Bere per ricordare, perchè è importante scegliere i vini e i ricordi giusti

Se c’è un prodotto che nel nostro immaginario (di italiani ma non solo) non manca mai in un quadretto speciale di vita o di un’immagine che ci è rimasta impressa nella memoria questo forse è davvero il vino. Con la nostra dolce metà, con la famiglia, con gli amici, con voi stessi, c’è un vino per ogni momento e sa renderlo sempre diverso e soprattutto sa suggellarlo nella memoria per sempre. Ne parliamo in edicola questo mese su Business People e cerchiamo insieme di scegliere il vino più adatto per la settimana bianca, una serata romantica, un’uscita con gli amici, un viaggio lungo e inaspettato e perchè no una visita alle terme…
Non staremo qui a soffermarci su neuropsicologia spicciola ma vi basti sapere che la nostra memoria non è come si è sempre pensato qualcosa 

di immutabile scolpito che ci accompagna sempre ma un insieme di ricordi rielaborati e rivissuti ogni volta come se fosse una pièce teatrale. Il nostro cervello di volta in volta aggiunge o toglie particolari e raramente possiamo essere certi di alcuni dettagli ma quando si tratta di odori e profumi il discorso cambia perchè i recettori olfattivi sono gli unici che sono costituiti da neuroni modificati e non da strumenti veri e propri di senso come gli occhi o i recettori dei polpastrelli. Ne consegue che odori profumi si fissano nella nostra memoria in maniera molto più stabile di qualcosa che abbiamo “solo” visto e li ritroviamo esattamente identici quando risentiamo un determinato odore. Ecco perchè a volte certi profumi e certi vini ci fanno battere forte il cuore o ci procurano dolore, rabbia, gioia così all’improvviso… Se quindi i ricordi “di vini” sono destinati a fissarsi in maniera così indelebile e integra, cerchiamo di costruirli in maniera più accurata possibile!

Per esempio se siete in Trentino cosa non difficile visto che è tempo di settimane bianche  sappiate che sotto le Dolomiti non mancano i locali cult dove gustare piatti tipici in una atmosfera tipica e rilassante e bere  un Trentodoc come quello di Revi o il nuovissimo Alpe Regis di Rotari.  O se volete un rosso ricordatevi che in Trentino dai tempi di Mozart è famoso il Marzemino adatto anche a primi piatti per il loro corpo mai esagerato e le note fruttate rosse sottili e lievemente piccanti come quello della  Cantina Vivallis di Nogaredo (http://www.vivallis.it/) .

Se volete stare con gli amici allora cercate  etichette speciali che da quel momento saranno ancor più memorabili, anche grazie alla possibilità di stappare dei formati che valorizzano il vino al meglio come le magnum, che specie se si è in gruppo, donano il piacere di condividere. Vi consigliamo di conservare in cantina per una cena con amici speciali una magnum di Barolo Bricco delle Viole 2008 G.D. Vajra. Aldo e Milena Vaira sono piemontesi con una classe e una grazia d’altri tempi. 

Se è tempo di riflessioni sotto le stelle, il vino perfetto  è un vino che non ha fretta, che è disposto ad essere centellinato dal bicchiere a piccoli dolci sorsi, come il Moscato Passito 2011 delle cantine Viola, un raffinato e delizioso vino passito da uve autoctone di Moscato di Saracena o il Milirosu di Masseria Falvo dal Parco del Pollino http://www.masseriafalvo.it/ davvero un vino che guarda lontano. Se dovete festeggiare un anniversario romantico ecco un vino straordinario, inusuale, che abbia il potere di irretire i sensi e di sorprendere accompagnando con profumi inebrianti e un chè di magico la serata: potete scegliere Prulke 2010 Zidarich. Uno dei vini più straordinari dalle rocce ventose del Collio friulano, composto da uve Sauvignon, Vitovska e Malvasia friulana, tutte provenienti dallo stesso vigneto. 

Per i viaggi potrete ispirarvi all’Orient Express, scegliendo bottiglie che ci permettono di viaggiare con la fantasie e raccolgono tanti elementi al loro interno come la Cuvèe R. Lalou di Mumm appena tornata sul mercato.  Un momento incredibilmente suggestivo per regalarsi un soggiorno termale con la dolce metà o anche con gli amici è proprio questa stagione con un capodanno magari festeggiato proprio alle terme. Ca’ del Bosco ha presentato da pochissimo la rinnovata Vintage Collection con la versione millesimata del Brut, Satén e Dosage Zero del 2008 con nuova livrea, vini particolari perchè ottenuti da uve sottoposte all’innovativo lavaggio dolce prima della pressatura in quello che è stata definita la SPA delle uve…

Articolo completo su Business People di Febbraio 2013 in edicola ora e online: