Andrea e Cesare Cecchi rappresentano una storia particolare nel mondo del vino toscano dal vino semplice di tutti giorni fino al gioiello di casa Coevo presente nei migliori ristoranti italiani, il focus è sempre sul consumatore e le sue esigenze. Che include il raccontare arte e contesto storico di ogni proposta. Quindi ecco mostre e gallerie e sponsorizzazioni di eventi culturali importanti e allo stesso tempo mai perdere di vista la piacevolezza di un vino (di cui ne assagerete alcuni nella serata di apertura di Wine Town al Loft
di Piazza del Carmine) e del momento del suo consumo che rischia di ingessarsi troppo.
Ne parliamo con Andrea Cecchi:
Come utilizzare il nostro immenso patrimonio artistico per rendere unico l’assaggio dei nostri vini?
il mondo del vino e’ ben a conoscenza di questo patrimonio e da sempre cerca di valorizzarlo. gli ultimi eventi dimostrano che e’ importante e bello tenere in vita questi luoghi vallorizzandoli.e’ altrettanto vero che il vino si presta per la sua storia e tradizione ad essere apprezzato in luoghi di grande cultura storica come i palazzi fiorentini.quello a cui tengo pero’ e’ che dobbiamo togliere la polvere e la retorica dal mondo, dando al vino quel tocco di contemporaneita’- modernita’ che si merita. vivere cioe’ il vino in maniera professionale ma semplice e divertente.
Autunno, primi freschi: cosa scegliere per la nuova stagione?
Addio stagionalita’! Oggi cio’ che conta e’ la qualita’ a tutti i livelli e il dialogo costante tra consumatore e vino. La piacevolezza e la bevibilita’ insieme all’espressione di territorio sono le caratteristiche fondamentali che un vino deve avere oggi, sia esso bianco o rosso. Parlerei piu’ di contesti anziche’ di stagionalita’ per esempio non posso bere un chianti classico riserva una sera in rada sulle coste dell’argentario, ma sarebbe fantastico un morellino di scansano di annata servito alla giusta temperatura…quello a cui tengo pero’ e’ che dobbiamo togliere la polvere e la retorica dal mondo, dando al vino quel tocco di contemporaneita’- modernita’ che si merita. vivere cioe’ il vino in maniera professionale ma semplice e divertente.
Vino e musica: cosa ti immagini di ascoltare davanti al tuo bicchiere?
Se penso al vino penso al sibilo del vento, quello che si sente passeggiando a volte nelle vigne… Quel vento che ti porta il profumo delle stagioni e della vegetazione. Quindi la musica che mi immagino di ascoltare davanti al mio bicchiere e’ una musica soft, da meditazione che faccia da supporto ma non da protagonista.
- Vermentino Litorale IGT 2010
- Val delle Rose Morellino di Scansano DOCG 2009
- Chianti Classico Villa Cerna Riserva DOCG 2008