Il Rogito delle Cantine del notaio è uno dei vini rosa più risalenti della nostra enologia e oggi si rivela centratissimo per come coglie le sfumature più lievi e caratteriali dell’aglianico e le presenta in una vesta leggera e fragrante. Questo Rogito 2021 (quindi anche con più di un anno di bottiglia sulle spalle) è sfuggente sulle prime al naso per poi crescere ed esplodere nel palato in rivoli di lamponi in confettura, senape, arancio, fragole mature e un finale con tocchi pepati e mentovati.
Di struttura quasi da chiaretto più che da rosa, è ottimo sulla Capriata materana, zuppa di lenticchie e legumi storica del territorio qui interpretata da Paolo Gori in trattoria.
Vendemmia: nella prima decade di ottobre quando il contenuto di zuccheri (maturazione tecnologica) è completo, ma non la maturazione fenolica.
Vinificazione: macerazione di circa uno-due giorni al max e vinificazione a temperatura controllata in acciaio inox. Fa la fermentazione malo-lattica.
Maturazione: in acciaio e in grotte naturali di tufo vulcanico, in carati o tonneaux di rovere francese di diversi passaggi.
Alcool: 14,00% circa