E ti pareva che non ricapitasse! Non bastasse Carlo Cambi che sull’ultimo Wine& Passion attacca KelaBlu (e in parte anche il sottoscritto) dicendo che Kela sta attuando un “fuoco di sbarramento” atto a deligittimare Oscar Farinetti, secondo Cambi molto vicino ad accordarsi cono Petrini per fare una guida dei vini indipendentemente dal Gambero, ecco che capitiamo insieme sulla stessa rivista (qui il sommario dell’ultimo numero). Come sempre ci asteniamo dal prendere parte della discussione perchè un pò al di fuori dei giochi e anche perchè Farinetti rappresenta davvero una bomba nel panorama un pò statito del Wine&Food nazionale, con effetti credo ancora da valutare ed eventi futuri anche clamorosi.
Tornando alla rivista, oltre ad una lunga intervista con il patron di Eataly-Borgogno-Fontanafredda, anche il secondo articolo del sottoscritto con spazio a vini e vitigni da tenere d’occhio. Vuoi perchè in grande crescita qualitativa (Fiano d’Avellino) vuoi perchè in una fase molto delicata del loro posizionamento sul mercato (Sagrantino di Montefalco) vuoi perchè effettivamente la gente sembra non volere altro (vini bianchi macerati, biodinamici e “anfora”) vuoi perchè piacciono sempre di più (persino al sottoscritto) come i Pinot Nero dell’Alto Adige e italiani in genere (e qui grazie ad Armin Kobler che me li ha fatti conoscere molto da vicino).
Senza nessuna pretesa di lanciare o cavalcare mode, ma solo di lanciare alcune riflessioni su cosa significa “trend” nel vino, anzi su cosa POCO significhi questa parola riferita al nettare di Bacco in Italia. Buona lettura!