Aspettate ad uccidere i guru: una idea su come funzionerà internet nei prossimi anni

Metto insieme alcune idee e riflessioni che mi erano nate quandoDavide Cocco su TigullioVino scrisse che la democraticità e la pluralità del web dovrebbero portare alla scomparsa  dei guru o delle figure cioè  che possono rappresentare un riferimento per quanto riguarda una cera materia, vino incluso. Ma l’apparizione di un lavoro di psicologia comportamentale  web (la celeberrima piramide di Maslow dei bisogni adattata ironicamente alla rete) insieme al lancio di una applicazione per iPad potenzialmente rivoluzionaria (FlipBoard) mi hanno un pò fatto cambiare idea.

Ecco perchè.E’ ormai noto che il modo di fruire approvigionarsi e selezionare le notizie dipende sempre più dai social network piuttosto che da normali ricerche web: in pratica, la gente clicca dove le persone che conoscono mettono in evidenza.

Può essere un gatto buffo, può essere uno scoop su Belen e Corona o una breaking news sulla politica americana, sempre più persone lo leggono sfruttando una segnalazione della rete dei conoscenti. L’insieme delle segnalazioni è costruito da tutto quanto viene pubblicato di continuo su facebook, su twitter, su youtube e altre piattaforme social. Se è già disponibile (pur con le magagne della novità appena nata) una applicazione iPad capace di aggregare i flussi di informazioni che riteniamo più attendibili e interessanti in un magazine virtuale sfogliabile sul nostro tablet, ecco che i guru si rivalutano. O meglio, cambiano connotazione e si moltiplicano.

Il nostro magazine che sfogliamo ogni giorno è scritto di continuo da quelle 10-20-30 persone che a nostro avviso ci segnalano articoli o scrivono cose che riteniamo utili e interessanti.

Ecco come funziona (o funzionerà ;-))

Il che appunto ridefinisce e ridimensiona la figura dei guru ponendoli  nella categoria dei gestori e selezionatori di informazione.  Ma  se ci pensate bene è inevitabile che con il passare del tempo tenderemo sempre di più ad ascoltare idee spunti e segnalazioni di un gruppo ristretto di “influencers” e di amici.

Appunto, i nuovi guru del web quelli che molto probabilmente, passati ormai oltre i gatti, il porno e la “conoscenza” arriveranno presto alla produttività vera.

5 thoughts on “Aspettate ad uccidere i guru: una idea su come funzionerà internet nei prossimi anni

  1. marco monaci says:

    chiunque, in quanto possibile generatore e selezionatore di contenuti, potrà essere il guru di qualcun altro. è il termine guru in senso lato che non avrà più senso di esistere e in questo senso ha ragione davide. cerchiamo una nuova parola che indichi un concetto, come dici giustamente tu, di guru ridimensionato e personalizzato?

  2. Davide Cocco says:

    Solo un guru può predire la scomparsa dei guru. E io non lo sono.
    È solo che la parola guru mi fa venire l’orticaria. E i guru autoproclamati ancora di più.
    La punta della piramide, poi, la allargherei.
    Ciao.davide

  3. A mio parere emergeranno dei selezionatori di informazioni in rete visto che questa per definizione ha una produzione di contenuti illimitata. Pensate solo a Google, che pochissimi anni fa sembrava essere la soluzione a tutti i problemi di ricerca e che già adesso si rivela troppo spesso inadeguato. Speriamo che questi “selezionatori” siano numerosi ed indipendenti, perchè altirmenti potremmo rischiare in futuro un’omologazione dei contenuti, come avvenuto, negli anni, con gli altri media.

  4. Andrea Gori Andrea Gori says:

    teoricamente la rete dovrebbe sbugiardare i finti indipendenti molto prima rispetto ai media classici…ma non voglio essere troppo ottimista!

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