La Cantina Benanti è una sorta di compendio della storia del vino etneo e saranno anche loro tra i protagonisti della nostra serata al Westin Excelsior del prossimo giovedi 12 maggio a Firenze: una presenza imprescindibile per i vini del vulcano dei tempi moderni ma non solo…
Fin dai tempi dell’impero romano, quando la via magna portava il vino giù fino a Messina (unico porto fino alla costruzione di Riposto), a Serra della Contessa si produceva vino e nel corso dei secoli ci sono sempre state cantine, talvolta distrutte da terremoti ed eruzioni, ma sempre ricostruite fino all’attuale struttura con annesso palmento. Intorno ad esso si trovano i vigneti che Giuseppe Benanti che ha riunito da 18 proprietari diversi (più o meno tutti parenti).
Ma già alla fine dell’800 Giuseppe Benanti, nonno dell’attuale Giuseppe, avviò la produzione di vini in un antico podere del padre alle pendici dell’Etna, a Viagrande (Catania). Nel 1988 fu Giuseppe Benanti insieme all’enologo Salvo Foti a riprende l’antica passione di famiglia, dando inizio ad un’approfondita selezione dei terreni etnei altamente vocati alla vitivinicoltura e alla ricerca di particolari cloni di vitigni autoctoni e di nuove tecniche enologiche attraverso cui riprodurre le antiche fragranze con l’ausilio delle più moderne tecniche di vinificazione, come in un perfetto connubio tra storia e realtà. Rinascono e divengono celebri contrade produttive e vigneti come Pietramarina, Rovittello e Serra della Contessa che prima vivevano solo nella memoria dei contadini locali. Oggi sono vini che maggiormente riescono a dimostrare il potenziale evolutivo dei vini del vulcano fungendo da memoria storica.
Vini dalla personalità spiccata, che recano impresse la cultura e la passione per il vino della famiglia Benanti, da sempre mossa da un rispetto nei confronti dei luoghi, dei “terroir” e dei vecchi palmenti che, dopo averle dischiuso le meraviglie del territorio etneo, l’ha guidata prima a Pantelleria e poi a Pachino.
Oggi, concluse le collaborazioni con Salvo Foti e il suo successore Michele Beán, sono i figli Antonio e Salvino a mandare avanti la produzione che nel frattempo si è allargata a produrre vini dall’ottimo rapporto qualità prezzo a fianco dei classici senza tempo aziendali Pietramarina e Serra della Contessa e i rari monovitigno Nerello Cappuccio e Nerello Mascalese.
Tre parole per dirlo: come racconteresti l’Etna usando tre parole?
Sorprendente, unico, elegante
Cosa lo distingue dagli altri terroir del vino del mondo?
Tradizioni millenarie, viticoltura eroica, altitudini alpine a latitudini mediterranee, suolo lavico di un vulcano attivo, varietà autoctone di assoluto valore, sottozone con caratteristiche ben distinte ma un unico inconfondibile carattere etneo
L’Etna non è solo uno: parlaci del tuo versante, come riassumeresti le sue caratteristiche?
L’azienda Benanti nasce con il nome di Tenuta di Castiglione nel 1988 puntando sui versanti nord ed est ma aggiungendo dieci anni dopo anche vini dai versanti sud est e sud ovest. In questa occasione puntiamo l’attenzione sul versante di sud-est. Ricco di conetti eruttivi spenti sui quali si coltiva la vite, è un versante che beneficia dell’influenza benefica del mare e di ottima luminosità e ventilazione. Il suolo è spesso ricco di pomice lavica ed i vini prodotti sono spesso leggermente più ampi, con tannini più morbidi e con delicati sentori di frutti più che speziati.
Vini dell’Etna e cucina italiana e fiorentina, dacci alcune idee!
Etna Rosso 2014 con Trippa alla fiorentina oppure tagliatelle all’uovo e ragù di carne. Con il nostro Nerello Cappuccio le crespelle alla fiorentina oppure il lampredotto inzimino. Per il Serra della Contessa il vostro stracotto o della bella elvaggina in umido o al forno.
Vini in degustazione:
- Etna Rosso DOC 2014
- Nerello Cappuccio IGT Terre Siciliane 2013
- Serra della Contessa Etna Rosso DOC 2012 (versante sud-est)
CANTINA BENANTI
Via Garibaldi, 361
95029 Viagrande
Catania
Tel +39 095 789 09 28 Area Accoglienza
Tel +39 095 789 33 99 Amministrazione
www.vinicolabenanti.it