Bevute

Assaggi di vino distillati con punteggio, spesso con video degustazione

Sangiovese IGT Fattoria di Piazzano 2007 (Empoli FI) 100% Sangiovese

Squillante e vivace già dal colore mai troppo carico ma freschissimo. Lato technicolor del sangiovese con lampone e fragola sparati e incalzanti già al naso e anche in bocca la festa continua. Ricco profumato intenso, schietto. Certo la mano dell’enologo lavora pulita e sicura ma più di rimessa che di aggiunta, lasciando libero il territorio di tirar fuori calore e speziature senza forzature ed esagerazioni. (altro…)

Unica idea di Valpolicella in tre vini | Classico, Amarone, Recioto Trabucchi e del perchè non se ne può parlare separatamente

Assaggiare i vini di Trabucchi e la sua idea di Valpolicella, così connaturata alla tavola e alla dimensione naturale e biologica del territorio è una esperienza totalizzante. E’ anche spesso difficile in una serata riuscire a trovare spazio per altro, per altre uve per altri vitigni per altri vini tanto è immersiva l’esperienza della Valpolicella, la corvina, il corvinone, la rondinella e i suoi tre prodotti simbolo. (altro…)

Carrè di Cervo con mele campanine e Grappa Trentina Vecchia Riserva Giovanni Poli

Altra graditissima sorpresa della serata Grappa Dinner con la Grappa Trentina la scoperta o riscoperta di come le grappe invecchiate possano svolgere un ottimo lavoro nell’accompagnare piatti succulenti e ricchi come il carrè di cervo abbinato alla mela campanina. Non ci sono untuosità e grassezze ma una dolcezza e speziatura particolari che possono mettere in difficoltà certi vini. Ci siamo quindi fatti aiutare da un grande grappa invecchiata distillata da Giovanni Poli. (altro…)

La Bulichella Sfiziale Aleatico 2010 vino dolce passito Val di Cornia

Una concezione alternativa di questo vitigno, non un vero e proprio passito ma una versione più fresca e diretta ottenuta solo da mosto fiore senza usare le bucce. Tanto il colore c’è già e soprattutto ogni virgola di profumo incantevole che rapisce l’anima appena si avvicina il bicchiere. La bellezza di questo vino è che non ha tannino nè lati amari, è solo frutto ricco scuro e carnoso e  in bocca pare quasi secco tanto è ben bilanciato. (altro…)

Terra e Cielo 2006 Fattoria Castellina – Montelupo (FI) 100% Sangiovese

Comanda la mano dell’uomo qui e da Empoli si arriva quasi fino a Montalcino in un attimo. L’attimo in cui la macerazione si allunga e il sangiovese risponde usando la sua dura scorza e regalando al vino un carattere quasi ilcinese con frutta sotto spirito, tabacco kentucky, humus e sottobosco autunnale, un variegato mondo sottile di brume autunnali e pomeriggi di quiete riscaldati da un calore tergano e viscerale. (altro…)

I Mandorli Vigna alla Sughera – Sangiovese Val di Cornia 2008

Di una grazia e una lievità profonde con floreale da sangiovese e sottobosco di tabacco che riflettono un rapporto idilliaco tra territorio e vino, ben esplorato in questo seminale post di Intravino. Un rapporto agli inizi ma già solido che promette amore eterno con la mineralità e il sottobosco che cambiano in continuazione e regalano emozioni sull’ottovolante a chi abbia voglia di seguire le peripezie di questo sangiovese di collina, mai troppo caldo e mai troppo reticente. (altro…)

Sangiovese 100% in Toscana | Cui prodest?

Nel secolo scorso, soprattutto fino agli anni ’80, l’idea di un vino prodotto in Toscana con il 100% di Sangiovese era qualcosa di eretico e l’unica eccezione (ovviamente Montalcino)  era giusto messa lì per confermare la regola. Troppo poche le zone dove era immaginabile e possibile ogni anno avere una qualità costante e alta da uva così bizzosa e bisognosa di cure e attenzioni grandissime e troppo ampia la sua diffusione in ogni areale possibile. Oggi però è cambiato il clima, la diffusione del vitigno ma soprattutto la conoscenza delle sue caratteristiche. Ecco quindi che da un confronto tra vini completamente ottenuti da sangiovese in quattro province toscane come Arezzo,  Firenze, Siena e Grosseto ha portato a conclusioni interessanti. (altro…)

Borgogno e il “Coccodè” applicato a Barolo | E il salto della quaglia da DOCG a NoName

Non si può fare a meno di pensare alla teoria del Coccodè visitando l’azienda di Andrea Farinetti, il più giovane dei figli di Oscar per come da cantina si sia sollevata in pochissimo tempo a, quasi, monumento vivente ad uno dei vini più prestigiosi del mondo. Anche fingendo di non essere stati intrigati e rapiti dalla visita sensoriale in cantina con 9 diversi vini alla cieca, spesso sorprendenti, quello che ci rimane in testa tornandosene mestamente via dal Piemonte bellissimo di questo autunno è l’ascensore in vetro con cui si accede alla bellissima terrazza posta al centro dell’universo del BArolo. (altro…)