I miei suoceri me lo hanno regalato per scherzo…per farsi due risate e in effetti me lo hanno incartato insieme ad un novello 1990 di incerta provenienza abruzzese ritrovato in una enoteca di Oldenburg città natale di mia moglie. é finita che ce lo siamo gustati accanto ad un piatto di tagliolini freschi da un pastificio torrelaghese con code di gamberi e zucchine . Ecco come è andata…
Il tappo era in buone condizioni per avere 18 anni e salvo un pò di muffa superficiale era intatto e sembrava aver svolto il suo compito. Appena versato nel bicchiere il vino si presentava limpido e quasi cristallino con assenza di qualsiasi particella in sospensione. Inoltre il colore era incantevolmente dorato pieno e deciso, quasi con sfumature ambrate. Roteandolo, si notava una certa resistenza, perfettamente in linea con quello che ci saremmo aspettati da un Auslese sia pur di “soli” 8 % di alcol. Al naso inizialmente si sente quasi solo quella nota strana di pomodoro e ananas cotto dal sole che hanno certi eiswein poi però svaniscono velocemente ed ecco che escono un bellissimo cedro e un lime squillante. Subito dopo è il turno di salvia e resina di pino con il cedro che diviene un cedro candito. Giungono poi note di frutta più tipiche del Riesling come l’albicocca e l’ananas e della papaya matura. Sul fondo si intravedono note di pietra focaia uva passa e miele. Questo grandissimo naso ci fa ben sperare per il gusto e in effetti è sorprendente come un vino bianco di quasi 20 anni si lasci bere con questa facilità! L’acidità ancora alta e l’alcol e il corpo del vino dall’altra ne fanno un vino equilibrato, neanche troppo dolce (qualche anno fa poteva anche essere un pò troppo stucchevole per i nostri palati). Dicevamo, in bocca è abboccato, di corpo,fresco e piuttosto sapido in un retrogusto lungo di frutta e spezie che a me hanno ricordato una cedrata Tassoni(che per me è un gran complimento!)…Sul finale ecco marmellata di arance amare e una lievissima nota ossidata che però non rovina assolutamente l’esperienza ma anzi che ci ricorda che per provare queste bellissime sensazioni con un Riesling tedesco vale veramente aspettare qualche anno! E dire che la cantina Carl Rehnon è neanche tra le più pregiate o famose…(ammesso che esista ancora…)
In tavola come detto c’erano taglierini alle zucchine e gamberetti (cucinati con un pò di Orvieto Classico le Velette) e il Riesling non stonava più di tanto, ma è stato più degno compagno dello zuccotto della Gelateria Romana di Torre del Lago che abbiamo avuto come dolce.
Una grande esperienza che consiglio a chiunque passi in Germania…non è raro che le enoteche diano via a prezzo di saldo questi piccoli tesori dato che anche in patria, non si lasciano invecchiare questi vini più di due-tre anni al massimo.
Per chi si fosse incuriosito sui Riesling vi ricordo che potete dare una lettura alla pagina della serata che abbiamo fatto da Burde lo scorso Autunno e sentire i nostri Podcast sull’argomento!
English Translation (Summary)
This started as a joke from my wife’s parents…but it ended like a good and formativa tasting! It’s always difficult to find good and old German Riesling due to a too recent discovery of the fantastic aging possibilities of this grape variety. Here it is how it was!Shiny and deep gold color. On the nose lime and ceddar mixed with sagebrush and pine sap. On the palate, golden apples, ginger and minerality, apricot, raisins and a sweet note of honey.
The fruit is still very present and gives the wine an unexpected vitality. A lot of acidity left makes a good balance with the low alcool (8%). A great body gives a sensation of complexity and fruitness to the wine but in the end it gives a good example of what it is “mineral” for a german Riesling. We tried to drink with fresh pasta and zucchini but we preferred it with the sweet zuccotto ice cream cake that we tasted after the pasta. Look out in Germany for wine like these, often they comes out with a vary affordable price since in German they prefer to drink younger (and not so fantastic well balanced) Rieslings!