Grande visione e grande coraggio per Giampaolo Tabarrini, qui abbiampo vigne franco di piedi, maritate agli aceri, in pianura accanto al grano. In pressa con ghiaccio secco, sulle bucce 6-7 ore poi sulle fecce fino settembre dopo vendemmia, 2009 imbottigliato a settembre poi 8 mesi di bottiglia per essere pronto all’aprile successivo, in genere a Vinitaly. Sentore di macchia mediterranea, rovo, more, brodo leggero, rosmarino. Bocca pienissima, ricca e sfaccettata, profonda e lunghissima, resina e tiglio, pesca, albicocca e lieve esotico, anche agrumato pompelmo rosa, lieve idrocarburo simile fiano. Molta acidità, bocca fresca ma anche corposa densa e di una saporosità umami di altri mondi e altri luoghi. DEcisamente da tavola in moltissimi contesti diversi. Maturazione tardiva, grande acidità, resiste malattie, sarà un vitigno protagonista futuro. 92
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