Il passaggio di questo vino importante di Bulichella nella mani di Luca d’Attoma coincide con una vendemmia bellissima ricca abbondante ma soprattutto capace di dare vini dall’equilibrio eccezionale. Cambia anche il blend dove entra il merlot insieme a cabernet sauvignon e petit verdot e si sente il suo apporto in termini di rotondità e intensità di fruttato con tracce di caramello ma non c’è irrobustimento del vino che anzi è più lieve e delicato di altre annata.
Al naso cardamomo e bergamotto aumentano la sensazione di freschezza nel bel frutto di mora e marasca e al palato il tannino ha un passo spedito e accattivante già piacevole e godibile (è un tratto dell’annata) ma anche capace di far vedere un bel futuro. Ottimo sul maialino al lentisco di Paolo Gori.