Uno dei vini più famosi al mondo per l’Italia e anche quello che gioca un campionato a sè, l’Amarone della Valpolicella e in particolare questo di Tommasi con il suo comparto di frutta rossa e nera a profusione veicolata al naso da un alcol importante ma solido e ben bilanciato da estratto e tannino.
Anche l’acidità ha il suo ruolo nel piccolo grande delicato equilibrio che rende l’Amarone della Valpolicella così speciale. Palato sfaccettato, ricco, fremente di cassis, lamponi, fragole e note speziate tra pepe, ligustro cannella, bergamotto che si allungano nel finale ben cadenzato. Non solo su brasati e carni impegnative, sta benissimo anche su una tagliatella di farina di castagno e sugo d’anatra come propone Paolo Gori o un grande formaggio.