L’annata è dei quelle grandissime, forse la migliore del nuovo millennio e cominciano ad uscire fuori dei grandi vini come questo che conserva rabbia e potenza ancora da distendersi come muscoli ben allenati che aspettano lo sprint. Ma c’è tutto il fascino e la potenza di Montalcino in questo bicchiere carico di frutta rossa, tostature nobili, cuoio tabacco e liquirizia con anice, pepe bianco e cardamomo a rinfrescare un quadro sempre vivace. Provatelo su cinghiale in dolce e forte o comunque su piatti impegnativi, si troverà sempre a suo agio.
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