Se c’è un marchio che ha da sempre puntato sulla centralità del paesaggio toscano per il proprio vino questo potrebbe davvero essere Santa Cristina che partito da Chianti Classico “storico” di casa Antinori è approdato ad essere prima ancora che un vino, un progetto di stile di vita oltre ad una serie di vini (molti in assaggio nella serata di apertura di Wine Town al Loft di Piazza del Carmine) che hanno come comune denominatore quello di suggerire un modo di vivere “nostro” a persone di ogni paese.
Ne parliamo con Paola Bettaccini, responsabile immagine e comunicazione.
1. Come utilizzare il nostro immenso patrimonio artistico per rendere unico l’assaggio dei nostri vini?
Vorremmo rispondere con un paio di esempi concreti di qualcosa di fatto per vivere questi duemondi insieme: Santa Cristina ha pensato di coniugare queste suggestioni architettoniche e paesaggistiche con il buon vino raccogliendo sul proprio sito web (www.santacristina1946.it) , conla collaborazione della rivista Dove, i suggerimenti dei cuochi d’Italia sugli angoli sconosciuti delle proprie città e idee per indimenticabili weekend. L’Agenda degli Chef: enogastronomia e cultura di qualità. Un viaggio alla scoperta di tesori d’arte e sapori autentici.A cominciare dalla Toscana, tra borghi medievali e paesaggi intatti, prodotti del territorio, ricetted’antan. Sulle orme di un vino speciale, il Santa Cristina.
Ispirandosi ai suggerimenti degli chef, sempre sul sito www.santacristina1946.it ci sono gli“Itinerari del Gusto” la proposta di Santa Cristina per scoprire le meraviglie segretedell’Italia insieme alle suggestioni gastronomiche più intriganti. E’ un concorso incui i partecipanti hanno creato una proposta che abbinava un luogo ad un gusto daaccompagnare con un bicchiere di vino Santa Cristina. Le proposte sono pubblicate sul sitoe votate dagli utenti.
2. Autunno, primi freschi: cosa scegliere per la nuova stagione?
Un rosso fresco ma intenso allo stesso tempo, che sia versatile da abbinare anche a piatti leggeriancora legati all’estate, come quelli a base di verdure fresche, oppure a carni bianche e carni allagriglia. Perfetto con la Pappa al Pomodoro! Come il Santa Cristina Le Maestrelle, un vino rossodi colore rubino con riflessi violacei, dal profumo intenso. Il suo gusto morbido ed equilibrato èespressione delle uve Sangiovese (60%), Merlot (20%) e Syrah (20%).
3. Vino e musica: cosa ti immagini di ascoltare davanti al tuo bicchiere?
Con il rosso Le Maestrelle, insieme alle castagne “briciate” quando fuori è arrivato il primofreddo, riscaldarsi con in sottofondo un buon jazz.
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Vini in degustazione:
- Le Mestrelle, Toscana IGT 2009 – Santa Cristina
- Campogrande, Orvieto Classico DOC 2010 – Santa Cristina
- Cipresseto, Toscana IGT Rosato 2010 – Santa Cristina
- Santa Cristina Chianti Superiore 2009
Paola Bettaccini
Responsabile Immagine e Comunicazione
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