Di Biodinamica e vino se ne parla fin troppo oggi ma in pochi si sono messi fin dall’inizio in testa che per l’affermarsi di un nuovo modo di guardare al vino non poteva prescindere da due aspetti: un approccio serio, rigoroso e quanto più scientifico possibile al fenomeno e una serie di prodotti organoletticamente ineccepibili. Leonello Anello ne ha fatto una missione fin dagli inizi delle sue attività di consulenza e già ha una sua tradizione il Convegno annuale a Cerreto Guidi sulla Viti-vinicoltura biodinamica moderna, con una prima edizione nel 2009, di cui sono disponibili gli atti e la Seconda Edizione che ricorderete lo scorso anno. Su richiesta presso il comune di Cerreto Guidi sono appunto disponibili gli atti integrali del Convegno del Luglio 2009.
A rileggerli pare che tanta discussione odierna in merito non abbia aggiunto moltissimo ma di sicuro è andata nella direzione auspicata da Anello ovvero rifuggire i paraocchi, parlare di quello che troviamo nel bicchiere e cercare di affrontate il problema in maniera più ampia che gli interessi locali o particolari della singola azienda. Troverete gli interventi di Giancarlo Scalabrelli su Scienza ed Esperienza, di Mario Bertuccioli sulla qualità dei vini tra immaginazione e realtà percepibile (per certi versi illuminante specie per chi fa il degustatore di professione), di Enzo Mescalchin sulla Sperimentazione in biodinamica pratica e di Leonello Anello che mostra i case studies sul Dolcetto e sul Sangiovese di Montalcino.
Immeritatamente, vi trovate anche la trascrizione della mia degustazione di nove vini “biodinamici” effettuata al mattino, che potete ritrovare anche su YouTube e qui sul blog.
Buon approfondimento in vista del prossimo Convegno, segnatevi la data del 9 Luglio !