Dalla parte migliore del vigneto di Isabella solo in alcuni anni è pensabile portare la maturazione delle uve quasi a fine ottobre di queste vigne cinquantenni. Frutti portati in cantina e lasciati a macerare in cemento per un mese per estrarre fino all’ultimo l’essenza del Nebbiolo di montagna che si fa esile ma fortissimo, rarefatto come l’aria da queste parti ma sempre appuntito. (altro…)
Bevute
Rosso di Montalcino Canalicchio di Sopra 2010
Schietto diretto e davvero sangiovese purosangue con la sua intensità floreale croccante e sapida sin dalla prima volta che ci metti il naso. Poi è sempre lì, diretto immediato e succulento, non lunghissimo ma ha la capacità di farti sorridere e pensare alle cose belle dalla vita, come il Sangiovese quello serio. (altro…)
Tartufo, Alsazia e Mosella, variazioni di terroir con Marcel Deiss e Heymann-Lowënstein
Quando si parla di terroir in tempi di biodinamica e ritorno alla natura lo si deve fare per tutti gli element che compongono le nostre serate anche le più estreme. Ecco che su un piatto d’argento (anzi d’oro bianco visto l’abbacinante allestimento) arrivano i bianchi tartufi di San Miniato, i vini alsaziani dell’eretico Marcel Deiss (che antepone da sempre i vigneti ai vitigni) e il paradigma moselliano della mineralità vinosa attraverso il Riesling: una successione di profumi stordente e ammaliante ma ribadisce ad ogni morso e sorso lo stesso concetto. (altro…)
Riecine La Gioia IGT Toscana 2004
Bottiglia notevole, fresca equilibrata ed elegante con una intensità bella e scura di frutta di bosco, fragola in confettura e spezie delicate. Soprattutto in bocca poi colpisce per struttura e corpo che non stancano e che invogliano a nuova bevuta. (altro…)
Fedardo 2005 Vin Santo Toscano Cosimo Maria Masini
Un Vin Santo Biodinamico godurioso e molto dolce al naso con albicocca, miele millefiori e castagno e humus a fare da conduttore per una serie di aromi molto coinvolgenti e classici veicolati da una discreta volatile. (altro…)
Arelè Trentino DOC Vino Santo 1999 (100% Nosiola)
Un piccolo grande capolavoro queste appena 5mila bottiglie di Vino Santo con rese bassissime (da 100 kili di uva poco più di 20 bottigliette da 50 cl) con appassimento sulle arele delle uve di Nosiola più ricche che si protrae fino alla settimana santa (di qui il nome). (altro…)
Meursault 1er cru Genevrières 2010 Bouzereau
Introdotto da Giampaolo Gravina, non solo nocciole e burro ma un grandissimo vino da uno premiere cru in procinto di diventare “grand” e si sente tutto, annata stimolante, vino intenso e con riserva di acidità impressionante. (altro…)
Riecine La Gioia IGT Toscana 2003
Una delle migliori Gioia di sempre in una forma strepitosa, dai profumi soavi ma intensi, nitido di amarena e visciole con cenni di spezia orientale finissima e tocchi di floreali e balsamico. Ma soprattutto è in bocca che diviene grandissimo e avvolgente con ancora riserva di gusto e integrità. Uno dei migliori 2003 mai assaggiati e di sicuro in una fase evolutiva strepitosa. (altro…)
Barolo 2008 Bricco Boschis Cavallotto, il Barolo spiegato ai fiorentini
Annata dalla spiccata acidità e ancora molto lontana dalla maturità espressiva, ha un naso arcigno e arroccato su note fruttate nere e speziatura ricca senza esagerazione. Una nota curiosa di vetiver e balsamica che preconizza una bocca potente ma ancora chiusa che sferza il palato senza appagare del tutto, a meno che non lo abbiniate nel modo giusto. (altro…)
Podere Fortuna Coldaia 2009 Alessandro Brogi
Una doverosa introduzione per l’avventura mugellana un poco folle ma sostenuta da risultati impressionanti da Alessandro Brogi che presenta il suo Coldaia 2009 il cru meno famoso dei due ma anche quello che da i risultati più costanti, meno finezza ma più frutto, meno etereo e intenso al naso ma succulento e sapido al palato per una bevuta spensierata ma mai banale. (altro…)