o uguagliare è Tua Rita. Carlo Parenti ci prova da subito ed ottiene personalità e grazia con pochi compromessi. Lamponi ribes e caramello ma anche bocca che mette da parte le mollezze per ricercare un equilibrio impossibile da raggiungere ma solo perché le vigne sono giovani e scalpitanti. (altro…)

Poggio Cuccule Fattoria di Caspri 2008 (AR)

Scalpitante già in fondo al bicchiere e visceralmente sangiovese per come spinge sulla viola e sui fiori prima ancora che sulla frutta, qui tra ribes rosso e amarena. Bel corredo di spezia con resina e pepe rosa ma ciò che variamente colpisce di questo vino è l’impatto in bocca con un tannino diffuso e graffiamente ma assolutamente affascinante per come rapisce e seduce, come può sedurre e rapire uno schiaffo dato bene, tale è l’impeto della componente dura del vino, appena bilanciata da alcol e struttura. (altro…)

Senza Amarezza è la biodinamica sopra Firenze, a Scandicci scopriamo Podere Casaccia e il principio del “sine felle”

Alla scoperta dei vini biodinamici del Podere Casaccia a God Save The Wine, parliamo con Roberto Moretti e l’atteggiamento “Sine Felle” che accompagna le vite, le uve e la produzione dei vini di quest’azienda che dimostra che un vino biodinamico può essere buono e pulito e che può dimostrare la grandezza di territori fino ad allora poco considerati come Scandicci. (altro…)

Macchion dei Lupi Esperienze IGT Toscana 2009

Su terreni minerali e lavici, ha una nota fumè che lo percorre tutto, lasciando però emergere inchiostrato di nero dell’anice, del rabarbaro, frutta di bosco piena e completa. Bocca d’effetto, succulenta ma con un equilibrio fatto di terreno ed estrazione. Sinuoso e penetrante con un buon frutto carnoso tra ribes nero e mirtillo, un filo di mirto e prugna. Bocca equilibrata e di beva molto facile, finale non lunghissimo ma integro. (altro…)