Il vino più importante di Bulichella è proprio Montecristo che prende il nome dall’isola che si può intravedere dalla Val di Cornia in giornate limpide. Nasce da Cabernet, Merlot, Petit Verdot guidate in cantina da Luca d’Attoma. Dopo qualche anno in bottiglia (questa 2016 è uscita due anni fa) sviluppa un bouquet straordinario e potente, sfaccettato e di roboante frutto che con il passare dei minuti pare stendersi e rilassarsi. (altro…)
Bevute
Il Sigillo Cantine del Notaio 2015 Aglianico del Vulture DOC
Il Sigillo delle Cantine del Notaio ovvero il cosidetto “amarone dell’Aglianico” è un vino poco frequentato ma che meriterebbe una riscoperta quantomeno per capire come l’influenza dello zucchero risulti ideale per bilanciare il tannino esuberante in certe situazioni. Bottiglia pesantissima un po’ fuori dal tempo ma nei bicchieri è vino fiero e di grande suadenza, frutta di bosco more di rovo, visciole, carrube, mallo di noce e refoli balsamici misti a pepe in una versione scura e cavernosa e affascinante di questo vitigno.
Calcamura Chianti Classico 2020
Andrea Rojas presenta la prima annata del suo vino in San Casciano. L’enologa cilena ci racconta di come si è innamorata di San Casciano e delle sue potenzialità enoiche grazie a questo fazzoletto di terra tra olive e colline dolcissime. L’esordio, sangiovese con un piccolo saldo di cabernet sauvignon , presenta un frutto esplosivo e nitidissimo molto sancascianese.
Nubio 2019 Petricci e del Pianta Cabernet Sauvignon
Un Cabernet di spessore e impatto questo Nubio di Petricci e del Pianta, tanto balsamico e frutto di sottobosco fresco e che mette golosità di berlo. Ingresso di impatto e struttura , resa più fine da rimandi balsamici di alloro ed eucalipto . (altro…)
Valleprima – “Terre d’Argilla” 2015 – Toscana Ciliegiolo IGT
Artemio Compagnucci di Terre d’Argilla racconta la sua storia d’amore con il Ciliegiolo e l’importanza nella storia dei vitigni italiani. La sua versione in quel di Montespertoli non è l’unica in purezza nel territorio e mostra una vocazione speciale di questo territorio per il vitigno che nel bicchiere mostra muscoli grazia e una eleganza rustica che conquista, soprattutto in abbinamento con carni in umido e salsate.
Petra 2019 Igt Toscana
Petra , grand Vin dell’omonima tenuta a Suvereto, Val di Cornia, sfrutta l’Annata grande e grandiosa nei fatti con una intensità aromatica prorompente, frutto fresco mirtillo ribes nero, oliva, viola candita e rosa marocchina , al contempo note scure di musk, carrube , mallo di noce e macchia mediterranea spalmata su legno nobile di scatola di sigaro (legno di cedro).
Casisano Rosso di Montalcino 2020
Ecco un esempio perfetto della nouvelle vague del Rosso a Montalcino! Note squillanti rosse di lamponi e fragole e melograno si mescolano a note speziate leggere e tostate del legno grande di affinamento. Ma è al sorso che questo Rosso di Montalcino di Casisano 2020 colpisce per come sa essere preciso accattivante senza essere ruffiano ma soprattutto sferzante di tannino e bella profondità.
Aleatico Stillo Petricci e del Pianta Igt Toscana 2020
Daniele Petricci ci racconta di un amore per l’uva aleatico nato all’isola d’Elba è sfociato in un loro vino struggente saporito e perfetto su torte e preparazioni al cioccolato.
Il Repertorio 2021 Aglianico del Vulture DOC Cantine del Notaio
Il classico Aglianico di Cantine del Notaio ha mostrato al mondo di cosa fosse capace questo vitigno su un terreno incredibile come quello del vulcano della Basilicata ormai tanti anni fa ma riassaggiarlo è sempre illuminante per capire se questo vitigno può avere un ruolo nel futuro del vino italiano.
Bakkanali Rosa Igt Toscana 2022
Ecco un vino rosa dalle caratteristiche modernissime e incredibilmente centrato sulle richieste del mercato. Sebastian Nasello e Ugo Fabbri hanno realizzato sull’Amiata con Bakkanali il sogno di ogni sommelier ovvero un vino capace di abbinarsi e rilanciare i gusti e persistente fra loro molto disparate. Nel nostro caso si è rivelato ottimo su polenta e fegatelli ma in tutte le occasioni dove serva persistenza, freschezza, intensità, dolcezza soave, questo rosa si rivela un vino perfetto e incredibile abbinamento. Nel video Sebastian ci racconta come nasce un vino rosa sull’Amiata e come è possibile lavorare enfatizzando le caratteristiche del terrore di montagna.