Si presenta baldanzoso e fresco dei Tre Bicchieri appena ricevuti dal Gambero Rosso… Colore vivace porpora, di bella limpidezza, pulito. Il naso colpisce per la parte fruttata, di mirtilli e ribes nero e more di rovo, poi bel lato vegetale, verbena, di tabacco e sottobosco e il classico elemento mentolato della casa. Bocca di grande polpa, succosità e freschezza anche in annata decisa e piena.
Biodinamica e vini naturali
Villa di Capezzana Carmignano DOCG 2005
L’annata fresca e pimpante, sontuosa a livello europeo ma meno celebrata in Italia, vede cabernet sauvignon e sangiovese danzare in maniera perfetta. Non ci sono accenni granati ma ancora porpora scuro e danzante al colore. Naso con viola, more, lavanda e rabarbaro, conditi da spezie come pepe verde, cioccolato, menta, e una parte erbacea di, rabarbaro e china.
Villa di Capezzana Carmignano DOCG 2014
Una annata fresca come la 2014 mette in evidenza l’estrema eleganza del Carmignano di Capezzana con sangiovese sugli scudi e cabernet ad attendere sornione in sottofondo. NOte di viola, mirtillo, tabacco e pepe caratterizzano il naso in cui emergono anche amarena e china, corteccia e sandalo, talco.
Trebbiano di Capezzana Igt 2023
Vino di estrema eleganza ma che ha sempre bisogno di tempo in bottiglia per esprimersi al meglio il Trebbiano di Capezzana che nasce dallo stesso trebbiano “rosa” da cui nasce il grande Vin Santo di famiglia. Nonostante sia molto giovane e quindi al naso si concede pochissimo si sente un bel floreale di ginestra, pesco, pepe, ginestra e susina.
Vin Santo di Carmignano 2016 Villa di Capezzana
Un incanto di caramello, albicocca, sottobosco e un profondissimo legame con la macchia mediterranea caratterizzano un’altra epica edizione del Vin Santo di Capezzana, tra i vini dolci più premiati al mondo. Un vino che matura in botti di varie dimensioni nella storica vinsantaia della Villa che gode del clima perfetto per far nascere questo vino che sa anche di fichi, datteri, zenzero, miele di castagno e che ti avvolge al palato come pochi altri.
Flori Uka Kallmet 2022 Albania
L’uva kallmet che conosciamo forse tutti meglio come il kadarka ungherese e austriaco in realtà nasce proprio da questo paese nel nord dell’Albania da dove i serbi lo portarono più a nord dandogli il nome del comandante Skadarka che governava la regione. In etichetta porta un classico albanese del nord con il basco e i baffi imponenti, Flori Uka rievoca suo nonno in questa immagine da “Highlander”. E’ un perfetto vino dell’alto mediterraneo o Europa centrale con le sue belle note di marasca e chinotto unite a vegetali freschi e corroboranti. Non fa legno ma riesce a sviluppare note di tabacco e speziatura intrigante con lieve fumè e pepe nero.
Adonis Pineau D’Aunis 2021 R. Guettier
Il gioco di parole sull'”Adone” il giovane bellissimo che richiama foneticamente il “D’Aunis” di questo originale vitigno rosso della Loira forse è esagerato per questo intrigante e bizzoso vino rosso di Guettier ma non c’è dubbio che non sia vino da lasciare indifferenti. Note di frutta di bosco scuro, rosa, chinotto, terra, more e ciliegie, pepe e mallo di noci, note vegetali tra verbena e sedano, note di freschezza anche mentolata, ribes nero ma in confettura. Sorso ha nota asprigna molto importante che ha bisogno di essere abbinato, nel nostro caso su Dischi volanti, melanzane e bottarga.
Villa di Capezzana Carmignano DOCG 1981
La vita comincia a quarantatré anni per questo vino anche se in realtà pare che il tempo per lui non scorra proprio…Colore granato molto limpido, brillante, luminoso. Naso con frutta di bosco scura e in confettura ancora vitali, intrigante speziato e balsamico. Sopratutto stupisce e commuove il sorso ancora pieno e deciso con piacevole cuoio, poi frutti di bosco più maturi, iodato, erbe officinali. In bocca si dimostra salino delicato, succoso, elegante, potente in lunghezza e non in larghezza.
Flori Uka Ceruja 2022 Albania
La vite prefillosserica di Flori Uka permette la nascita di questo vino decisamente unico e sfaccettato, un bianco ottenuto con il 100% di uve Ceruja che rivela a strati la sua complessità iniziando da note di gardenia e frangipane per poi virare su agrumi freschi e pompelmo candito. Si fa piano piano più roccioso e minerale con il tempo e soprattutto in bocca dove si allarga con le sue note umami e di frutto di grande maturità in cui riemergono a tratti note di peperoni crusche e senape.
Plantaže Crnogorski Chardonnay Val Brut 2021 Montenegro
Ricco e fresco, una bella composizione tra chardonnay rabbioso e acidissimo (non fa malolattica) per un vino sorprendente e dinamico dalle alture del Montenegro. L’uva bianca qui cresce solo grazie all’influenza del lago Scutari ma raggiungono un bella maturità e hanno bisogno di soli 18 mesi per diventare questo croccantissimo metodo classico. Rafano, senape, glicine, pompelmo e limoni ne compongono il primo naso cui fanno subito nocciole e mandorle e qualche tostatura di lievito, sorso deciso e dinamico come dicevamo, non solo per il burek!