Fa sempre piacere quando i blog cominciano ad essere considerati un forte canale per la comunicazione ufficiale, peccato che accada sempre in momenti difficili e delicati. Ai tempi di Internet e al giorno d’oggi, aspettare la stampa del giorno dopo viene considerato dannatamente lento. E la portata dei rumors sul bubbone di Montalcino (ancora non parliamo di scandalo vero e proprio), è stata veramente per il mondo del vino un primo esempio di come i blog e la comunicazione online possano anticipare, quasi costringere i media tradizionali a scrivere di un qualcosa di cui non si erano occupati prima.
Riporto, come da richiesta di Raffaella Leoni, il comunicato stampa ufficiale di Unione Italiana Vini sulla vicenda:
“In relazione alle notizie che stanno diffondendo ombre sul Brunello di Montalcino il presidente di Unione Italiana Vini, Andrea Sartori, dichiara: “Unione Italiana Vini è al fianco delle imprese che – non deve essere dimenticato – hanno contribuito ad affermare il made in Italy enologico nel mondo”. Nell’attesa della conclusione delle indagini in corso, il presidente di Unione Italiana Vini impegna l’associazione a una valutazione responsabile dei fatti e si augura che analogo atteggiamento responsabile sia adottato da ogni soggetto a vario titolo interessato alla vicenda per non arrecare inutili danni all’immagine del vino italiano nel mondo. ”
Per chi era sulla luna da venerdì 21 ad oggi, potete farvi una idea leggendo sul Forum del Gambero Rosso, su RexBibendi, sul blog di Franco Ziliani (il primo a parlarne), Roberto Giuliani (scusa la dimenticanza!) e ovviamente su WineNews, sorta di voce “ufficiale” del Consorzio di Montalcino. Ma non tralasciate l’intervista di Carlo Macchi a Marone Cinzano, presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino. Ah, già, leggetevi pure l’articolo di Michele Bocci su Repubblica di oggi grazie a Vino24Tv.
Comunque finisca, alla fine si capirà se e quanto i blog e la comunicazione media tradizionale si influenzano e si completano a vicenda e soprattutto ci renderemo conto che anche nel mondo del vino, l’era dell’informazione è arrivata alla ribalta.
Quanto a me e alla mia attività, il Brunello lo voglio continuare a bere e di quello buono e stasera passerò ai fatti in compagnia di 50 altre persone che affronteranno con me la Verticale di Col d’Orcia Brunello di Montalcino 1977-78-81-99-02-03. Un pensiero e un augurio che tutto ciò che sta succedendo si risolva nel modo migliore per tutto il vino italiano.