Fresco, diretto, immediato e con una gustosità particolare che deriva dal macigno del suolo in cui crescono le viti. Il Colombaio di Cencio Monticello esprime in maniera precisa e accurata il lato di Gaiole più impervio ed etereo ed è un vino con poche concessioni alla ruffianeria. E’ invece vigoroso, fresco con frutto sottile ma profondo, accattivante ma mai svenevole, fresco e piccante, adatto a moltissime occasioni.
Bevute
Capannelle Chianti Classico Gran Selezione 2016
Manuele Verdelli racconta storia e stile di Capannelle, l’azienda più vicina al borgo di Gaiole e che accoglie dall’alto ogni visitatore della città. La Gran Selezione è l’ultimo vino nato in azienda e raccoglie in parte l’eredtà della Riserva ma esprimento garbo e grazia di un sangiovese in quota tra ribes rosso, frutta di bosco scura, rose marocchine e cenni di macchia mediterranea. Il sorso ha sostanza e polpa ma il tannino e la bella freschezza dell’annata lo rendono sorprendentemente lieve e arioso.
Serafini & Vidotto Recantina Montello Colli Asolani DOC 2020
Incontriamo per la prima volta in trattoria ma anche nella vita di molti degustatori la Recantina ovvero l’unico vitigno autoctono del Montello arrivato fino a noi. Dalla particolare forma del grappolo cilindrico e molto compatto, non ama le zone umide e i fondovalle ma nelle giuste condizioni produce bene (anche se non molto) e regala vini dal bellissimo e moderno equilibrio acido sapido fruttato.
I Sodi Chianti Classico Riserva 2018
Andrea Casini introduce la sua azienda da Monti in Chianti e la loro filosofia aziendale fortemente centrata su sangiovese e anche sul canaiolo cui dedicano un vino di bella ricchezza e personalità. Questa riserva ha stile e garbo ma soprattutto la bella dolcezza di amarene e mirtilli con tratti di viola candita e alloro che caratterizzano la 2018 in zona. Sorso di struttura e importanza ma soprattutto di soddisfazione godereccia bevuta da sola e soprattutto con piatti di bella succulenza e aromaticità.
Serafini & Vidotto Manzoni Bianco Montello Colli Asolani DOC 2020
Ecco un vitigno gioiello aromatico tutto italiano, creato dal Prof. Luigi Manzoni nel 1930 presso l’Istituto Enologico Cerletti di Conegliano. Le origini sono riesling e pinot bianco con il primo a dare in questa versione di Serafini e Vidotto tant note di frutto appena tropicaleggiante e albicocca e il secondo a dare note di agrumi intensi completate da sambuco canfora e floreale giallo. In trattoria durante la serata si è rivelato ottimo sulla Battuta di Angus Mr Beefy, porcini e olio nocciola e sulla Zuppa carote, cannella e bacon di Paolo Gori.
Cantalici Baruffo Chianti Classico 2020
Giovanni Cantalici racconta in trattoria l’origine del nome di questo vino e soprattutto il travolgente entusiamo con cui la sua famiglia (a partire da suo padre e suo zio, Daniele e Carlo Cantalici) porta avanti questa idea di vino territoriali e rustico, sincero e profondo in quel di Gaiole. Un vino di bella struttura e personalità con note di frutta rossa lampone melograno e fragole con tocchi di speziatura e pepe leggero che si rivela profondo e dolce al palato per poi chiudere con energia e grinta.
Tenuta San Vincenti Chianti Classico 2019
Patriza Papei racconta San Vincenti, l’azienda più orientale di Gaiole e di tutto il Chianti CLassico. Un vino delizioso e intrigante con note di sottobosco, viola, mirtillo e ribes nero dove merlot e cabernet puntellano il lato dolce del sangiovese e a loro volta sono ravvivati da sensazioni di ariosità e rimandi agrumati di rara piacevolezza.
Nelle vicinanze del borgo storico di San Vincenti, in località Stignano, l’azienda agricola di Tenuta San Vincenti si estende per 60 ettari, completamente protetti dal bosco selvaggio circostante. L’antico casale restaurato si erge come una gemma preziosa su un tappeto di vigneti e uliveti. La posizione è superba, con vista mozzafiato sul Monte Amiata e sull’intera area delle Crete Senesi, in un luogo con una delle tradizioni enologiche più rinomate al mondo.
Badia a Coltibuono Chianti Classico Riserva 2018
Tra le aziende di riferimento centenaria del Gallo Nero, Badia a coltibuono con Roberto Stucchi Prinetti ha sempre avuto una impostazione rigorosa che traguardo i decenni futuri più che l’immediato. Ne è prova questa magnifica riserva con tratti delicati e sottili eppure forzuti e ampiamente eleganti, tratteggiata da lamponi viole fragole e rimandi a incenso ed erbe aromatiche che la impreziosiscono senza appesantire. Sorso splendido fine elegante e con trama tannica che lo renderà molto più longevo di quanto la 2018 avesse fatto immaginare con le sue prime uscite.
Podere Ciona Chianti Classico Riserva 2016
Jennifer di Podere Ciona racconta l’impegno e il rigore con cui la famiglia Gatteschi produce i suoi vini in un gamma compatta ma che riflette benissimo i suoi di alta quota con slancio e intensità. Siamo a Monti in Chianti a Gaiole, un luogo magico dove i vini acquisiscono eleganza e struttura ma sempre nel solco dell’ariosità e della leggerezza. Non fa eccezione questa Riserva che risente dell’annata grandiosa e giustamente celebrata. Il vino ha polpa rigore e sostanza e anche un frutto ancora pulitissimo, dolce e intrigante tra confettura di lamponi, amarene , viole e poi un tappeto di pepe cuoio e liquirizia.
Chiave di Saletta Igt Toscana 2016 Villa Saletta
Il vino dedicato alla Chiave, simbolo dei Riccardi proprietari di Villa Saletta nel rinascimento, è una bella sintesi dell’unione della toscanità del sangiovese al lato inglese attuale proprietario della tenuta. Quindi spazio oltre al 50% di uva autoctona a merlot, cabernet sauvignon e franc che qui però hanno un lato fruttato ricco, mediterraneo e balsamico che lo discosta molto dai modelli francesi più erbacei.