Iniziamo, in rigoroso ordine alfabetico, la presentazione delle 10 aziende che animeranno la serata del 22 Luglio prossimo e che troverete all’interno del numero doppio di Firenze Spettacolo dedicato alla grande estate 2010. In mezzo al bosco, tra fate e incantesimi, sarà bello lasciarsi cullare dal vino al fresco sopra Firenze e ci pare anche adeguato inziare con gli Agricoltori del Geografico, realtà grande e particolare fatta di centinaia di conferitori ed un unico amore per il nettare di bacco. Parola a Marco Toti:
Cosa faresti portare via dalle fate?
La risposta può avere un senso se l’operazione desse vantaggi a chi oggi subisce questa situazione: gli agricoltori (seri!). Infatti la crisi che stiamo vivendo si sta scaricando sul soggetto più debole della filiera il quale deve sostenere i suoi costi, che sono molti, e che non ha possibilità di evitare. Parlando con i nostri vignaioli capisci che se a breve non riescono a tornare su redditi soddisfacenti le uniche strade che possono intraprendere sono quella di abbandonare il vigneto, oppure di tagliare le lavorazione con grave ricaduta sulla qualità dei vini. Pertanto la risposta più ovvia è di far portare via questo momento di sfiducia e di crisi con la speranza di tornare a consumare il vino con una certa regolarità, se poi vuoi una risposta che tenga conto dell’obiettivo precedentemente indicato ma che sia anche sostanziale sarei dell’avviso che il momento potrebbe essere propizio per togliere quelle produzioni marginali che non portano qualità ma solo quantità, essere più attenti alle qualità che il cliente si aspetta di trovare ma che nella maggior parte dei casi difficilmente ottiene e fare pulizia dei tanti ciarlatani che vivono nel nostro mondo.
Il vino è un sogno o è solo marketing?
Il marketing ci propina ogni giorno messaggi che sostanzialmente sono quasi sempre fuorvianti, anche nel vino dove è facile trovare una grande azienda dare messaggi che poi non appartengono minimamente al prodotto che promuovo, l’olio in questo caso ne è maestro. È vero che il vino ha un suo lato magico o perlomeno è qualcosa che fa animare e discutere le persone, un po’ come il calcio ma mai a quei livelli….. comunque personalmente condivido questa idea che il nettare di Bacco permette di viaggiare in luoghi che non abbiamo visitato ma che ci piacerebbe scoprire. Porto un piccolo esempio, nel 2003 per lavoro ero in Birmania e ricevetti in regalo una bottiglia di rosato prodotto da uno svizzero. Alcuni mesi fa ho aperto questa bottiglia con amici e per me il ricordo è andato alla mia visita e per loro è stato un momento per sognare di visitare quel posto. P.s. il vino si era ben conservato ma onestamente non era buono!
Un vino per la calda e lunga (si spera) estate
Nonostante la mia esperienza con il rosato Birmano mi spiace affermare che i vini rosati non sono i miei preferiti. Per una lunga e calda estate non vorrei essere banale ma la bollicina è sicuramente un compagno perfetto, non disdegno neanche vini bianchi con una buona acidità e mineralità, sono molto campanilista pertanto voto per la Vernaccia di San Gimignano. Buoni rossi freschi sono di aiuto se vuoi variare, eviterei roba troppo pesante, pertanto il Chianti o un Morellino di annata dovrebbero essere indicati. Fuori regione andrei facilmente in Alto Adige o in Friuli con i loro bianchi strutturati e piacevoli.
Tutti oggi sembrano volere la “bevibilità” in un vino…
Ed era l’ora !!! questa nuova moda dovrebbe far tornare attuale il Sangiovese, e pertanto i vini Toscani, ma quali sono i nostri vini che realmente sono fatti con questo obiettivo ? Spero che non sia una moda passeggera, anche perché in questo caso parliamo di vini a Denominazione che hanno in alcuni casi secoli di storia e tradizione, dobbiamo però rassegnarsi che se veramente questa indicazione si afferma sarà per un periodo limitato fino a quando l’orientamento del consumatore “sarà” indirizzato altrove.
Estate, musica e vino
Sono un nostalgico amante della musica classica e del jazz, amo anche il rock ma anni ’70 e ’80. Mi piacerebbe consigliare le interpretazioni con chitarra classica di Astor Piazzolla oppure andare a brani più classici di Segovia o altri interpreti, il primo con vini piacevoli e vivaci mentre il secondo con sapori più complessi ed impegnativi. Consiglio a tutti di ascoltare musica classica con un buon bicchiere di vino, ed eventualmente per chi piace anche un buon sigaro …
Vino e oroscopo, che segno è il tuo?
Purtroppo non mi intendo di astri pertanto non ho idea delle caratteristiche dei singoli segni. Amo i vini che esprimono in modo sincero il luogo di origine ed il vitigno utilizzato, pertanto piacerebbe a me sapere a quale segno un vino del genere potrebbe accostarsi… (la nostra astrologa Giulia ci risponde dicendo che “toro, cancro e pesci sono i segni più vicini a questa idea”).
Marco Toti
Società Cooperativa AGRICOLTORI DEL CHIANTI GEOGRAFICO Società Agricola
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Vini in degustazione:
Chianti Classico Montegiachi Riserva DOCG 2006
Vernaccia di San Gimignano Le Preselle 2009
Morellino di Scansano Le Preselle DOCG 2009