Ancora non si è chiuso Benvenuto Brunello 2013 (prosegue qui lo Storyfy della manifestazione) che già la discussione sul valore dell’annata 2008 si è accesa come in poche altre occasioni. Di certo un’annata da “vigneron” dove la mano e i vigneti dovevano avere qualcosa di particolare per dare il meglio…ma sentiamo le interviste raccolte in questi giorni tra gli assaggi con i principali critici italiani ed esteri.Ecco Gigi Brozzoni per Veronelli, Giancarlo Gariglio Slowine, Antonio Boco (WineNews e Gambero Rosso), Daniel Thomases, Daniele Cernilli (Doctor Wine), Paolo de Cristofaro (Gambero Rosso).
E qui la stampa straniera con Monica Larner (Wine Enthusiast), il 2008 “have a sharp acidity”; per Tomoko Ebisawa (Vinotheque) il 2008 “represent the Sangiovese”, mentre per Kerin O’Keefe (Decanter) è “un’annata eterogenea”; “a classic vintage” per Tim Atkin (Wine writer from UK) e per Christian Eder (Vinum) “is a wine that could remain in the cellar”.