La Riserva di Campomaggio nasce da assemblaggio di più vigne dall’età media decisamente interessante molto alte in quota e su diversi terreni. Come tipologia questa Riserva che rappresenta una bella e decisa evoluzione di complessità rispetto alla versione annata. La 2020 è partita in sordina e bollata come “calda” ma in realtà nel bicchiere c’è solarità ma anche allegria e frutto vivace che vira subito su fragola, melograno e lamponi e arancio rosso più che sui classici amarena e viola del Chianti Classico di Radda.
Bocca di bella morbidezza, pochi spigoli e già pronto da bere ma che non nasconde una bella complessità che gli darà anche evoluzione intrigante a venire. Nella nostra serata un vino speciale sulle penne strascicate di Nonna Irene rievocate da Paolo Gori e anche sul cervo melograno e topinambur.