Il caro vecchio “arnese” piemontese bianco sta crescendo moltissimo nella considerazione di appassionati e sta diventando uno dei bianchi più ricercati d’Italia suscitando reazioni sempre più positive. Ben diverso dal vicino Roero Arneis, l’Arneis nelle Langhe ma meno acidità incalzante ma uguale capacità di sedurre con note floreali fruttate e speziatura delicata, tra iris, biancospino, anice e tocco di vaniglia ed erbe aromatiche.
In bocca è di un ottimo equilibrio con bella sapidità e gusto dolce ma senza svenevolezze di sorta. Chiude con una bella lunghezza e un sapore che si ravviva con abbinamenti azzeccati a tavola come la minestra di ceci e asparagi di Paolo Gori ma anche un agnolotto del plin delicato.