Ed ecco il preferito da Robert Parker! Un Chianti Classico realizzato con utilizzo di barriques e soprattutto con l’utilizzo di una parte (5%) di Merlot che Coltibuono si è “ritrovato” con l’acquisizione di una tenuta limitrofa. Si tratta di un vino piacevolissimo e fruttato, molto immediato e accattivante che dimostra come il MErlot possa giovare al Chianti per alcuni aspetti ma che possa anche finire per soffocare alcune caratteristiche del Sangiovese cui siamo molto legati. E sul mercato un vino come questo, anche a causa delle valutazioni troppo positive di alcuni critici oltreoceano, può nuocere al vero vino bandiera aziendale, ovvero la Riserva.
Di conseguenza il futuro del Cultus Boni, nonostante l’ottimo successo, è un pò incerto, come ci racconta Emanuela in questo video.
[coolplayer width=”240″ height=”190″ autoplay=”0″ loop=”0″ charset=”utf-8″ download=”1″ mediatype=””]
il futuro del Cultus Boni
[/coolplayer]
Clicca qui per la degustazione del Cultus Boni 2004
[coolplayer width=”240″ height=”190″ autoplay=”0″ loop=”0″ charset=”utf-8″ download=”1″ mediatype=””]
Cultus Boni Chianti Classico DOCG 2004
[/coolplayer]