Bevute

Assaggi di vino distillati con punteggio, spesso con video degustazione

Chateau Haut Lagrange 2008 AOC Pessac – Leognan

Uno Chateau in posizione invidiabile tra Larrive Haut Brion e Malartic Lagravière, una zona coltivata almeno dal 1850, 8 ettari divisi tra bianchi e rossi su terreni eccezionalmente drenanti, maturità degli impianti notevole (20 anni di media) l’azienda di Fracis Boutemy presenta un classico blend Cabernet Sauvignon 55% Merlot 45% che sorprende e spiazza grazie ad una freschezza notevole già al naso. (altro…)

Rosato 2011 Castello di Ama Toscana IGT

Rosato alla vecchia maniera ovvero da salasso per ottenere un vino al naso piacevolmente incantevole, ruffiano quanto basta di lamponi e fragola e tocco di arancia. Ma è una ruffianeria solo apparente perchè in bocca ha nerbo e struttura da chiaretto con sapidità e acidità sugli scusi e un lieve tannino che lo renderà eccellente compagno di tante grigliate estive. (altro…)

Piastraia Bolgheri Rosso Doc 2008 – Michele Satta

Da Varese a Bolgheri seguendo un sogno e la voglia di cambiare vita e da allora per Michele Satta è partita una rivoluzione che ha coinvolto tante persone, tutte stregate dalla magia di questo territorio. Il Piastraia è bolgherese atipico così come lo è Satta con un’attenzione speciale al sangiovese che infatti qui regala scorrevolezza, piacere e quasi una nota dolce che smussa gli angoli di Merlot Cabernet e Syrah e fornisce una prova maiuscola di compattezza e bevibilità. (altro…)

A scuola di SuperTuscan | Antinori e le convinzioni del territorio tra Sangiovese e seduzioni alloctone

Molti giornalisti del settore li vedono come fumo negli occhi e ritengono quasi offensivo doverne parlare ma alla prova delle aste tocca rimettere in discussione molte convinzioni sulle potenzialità del nostro vigneto all’estero. Non ci fossero stati Tignanello, Solaia, Cervaro della Sala e Bolgheri in genere, per molti il vino italiano sarebbe ancora il Chianti nel fiasco e via andare. Ci sarà pure una bella percentuale di autocelebrazione nella presentazione di alcune vecchie annate di casa Antinori prima dell’asta da Pandolfini a Firenze lo scorso 13 Marzo ma in effetti anche guardano altrove, i supertuscan dettano legge per cifre e notorietà in un settore dove in pratica solo Barolo e Brunello di Montalcino rappresentano occasioni di acquisto interessanti e pezzi ambiti dai collezionisti. (altro…)

Chateau Le Sartre 2008 AOC Pessac – Leognan

Già noto nel 1800, questo Chateau è stato riportato a grande splendore da Maria Josè Leriche dopo l’acquisizione da parte degli stessi proprietari del mitico Chateau Carbonnieux. La tenuta si estende per quasi 90 ettari con Cabernet Sauvignon e Sauvignon Blanc a occupare lo spazio maggiore seguiti da molto Merlot e quote rimanenti piccole di Semillon e Cabernet Franc.   (altro…)

Haiku 2009 Castello di Ama IGT Toscana | Revolution, again?

Eccolo finalmente il vino che ha fatto tanto discutere prima ancora di essere nei bicchieri…Sì perchè questo nuovo nato si pone come prezzo e ambizione al livello del Chianti Classico e quindi la sua nascita è stata salutata con ben più di un’alzata di ciglio. Per non parlare del Cavaliere Guidoriccio da Fogliano che nella label fa un balzo in avanti verso il futuro spostandosi verso destra.

Ma come è questo Haiku? Quasi per niente come ve lo sareste aspettato. (altro…)

Pessac Leognan vs Bolgheri: gemelli diversi? Degustazione e discussione a Castagneto a Tavola sulla riconoscibilità territoriale

Due territori lontani e distanti come latitudine ma che si richiamano nel bicchiere e nelle caratteristiche pedoclimatiche: questa la degustazione organizzata da Paola Rastelli di Ais Livorno per Castagneto a Tavola. Lassù le Graves, i ciottoli e i detriti della Garonna che hanno depositato per secoli ciottoli e prima ancora i mari che hanno creato un letto di argille. Qui il mare in vista, i detriti e i sassi (a cominciare famosi della “Sassicaia”) portati dai fiumi e la sabbia silicea quasi affiorante. (altro…)

L’erta di Vigliano 2006 Paolo Marchionni

Da Scandicci la scommessa di San Martino alla Palma passa attraverso un cabernet che viene mirabilmente alleggerito e migliorato da un sorprendente sangiovese. Naso lieve elegante dove amarena e durone del sangiovese si sposano con peperone, mirtillo e pepe del Cabernet a dare un vino elegante e finissimo. Bocca da tavola, immediata e sfaccettata quanto basta a richiedere un altro sorso. (altro…)

Oro della Cercatoia 2009 IGT Toscana | Moreno Sonatori Gino Carmignani e i segreti di Montecarlo

La scommessa di fare un grande Cabernet in zona d’elezione per i bianchi può dirsi vinta o almeno iniziata benissimo sotto l’egida di Gino Fuso Carmignani, una delle figure più carismatiche del vino toscano. Moreno Sonatori è il proprietario che crede nel progetto e viene fuori con una prima annata impressionante per grazia e ricercatezza. D’impatto, grazioso fruttato non esagerato, legno ben integrato e appena percepibile, nota di peperone lieve e grandissima sapidità. (altro…)

Il sangiovese 100% a Firenze | Zac Principe Corsini IGT 2008

Non serve essere una famiglia nobile e da decine di generazioni per fare vino in Toscana però decisamente aiuta. Non solo a realizzare una presentazione lussuosa e inconsueta, intima e magniloquente senza apparire tronfia (nonostante le apparenze). Sangiovese, quindi, per un vino che poteva essere il quarto Chianti Classico ma che invece segue la strada illustre degli IGT Toscana andando a infoltire le fila degli interessanti Sangiovese 100% che raccontano un’idea di territorio toscano sovra-DOCG ma capace di raccontare molto dei microclimi e della storia della nostra enologia. (altro…)