Questo vino qua è quello che il cliente pignolo e ignorante vuole rifiutare perchè è convinto che sia ossidato e da buttare…e anche quando sei sul palco la domanda ti frulla continuamente in testa “è una vernaccia di oristano o è un vino messo lì a trappola per vedere se me ne accorgo?”.
Chi vi scrive due anni fa nella memorabile (in negativo) partecipazione al Master del Sangiovese descrisse in due fogli A4 le meraviglie di un Sangiovese di Romagna rovinato e da lavandino avendolo scambiato per un nobile Brunello d’annata (1996) ancora con un bouquet da divenire.
E siccome Roberto Gardini non è nuovo a queste sorprese, ecco che può succedere che Cristiano pensi ad un vino messo lì a bella posta per vedere se il sommelier ci casca…
Nicola e Nicoletta invece lo beccano subito, ma come vi ripeto, sul palco anche se si riconosce un vino, bisogna sempre pensare alla situazione…
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